Il Bureau du Champagne in Italia compie 40 anni

Il Bureau du Champagne, l’ufficio che rappresenta ufficialmente in Italia la denominazione del celebre vino prodotto nella regione francese, celebra i suoi 40 anni di attività nel nostro Paese.

Il Bureau nasceva il 1 maggio del 1976 su iniziativa del Comité Champagne, l’interprofessione che riunisce tutte le Maison e tutti i Vigneron della Champagne. L’anniversario è stato celebrato il 13 dicembre con un brindisi a Milano presso Palazzo Parigi alla presenza di Vincent Perrin e Thibaut Le Mailloux, rispettivamente Direttore generale e Direttore della comunicazione del Comité Champagne.

Il Comité Champagne celebra quarant’anni di attività ininterrotta sul mercato italiano, una dimostrazione della fedeltà ai consumatori e ai professionisti del vino nel Paese” ha dichiarato Vincent Perrin.

Vincent Perrin Olivier Brochet
Le missioni fondamentali del Bureau du Champagne

Il Bureau du Champagne in Italia fa parte di una rete presente in 15 mercati. Insieme all’Italia ne fanno parte Germania, Australia, Austria, Belgio, Cina, Stati Uniti, Giappone, Lussemburgo, Paesi Bassi, Regno Unito, Spagna, India, Russia e Svizzera.

Le missioni fondamentali del Bureau, oggi diretto da Domenico Avolio, riguardano la difesa della denominazione e le attività di formazione in Italia. Nel corso di questi primi 40 anni, il Bureau ha mantenuto aperto il dialogo con i professionisti del vino, i formatori, i giornalisti ed è diventato un punto di riferimento per quanti, anche tra gli appassionati, desiderano avvicinarsi al mondo dello Champagne.

Comité Champagne

Il Comité Champagne ha sede a Epernay. Questa organizzazione interprofessionale rappresenta uno strumento di sviluppo economico, tecnico e ambientale. Il Comité Champagne mette le due professioni, quella delle Maison e quella dei Vigneron, in relazione tra loro e conduce una costante politica di qualità e di valorizzazione del patrimonio comune della denominazione. Dal 2015 Coteaux, Maison e cantine della Champagne sono parte del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO che ha riconosciuto il valore universale eccezionale del suo paesaggio.

Si ricorda che l’Italia è il settimo mercato al mondo per lo Champagne (Francia esclusa), dove nel solo 2015 sono giunte 6,3 milioni di bottiglie.

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