Campo alle Comete tra sogno e realtà

Campo alle Comete una nuova storia inizia a Bolgheri

Il 15 di maggio, accolti da una bellissima giornata, Campo alle Comete ha festeggiato il suo Open Day. Un’occasione per presentare a stampa e a un pubblico specializzato la “Nuova” Azienda acquistata da Feudi di San Gregorio a Bolgheri.

Una bucolica festa dal sapore onirico ha trasformato, questa misteriosa azienda circolare, in un palcoscenico in cui folletti, diafane fanciulle e acrobati si esibivano di fronte ad una schiera di amici, produttori, clienti tra musica e giochi. A completare lo scenario ecco mille bolle di sapone di sapone iridescenti che volavano per il piacere di grandi e piccoli.

Mille bolle a Campo alle Comete

L’Azienda è stata acquistata a febbraio 2015 e comprende 15 ettari di vigneto, ai piedi di Castagneto Carducci, e qualche ettaro di uliveto intorno alla cantina.

Il nome “Campo alle Comete” trae origine da un antico toponimo locale; un piccolo mondo incantato e vivace, dove la magia del vino si fonde con la bellezza del paesaggio. A completare questa suggestiva atmosfera ecco che sullo sfondo si può ammirare il Castello di Castiglioncello di Bolgheri.

La festa è stata preceduta da una degustazione tecnica per un ristretto numero di esperti del settore. Presente Antonio Capaldo, Presidente di Feudi di San Gregorio, che ha spiegato l’obiettivo di produrre non solo vini eleganti, ma anche il realizzare una cantina sospesa tra sogno e realtà. Otto i campioni in assaggio. Un percorso degustativo attraverso il quale l’enologo Stefano Di Blasi è riuscito a dipingere lo scenario di una realtà ereditata e di un obiettivo cui puntare.

Antonio Capaldo e Stefano Di Blasi

In assaggio: Stupore Bolgheri DOC 2015, Stupore Bolgheri DOC 2016 (in anteprima), 3 Cuvée di Merlot 2016 con diversi affinamenti in Tonneaux, 2 Cuvée di Cabernet Sauvignon 2016 con diversi affinamenti in Tonneaux e una “proposta” di Bolgheri Rosso Superiore DOC 2016.

L’interpretazione del Bolgheri Superiore DOC dell’azienda è ancora in divenire e per il momento il nettare di Bacco riposa nelle barrique e sarà pronto solamente nel 2018. “Si tratta di vini che interpretano in modo autentico il carattere di questo territorio” spiega Jeanette Servidio, AD dell’azienda Il nostro desiderio è interpretare la DOC di Bolgheri con spirito leggero, restando però fedeli alle tradizioni vitivinicole che questa zona ha reso così celebre”.

Durante questa bellissima giornata si sono potuti degustare anche gli altri tre vini dell’Azienda: Cabernet Sauvignon Toscana IGT 2015, Rosato Bolgheri DOC 2016 e Vermentino Toscana IGT 2016.

La degustazione

Simbolo dell’azienda è un’opera d’arte che è al tempo stesso ritratto e ispirazione. Si tratta di un’illustrazione firmata da Nicoletta Ceccoli esposta nella biblioteca dell’azienda. È stato Antonio Capaldo a chiedere all’artista di interpretare Campo alle Comete e intorno al suo disegno fiabesco, che coglie appieno l’anima di questo luogo, hanno preso forma la filosofia, l’ospitalità e anche le etichette. Infatti, ogni etichetta dei vini rappresenta un dettaglio di questo quadro.

Illustrazione di Nicoletta Ceccoli
Feudi di San Gregorio

Campo alle Comete (www.campoallecomete.it) è l’avamposto toscano di Feudi di San Gregorio, che oggi impersona il marchio simbolo del rinascimento enologico del Sud Italia e di una cultura del bere volta a riscoprire l’identità dei sapori mediterranei. L’azienda di proprietà della famiglia Capaldo, conta in Irpinia 250 ettari di vigneto e una cantina di design che ospita anche un ristorante stellato: Marennà. A Feudi di San Gregorio fanno capo anche DUBL, collana di Metodo Classico campano, Basilisco in Basilicata, Ognissole in Puglia. L’azienda ha una partnership da alcuni anni con la cantina friulana Sirch, nei Colli Orientali; con Federico Graziani, per la produzione di vini dell’area Etna DOC.

Open Day Campo alle Comete
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