A Borgo Antico San Vitale sfumature di Grappa e Caffè per la quindicesima edizione di Grapperie Aperte due prodotti “italianissimi” e da sempre nel cuore degli italiani.
L’abbinamento di questi due elementi non è casuale, è una questione di aromi, di sentori e miscele che creano bouquet e sensazioni aromatiche uniche se sapientemente dosate.
Tradizionalmente ci sono tre modi per abbinare la grappa al caffè: si può bere prima uno e poi l’altra, oppure si può bere il caffè corretto con la grappa o si può pulire la tazzina con la grappa. A seconda di come li si beve cambia la percezione di ogni singolo elemento.
Se si deve far assaggiare una grappa giovane a un consumatore inesperto si consiglia di berla dopo, così che rimanga più soft. Se invece si vuole percepire chiaramente il gusto della grappala si deve assaggiare prima.
In Lombardia nella storica Distilleria di Borgo Antico San Vitale, a Borgonato di Corte Franca, nel cuore della Franciacorta, dopo un appassionante viaggio in distilleria, tra storia e alambicchi in funzione, si sono tenute delle degustazioni guidate.
Troppo semplice sarebbe stato abbinare una tazzina di caffè ad una grappa giovane o affinata che fosse, si è scelto quindi l’accostamento con tre dolci creazioni: un bignè con crema al caffè, un tiramisù e un cioccolatino fondente con polvere di caffè. I prodotti scelti sono stati: Grappa Chardonnay di Franciacorta e Grappa Chardonnay di Franciacorta Barricata.
La Grappa giovane ci regala note fruttate che riportano all’uva, alla mela e alla pera insieme a sentori delicatamente floreali e quasi una sensazioni di marasca sul finale. In bocca è equilibrata, dotata di una delicata setosità e di una bellissima corrispondenza gusto olfattiva. L’abbinamento con il bignè con crema al caffè è stato sorprendente, due prodotti che insieme si armonizzavano l’un l’altro, le “durezze” della Grappa giovane erano smussate dalle dolcezze del bignè e che lasciava un perfetto equilibrio in bocca.
La Grappa Barricata di Chardonnay ci fa vedere come un affinamento di 12 mesi in legno regali una complessa varietà di profumi. Il bouquet è ampio, avvolgente e complesso: note di albicocca disidratata, scorza d’arancia, miele di castagno, pasticceria, frutta secca con qualche spezia come vaniglia e cannella. L’abbinamento con il tiramisù è stato sorprendente in quanto due prodotti già perfetti, presi singolarmente, hanno “cantato all’unisono” regalando al palato un susseguirsi di armonici richiami senza che nessuno prevalesse sull’altro. Infine il classico abbinamento con il cioccolato, forse di più facile approccio, ma sempre perfetto e piacevolissimo.
Per chiudere in bellezza ecco arrivare l’Amaretto Gozio ottenuto da sole mandorle amare in infusione per circa 60 giorni; il profumo ed il gusto delle mandorle emergono dalle delicate e dolci note aromatiche di questo antico liquoreperfetto da solo o anche, perché no, ad una tazzina di caffè.
Una degustazione coinvolgente dove gli abbinamenti hanno regalato piacevolissime sorprese.
Appuntamento al prossimo anno con la sedicesima edizione di Grapperie Aperte !
