Quadra il coraggio di sperimentare per un Franciacorta al Top
Sperimentare per scoprire sempre più le potenzialità della Franciacorta, introducendo anche concetti di rottura. Questo uno dei principi sui cui si fonda Quadra Franciacorta, azienda di proprietà della famiglia Ghezzi e diretta dal 2008 da Mario Falcetti. Uno degli obiettivi è la valorizzazione della tipologia Satèn. Questo perché, secondo Falcetti, il Satèn “è la tipologia più identificativa del Franciacorta, unico elemento di originalità del Metodo Classico Italiano che si differenzia dallo Champagne e da tutti quei prodotti creati con il Metodo chiamato, una volta, Champenoise”.
Quadra ha puntato molto sul Satèn, tanto che oggi il rapporto nella produzione aziendale è di 1 a 4 bottiglie. Così parla del Satèn lo stesso Falcetti: “Un amore che viene da lontano. Sono stato il primo a credere in questa tipologia, prodotta esclusivamente in Franciacorta, capace di unire finezza ed eleganza a bevibilità e comprensibilità anche per il palato del consumatore non esperto. Oggi in Quadra continuo questo percorso e sono fortemente convinto che il Satèn rappresenti un’opportunità straordinaria per tutto il territorio”.
Cuvèe che rispecchiano l’annata
Il pensiero di Mario è quello di realizzare ogni anno un vino unico per blend, un’idea a termine, sviluppabile solo in quell’annata. Non Cuvèe standardizzate. L’obiettivo è creare ogni volta un’opera unica per poter esprimere al meglio i frutti della vendemmia.
A questo concetto si affiancano iniziative provocatorie e originali come Degustazioni di Cuvèe sboccate sul momento, come l’ultima proposta in occasione del Festival del Franciacorta.
Una degustazione verticale parallela che ha messo a confronto 4 annate di QSatèn e Quvèe Extra Brut Millessimato.
Il QSatèn millesimato si caratterizza per l’esclusiva presenza di uve a bacca bianca e per la pressione inferiore (4,5 atmosfere anziché 6) rispetto agli altri Franciacorta. Lo Chardonnay, in parte fermentato in legno, è il vitigno principe. Lo possiamo trovare in purezza o in blend con il Pinot bianco a seconda delle annate.
La Quvèe Millesimata prende il numero dal progressivo della “cuvée” che la identifica nella storia di Quadra. La cuvée è composta da uve Chardonnay e Pinot nero entrambe prodotte da vigne di oltre 15 anni, di cui una parte fermentata e affinata in barrique.
Degustazione
Per tarare il palato, mise en bouche, come dicono i francesi, sono stati serviti QSatèn 2011 e Quvèe 55 Extra Brut Millesimato 2010. Entrambi rappresentano l’annata corrente; questi, come i successivi, sono stati sboccati a la volèe.
La degustazione si è aperta con QSatèn 2011, un Franciacorta che non esiste, infatti, sboccato sul momento è un dosaggio zero. Il disciplinare, per questa tipologia, consente l’immissione al consumo solo nella tipologia brut.
L’annata 2008, 89 mesi sui lieviti, mostra la grande acidità del QSatèn; frutti a polpa gialla e una bella rotondità per la Quvèe 39. L’uvaggio per il QSatèn, rispetto alle annate precedenti, non è più solo Chardonnay, ma viene aggiunto un 20% di Pinot bianco.
L’annata 2007, 98 mesi sui lieviti. Lo Chardonnay marca decisamente bocca e naso del QSatèn, regalando una rotondità tale da rendere quasi superfluo il dosaggio. Quvèe 34 complesso con note di eucalipto e mirtillo e con una buona sapidità.
Interessante l’annata 2006 nella quale sia il QSatèn che la Quvèe 21 sono stati prodotti con Chardonnay in purezza. Qui si è potuto notare, degustati entrambi non dosati, le effettive sfumature della vigna di provenienza e della lavorazione dei vini base.
Straordinaria l’annata 2005 che è stata a 5 stelle. Due Franciacorta con 125 mesi di affinamento sui lieviti, più di 10 anni sulle spalle e non sentirli. Prodotti in grado di regalare grandi sensazioni ed emozionare ad ogni assaggio.
Concludendo una bellissima degustazione orizzontale verticale e provocatoria che sicuramente ha colpito nel segno svelando le grandi potenzialità del Satèn.
