Premio Gavi La Buona Italia 2016

Venerdì 27 Maggio è stato assegnato Il Premio Gavi La Buona Italia presso il Forte di Gavi; fortezza storica di tipo prettamente difensiva costruita dai genovesi su un preesistente castello di origine medioevale. Il Premio viene assegnato all’azienda che più di ogni altra ha interpretato in maniera eccellente “La Filiera della Bellezza”, la prima delle Sette Regole per La Buona Italia, elaborate in occasione del Laboratorio Gavi del 2014. Le aziende partecipanti dovevano realizzare un progetto artistico e culturale legato al simbolo dell’identità e della qualità della propria produzione agricola e vinicola.

Moderatrice Anna Prandoni, Fondazione Gualtiero Marchesi, tra gli ospiti presenti: Claudio Bocci, Federculture, Mina Clemente, Responsabile Marketing Territoriale Camera di Commercio di Milano,

 Roberta Garibaldi, Centro Studi per il Turismo Università di Bergamo,
 Francesco Moneta, Laboratorio Gavi e fondatore di The Round Table progetti di comunicazione e 
Giuseppe Roma, Senior Advisor Fondazione Censis.

Il sindaco di Gavi, Nicoletta Albano, insieme a Anna Prandoni e Maurizio Montobbio, presidente del Consorzio Tutela del Gavi
Il sindaco di Gavi, Nicoletta Albano, insieme a Anna Prandoni e Maurizio Montobbio, presidente del Consorzio Tutela del Gavi

Facciamo un passo in dietro. Tutto è iniziato il 30 agosto 2014, in questo stesso luogo, con la nascita del Laboratorio Gavi: una tavola rotonda per studiare le migliori strategie di sviluppo e di eccellenza imprenditoriali italiane. Il Laboratorio incontra il consenso diventando un symposium di rilevanza internazionale, seguito da migliaia di persone, con la partecipazione di 25 dei più grandi imprenditori dell’enogastronomia, della cultura e del design italiano ed internazionale assieme ad opinion leader, rappresentanti delle istituzioni, intellettuali, comunicatori e operatori del settore. Al termine del symposium i partecipanti redigono le Sette Regole per la Buona Italia. Prende vita, così, il Premio Gavi La Buona Italia che vede il Consorzio affiancare le principali istituzioni culturali del proprio territorio e il progetto Gavi For Arts.

La prima edizione sperimentale del Premio Gavi La Buona Italia si è svolta nell’agosto del 2015 con il patrocinio della Regione Piemonte, del Padiglione Italia di Expo 2015 e di Federculture. La Giuria assegnò il Premio unico alle Cantine Settesoli di Menfi, in Sicilia. Il Premio ha rappresentato un primo osservatorio dell’attività di valorizzazione del settore agroalimentare d’eccellenza in Italia.

Questa seconda edizione 2016 vede premiate Istituzioni, Aziende, Consorzi, Persone e Territori, protagonisti di progetti di promozione agroalimentare integrati con la valorizzazione di un Bene Culturale, o in genere iniziative di produzione artistica e culturale, specie se espressione del Territorio. Questo deriva dalla 1° regola per la Buona Italia “la Filiera della Bellezza: vengono quindi premiati i migliori progetti che associano il mondo del Vino e del Cibo italiani alle Arti e alla Cultura. Il Consorzio assieme al Comitato Scientifico ha messo a punto indirizzo e contenuti del Premio, oltre che valutato la composizione della Shortlist dei Progetti. Il Comitato è così composto: Philippe Daverio, critico d’arte e narratore della Buona Italia; Roberta Garibaldi, Direttore CeSTIT, Centro Studi per il Turismo Università di Bergamo; Francesco Moneta, The Round Table, per il Laboratorio Gavi; Giuseppe Roma, Consigliere Nazionale Touring Club Italiano, Senior Advisor Fondazione Censis; Fabio Zanchi, giornalista, già Responsabile Comunicazione del Padiglione Italia di Expo 2015.

Premio La Buona Italia 2016 va all’Azienda Ceretto Aziende Vitivinicole. Ritira il premio Roberta Ceretto. L’azienda di San Cassiano nelle Langhe è una delle realtà vinicole piemontesi più conosciute; produttrice del famoso Blangé, vino bianco 100% Arneis, è stata inserita dalla giuria nella short list per il progetto Arte contemporanea e Architettura moderna, tra cui la Cappella di Sol LeWitt e David Tremlett.

Menzione Speciale per l’innovazione: Associazione Italiana Sommelier. Ritira il premio Manuela Cornelii, docente e Consigliere Nazionale dell’ Associazione Italiana Sommelier. L’AIS è stata fondata a Milano il 7 luglio del 1965. L’Associazione è stata inserita nella Shortlist per la produzione culturale del progetto “BiancoRossoGreen”, nato con la finalità di riutilizzare il sughero usato per la chiusura delle bottiglie. Alla raccolta dei tappi segue il coinvolgimento di Associazioni e Onlus per la produzione di piccoli oggetti di uso comune e di scuole d’arte, di design, di università e artisti per la realizzazione di pezzi unici. Il ricavato della vendita di tali oggetti supporta un’ulteriore rete di progetti solidali di alto valore sociale promossi da AIS.

Menzione Speciale per i musei del cibo e del vino: Galleria Campari. Ritira il premio Marina Mojano, direttore artistico della Galleria Campari. La Galleria della famosa bevanda milanese, che da più di 150 anni rappresenta l’aperitivo per antonomasia, è stata scelta dalla giuria per la qualità e l’innovazione dello spazio dinamico, interattivo e multimediale sul rapporto tra Campari, la comunicazione, l’arte e il design.

 

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