Verticale “Guado al Tasso” a Bottiglie Aperte

Verticale “Guado al Tasso” diretta da Renzo Cotarella

Durante la passata edizione di Bottiglie Aperte 2016, tra le varie Master Class, si è svolta una bellissima verticale di Guado al Tasso condotta da Renzo Cotarella, amministratore delegato di Marchesi Antinori enologo dell’Azienda. Affinatore del Tignanello e del Solaia, i rossi più famosi di Antinori che ha ereditato da Giacomo Tachis, con cui collaborò, e

Renzo Cotarella
Renzo Cotarella

creatore del Cervaro della Sala. Nel 2001 è stato eletto miglior winemaker del mondo.Il vino va vissuto con emozione, profondità e con piacere. Tutti i vini hanno ragione per essere fatti e per essere bevuti, ci sono momenti per berne uno e momenti per berne altri. Il vino deve essere giudicato con rispetto anche per il produttore. Chi fa il vino lo fa con passione e convinzione e merita rispetto, qualsiasi sia il risultato”. Ecco sintetizzato il pensiero di Cotarella.

La Tenuta Guado al Tasso

La Tenuta Guado al Tasso è situata vicino a Bolgheri, sulla costa toscana. I 300 ettari vitati della Tenuta si trovano al centro del cosiddetto “anfiteatro bolgherese”: morbide colline circondano una splendida piana degradando fino al mare e creando un microclima dalle caratteristiche uniche. Guado al Tasso, vino “bandiera” della tenuta, esprime tutta la forza e la morbidezza di questo lembo di Maremma.

Guado al Tasso è stato prodotto per la prima volta nel 1990. Prende il nome da un fatto curioso: alla Tenuta Guado al Tasso capita spesso di vedere i tassi, animali molto schivi, che attraversano i guadi dei corsi d’acqua e da questo è stato ripreso il suo nome.

I vigneti della Tenuta sono piantati a Vermentino, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot e Petit Verdot. I vigneti si trovano su suoli rocciosi e leggermente calcarei.

Le annate in degustazione: 2001, 2007, 2009, 2011, 2013

Ma torniamo alla degustazione alla quale era presente anche Enrico Chiavacci, direttore marketing di Antinori. Renzo Cotarella, persona schietta e sincera, giudica i suoi vini senza peli sulla lingua. Se c’è, un difetto va ammesso, dichiara.

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2001 60% Cabernet Sauvignon, 30% Merlot, 10% Syrah e altre varietà rosse. Il naso regala note calde, quasi di sigaro, leggero Brett, ematico, ciliegia nera. Al palato è ricco, fruttato con una leggera nota di liquirizia. Tannino ricco e potente, forse leggermente eccessivo.

2007 57% Cabernet Sauvignon, 30% Merlot, 10% Cabernet Franc, 3% Petit Verdot. Al naso è fresco, elegante, fruttato e mentolato, con note di pepe bianco e rosmarino. Al palato fresco e sapido con note minerali, speziate e di cacao amaro. Prima annata senza il Syrah.

2009 60% Cabernet Sauvignon, 25% Merlot, 12% Cabernet Franc, 3% Petit Verdot. Al naso spiccano note balsamiche e mentolate, pepe, liquirizia, spezie, anice e vaniglia. Al palato è ricco ed equilibrato, con note di prugna, spezie dolci e caramello. Preciso e verticale.

2011 55% Cabernet Sauvignon, 25% Merlot, 18% Cabernet Franc, 2% Petit Verdot. Al naso spicca una nota verde. Note di frutta matura e liquirizia. Il tannino è esuberante e un po’ nervoso.

2013 55% Cabernet Sauvignon, 25% Merlot, 18% Cabernet Franc, 2% Petit Verdot. Vino molto equilibrato, simile all’annata 2011. Intenso e leggermente vibrante con note di frutta nera matura, caffè e cioccolato amaro. E’ uno tra i più eleganti Guado al Tasso che trova nell’equilibrio e nella ricchezza, ma non nella pesantezza, le sue caratteristiche migliori.

Verticale Guado al Tasso

 

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