Antonio Antinori tra i fautori nel 1716

Un antenato della famiglia Antinori tra i fautori nel 1716 della definizione del territorio del Chianti Classico

Nel corso di una ricerca di archivio, gli storici hanno scoperto che un antenato della famiglia, Antonio Antinori – nato nel 1645 da Luigi Antinori e Maria Maddalena di Rosso del Rosso e allora residente nello storico palazzo tutt’oggi di proprietà della famiglia, sito in Piazza Antinori – fu un personaggio molto attivo all’interno della vita pubblica della Firenze del tempo, ricoprendo tra le altre la carica di Senatore e “Depositario Generale” del Granduca Cosimo III De’ Medici (una sorta di attuale Ministro delle Finanze).

Con questo importante ruolo e quale esperto del settore, Antonio Antinori fece parte della ‘Nuova Congregazione sopra il Commercio del Vino’ che, nel 1716 emanò un bando per delimitare e proteggere il territorio del Chianti Classico. Per la prima volta nella storia attraverso un atto pubblico venne legittimato il rapporto tra un’area geografica e uno specifico vino che ancora oggi rappresenta una delle più belle espressioni del Made in Italy nel mondo.

Bando di Cosimo III dei Medici

È il 24 settembre del 1716 quando, su ordine del Granduca di Toscana Cosimo III, una “Congregazione” composta da uomini esperti, altamente qualificati e saggi, stabilisce i confini delle quattro regioni di produzione vinicola per le quali era consentita l’esportazione al di fuori del Granducato di Toscana. Il Bando s’intitolava “Sopra la Dichiarazione de’ Confini delle quattro regioni Chianti, Pomino, Carmignano e Vald’Arno di Sopra”, in cui l’area più estesa era rappresentata proprio da quel territorio compreso tra le città di Firenze e Siena in cui nasceva l’omonimo vino Chianti (poi diventato Chianti Classico). Un territorio che già allora riscuoteva un grande successo, tanto da far nascere, nella mente del lungimirante Granduca, l’idea di proteggerlo e tutelarlo. Questo bando può quindi essere a pieno titolo considerato la prima “denominazione di origine” al mondo.

Trecento anni di storia

Nel 2016 il Chianti Classico festeggia i suoi trecento anni di storia, a partire da quel 24 settembre 1716 quando Antonio Antinori (1645 – 1719) e la congregazione nominata da Cosimo III de’ Medici delimitarono con un bando questo territorio particolarmente vocato alla produzione di vini di alta qualità. In omaggio al suo antenato, Marchesi Antinori ha prodotto il ‘Chianti Classico DOCG 2014 Antonio Antinori’ una produzione limitata di soli 1716 esemplari in cassetta di legno. Il vino, disponibile unicamente in formato Magnum, è in vendita esclusivamente presso la Cantina Antinori nel Chianti Classico di San Casciano Val di Pesa (Località Bargino).

I visitatori della Cantina potranno inoltre approfondire la storia di Antonio Antinori all’interno dello spazio museale “Futuro Antico”, dove è esposto il suo ritratto insieme ad una selezione di documenti legati all’attività vinicola della famiglia.

La storia di Antinori è legata a doppio filo alla storia del Chianti Classico così come alla vita politica e commerciale fiorentina e al settore vinicolo. L’insediamento in città risale alla prima metà del XIII secolo e da questo periodo la famiglia si affermò a Firenze dove nel corso della sua storia, commercio, agricoltura e conduzione della cosa pubblica si intrecciano sempre più. I secoli successivi vedono un susseguirsi di nomi di personaggi appartenenti alla famiglia Antinori tra le principali cariche cittadine e ricorrono frequentemente nei documenti prodotti dalle diverse magistrature fiorentine. Il legame tra la famiglia Antinori e il vino viene sancito poi nel 1385, quando Giovanni di Piero si iscrive all’Arte dei Vinattieri, consolidando così un’attività che nel corso dei secoli avrebbe acquisito sempre più importanza per la famiglia.

La mostra

In occasione del 300° anniversario del Bando Granducale voluto da Cosimo III de’ Medici e datato 24 settembre 1716, l’Accademia dei Georgofili di Firenze ha organizzato la mostra dal titolo “Vite e vino in Toscana, dai Medici ai nostri giorni. Tre secoli di storia”, che sarà inaugurata martedì 27 settembre presso la Sede Accademica. La mostra vuole dare la doverosa visibilità agli editti del 1716 (e quindi al ruolo inedito di Antonio Antinori all’interno della Congregazione) che hanno dato alla Toscana un primato di identità e unicità, ripercorrendo lo sviluppo delle produzioni viticole ed enologiche della regione dal XVIII al XX secolo.

La mostra resterà aperta con ingresso libero fino a venerdì 14 ottobre 2016. Orario di apertura: da lunedì al venerdì – dalle ore 15.00 alle ore 18.00.

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