L’arte e l’estro di Donne Fittipaldi

Sulla famosa Via Bolgherese, nota per le grandi Aziende vitivinicole del territorio, dietro un grande cancello, celata allo sguardo dei più, sorge l’Azienda Donne Fittipaldi. Un’Azienda tutta al femminile come si intuisce dal nome.

Tutto ha inizio nel 2004 quando la famiglia Fittipaldi Menarini, decide di impiantare a Bolgheri, nel cuore della Toscana, alcuni ettari di vigneti. Una scelta quasi obbligata dopo l’acquisto, qualche anno prima, del Podere la Pineta, circondato dai vigneti di Le Macchiole, Antinori e Incisa. Maria Fittipaldi Menarini, insieme alle sue quattro figlie: Carlotta, Giulia, Serena e Valentina decidono di dar vita a questo progetto in cui si fondono coraggio, intraprendenza, tenacia, sensualità e gusto per la bellezza il tutto in un’armonica femminilità. «Completamente diverse ma unite. Non c’è competizione tra di noi. Lavoriamo con entusiasmo per custodire un angolo di paradiso e per condividerlo con chi lo saprà apprezzare». Spiega Carlotta, la figlia maggiore.

Maria Fittipaldi Menarini, insieme alle sue quattro figlie: Carlotta, Giulia, Serena e Valentina
Maria Fittipaldi Menarini, insieme alle sue quattro figlie: Carlotta, Giulia, Serena e Valentina

Fin dall’inizio l’obiettivo è stato quello di produrre vini di grande eleganza ed armonia, ma soprattutto capaci di trasmettere il carattere del territorio di Bolgheri, famoso in tutto il mondo per la qualità dei suoi prodotti. Di conseguenza, spiegano Stefano Bartolomei e Emiliano Falsini rispettivamente agronomo ed enologo dell’Azienda,lerese per pianta sono basse, attenta e meticolosa è la selezione dei grappoli, ne consegue che il numero delle bottiglie è una piccola nicchia.
Oggi, sui circa 9 ettari di vigneto di proprietà, nascono 4 etichette: Superiore Bolgheri Rosso DOC, Bolgheri Rosso DOC, Malaroja (100% Malbec) e Lady F (100% Orpicchio).

La filosofia dell’Azienda Donne Fittipaldi è sempre stata indirizzata al connubio tra il vino e l’arte e, fin dagli inizi, si è legata all’artista e amico Giorgio Restelli, in arte Giores, per la realizzazione e progettazione di tutte le sue etichette.

Emiliano Falsini enologo dell'Azienda
Emiliano Falsini enologo dell’Azienda

In primis l’idea di “Donne Fittipaldi”, divenuta poi l’immagine dell’azienda stessa, di seguito il progetto ‘Stolen Legs’ dove Giores trasforma, con un’action painting, a base di smalti e acrilici, un suo scatto fotografico, stampato su tela, costantemente rappresentante la sinuosità femminile.
Con la stessa cifra stilistica ha dato vita all’etichetta del vino presentato nel 2015: il Malaroja.
Anche nel nuovo Lady F la scelta di Donne Fittipaldi è sempre quella di interpretare la bottiglia come una cornice a supporto di un’opera d’arte o di un’idea di prevalenza artistica. Tutto questo in quanto l’azienda si avvale in via continuativa di un Direttore Creativo quale è Giores.

Dobbiamo notare come Maria Fittipaldi Menarini guarda all’Azienda con occhio critico e innovativo; il suo motto è sì all’innovazione e sperimentazione e no alla banalità. Da qui è venuta la scelta dei due vini che si distaccano dal panorama bolgherese. L’Orpicchio è una varietà riscoperta dal gruppo del Prof. Bandinelli dell’Università di Firenze nel Casentino e con il quale erano state fatte solo alcune micro vinificazioni. Un vitigno con delle caratteristiche simili al Pinot Bianco difficile da gestire in vigna con un grappolo compatto, quindi soggetto alla botrite e al marciume. In Azienda è stato sovrainnestato al Sangiovese per preservare un apparato radicale sano e sviluppato e per produrre immediatamente un « vino maturo ».

Le 4 etichette di Donne Fittipaldi
Le 4 etichette di Donne Fittipaldi

Per il Malbec è stato scelto un clone argentino e il primo impianto è del 2006. Una varietà camaleontica incredibilmente adattabile a territori e altitudini diverse e qui, a Bolgheri, ha regalato un vino elegante, fresco e minerale con una buona componente sia fruttata sia balsamica. La vena creativa di questa Azienda in rosa non poteva restare senza un vino rosato, ma troppo semplice sarebbe stato realizzare un semplice rosato: l’idea, ci svela Maria Fittipaldi Menarini, durante una degustazione in Azienda, è quella di realizzare una bollicina rosè con il Malbec, magari con un metodo ancestrale.

Tutto in linea con lo “stile Menarini”: innovazione, ricerca e sperimentazione. Non ci resta che rimanere sintonizzati per scoprire questa nuova “bollicina bolgherese” unica nel suo genere.

I Vigneti di Donne Fittipaldi
I Vigneti di Donne Fittipaldi
Donne Fittipaldi un destino di-vino
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