Premio Alambicco d’Oro alla Douja d’Or ad Asti

Sabato 17 settembre incontro pubblico sulla grappa nell’enogastronomica italiana, premiazione e cena aperta a tutti. Grappa e Premio Alambicco d’Oro alla Douja d’Or ad Asti per una cultura del buon bere

Premiazione ufficiale per il 33esimo Premio Alambicco d’Oro promosso da Anag, Assaggiatori grappa e acquaviti nella cornice della Douja d’Or, in programma dal 9 al 18 settembre ad Asti. L’appuntamento ‘spiritoso’ è per sabato 17 settembre. A partire dalle ore 16.30, con una formula rinnovata in linea con il nuovo volto del Salone nazionale di vini. Ad accompagnare la premiazione dei 49 prodotti selezionati nei mesi scorsi dagli assaggiatori Anag e la consegna dei due premi speciali saranno un incontro pubblico nel Salone Convegni della Camera di Commercio e una cena aperti a tutti, per conoscere da vicino la grappa nella cultura enogastronomica italiana e la produzione dell’eccellenza 100 per cento made in Italy. I prodotti vincitori del 33esimo Premio Alambicco d’Oro saranno presenti per tutta la durata della Douja d’Or. Un banco d’assaggio proporrà anche altre grappe delle aziende aderenti all’Istituto Grappa Piemonte.anag

La parola a Paola Soldi

“Quest’anno – afferma la presidente federale, Paola Soldi – Anag ha voluto rinnovare il suo concorso inserendo il premio speciale per il design della bottiglia e aprendosi sempre di più al pubblico, per promuovere in maniera crescente un consumo consapevole dei prodotti di qualità dell’enogastronomia italiana. Per questo motivo, abbiamo voluto rivedere anche la formula della premiazione ad Asti, aprendola a tutte le persone interessate e coinvolgendo il Gia, Gruppo Italiano Assaggiatori, di cui fa parte anche Anag, per approfondire la qualità, la ricchezza e la peculiarità dell’enogastronomia italiana. Il rinnovato impegno di Anag – conclude Soldi – conferma e consolida la volontà di far conoscere le nostre attività e di valorizzare un prodotto di eccellenza nazionale quale la grappa al fianco dei produttori, puntando sull’innovazione senza rinunciare alla tradizione, che rende l’arte distillatoria un valore aggiunto nel panorama culturale e sociale italiano”.

 

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