Si terrà infatti, nella sede aziendale di Fornacelle a Castagneto Carducci (LI), l’inaugurazione della nuova barricaia, impreziosita dall’installazione di Franco Menicagli, artista originario di queste terre che vive tra Prato e Donoratico (LI). La sua ricerca attraversa in maniera trasversale le varie discipline artistiche: dall’installazione alla performance, dalla scultura al video. I suoi lavori denotano un carattere di essenzialità precaria che si manifesta anche nell’uso di materiali poveri o di recupero, tra cui legno, nastro adesivo, gesso e fascette di plastica. La sua opera scultorea ed installativa dimostra l’intenzione di costituirsi in modo effimero, contrapponendosi ironicamente ai materiali ed alle tecniche tradizionali della scultura.
Un connubio tra vino e arte, tra Fornacelle e Franco Menicagli, che si rinnova costantemente. L’artista infatti è l’artefice dei disegni riprodotti sulle etichette dei vini Bolgheri Superiore, Foglio38 e Fornacelle Toscana.
Stefano e Silvia Billi, proprietari dell’azienda dal 1998, portano avanti con passione quella che è sempre stata la filosofia: una famiglia che coltiva queste terre da quattro generazioni, un’attenta e personale gestione della vigna e della cantina, in ogni fase della vinificazione, che consente di ottenere ogni anno vini territoriali ed eleganti.
Il taglio del nastro avverrà alle 17.00 di Sabato 27 Ottobre, mentre Domenica 28 Ottobre la cantina sarà aperta già dalle ore 10.00 per accogliere tutti gli appassionati che vorranno visitare l’azienda e degustare i vini Fornacelle a Bolgheri.
Franco Menicagli: Nato a Campiglia Marittima (LI) nel 1968 vive e lavora tra Prato e Donoratico (LI) è co-fondatore dello studioMDT di Prato, spazio no profit per l’arte contemporanea. La sua ricerca attraversa in maniera trasversale le varie discipline artistiche: dall’installazione alla performance, dalla scultura al video, I suoi lavori denotano un carattere di essenzialità precaria che si manifesta anche nell’uso di materiali poveri o di recupero, tra cui legno e nastro adesivo, gesso e fascette di plastica. La sua opera scultorea ed installativa dimostra, pertanto, l’intenzione di costituirsi in modo effimero, contrapponendosi ironicamente ai materiali ed alle tecniche tradizionali della scultura. La partecipazione a progetti di arte urbana (Inluogo Matera 2005, Clues Spoleto 2012, a chi non piace guardare il cielo Palazzo Strozzi, Firenze 2014) lo porta a realizzare degli interventi tesi a ricreare dei ponti relazionali tra luoghi e persone, tra territorio ed arte.