God Save The Wine, il festival del vino che ha accolto un grande pubblico a Firenze, Verona, Bologna, Genova, Forte dei Marmi e Roma, torna a Milano, la città che più di altre evoca l’energia cosmopolita e il cambiamento, l’apertura al futuro. Queste stesse parole sono ispirazione per la Grande Bellezza dei Vini e dei Territori Italiani e la serata milanese di God Save The Wine vuole rendere omaggio alla meravigliosa e variegata storia del vino nel nostro paese. Enoteca Duomo 21 accoglie il Vino italiano che si presenta in tutte le sue ricche sfumature, con God Save The Wine.
Non una semplice degustazione, ma un vero e proprio festival itinerante che si propone come “Manifesto per un Terza Via del Vino”. Ovvero un approccio al vino all’insegna della semplicità, e dedicato a tutti: è la formula di questo format ideato a Firenze da Andrea Gori, sommelier, giornalista e blogger con le riviste Firenze e Bologna Spettacolo e PromoWine di Riccardo Chiarini. L’obiettivo è comunicare in maniera nuova l’esperienza enologica, sviluppando un rapporto informale tra produttori e consumatori e creando una rete, reale e virtuale, legata al mondo del vino.
Scoprire, conoscere, condividere e emozionarsi con il vino. Nelle sale di Enoteca Duomo 21, 20 selezionate cantine, per un originale percorso sensoriale, tra tradizione e innovazione, accompagnate da specialità gastronomiche d’eccellenza. A partire dalle ore 18.30 un percorso sensoriale tra tradizione e innovazione, divertimento e approfondimento, sintesi di passione, competenza e leggerezza: gli ospiti potranno così gustare il piacere intenso dei grandi rossi e la freschezza dei bianchi e il fascino delle bollicine.
Due le Aziende “autoctone” lombarde di cui mi sembra doveroso fare un focus.
Castello di Gussago La Santissima, della famiglia Gozio, situata nella straordinaria cornice della collina “la Santissima”, conosciuta anche come colle Barbisone; inserita nell’iniziativa di rivalutazione dei vecchi vigneti utilizzati un tempo dai monaci. Una superficie di circa 15 ettari, di cui 4 alla Santissima e 11 sparsi attorno al Comune di Gussago. Vigneti caratterizzati da un terroir unico: suoli franco-argillosi e ricchi in scheletro, terrazzati, esposti al sole o racchiusi nei broli, per custodire il calore di ogni raggio. Le uve di Chardonnay e Pinot Nero sono vendemmiate a mano; una spremitura soffice e almeno 25 mesi di affinamento in bottiglia preservano i delicati profumi del prezioso nettare.
Cuore, passione ed esperienza caratterizzano questa realtà in Franciacorta, nata dall’amore per la propria terra e con l’obbiettivo di produrre vini di carattere, spiega Sabrina Gozio, enologo dell’azienda. A partire dall’anno 2013, l’azienda ha intrapreso la conversione a viticoltura biologica, bandendo dai suoi protocolli agronomici di gestione qualsiasi sostanza di sintesi e a partire dalla vendemmia 2015 ha ottenuto la certificazione di tutta la produzione enologica come Vino Biologico.
La seconda azienda è La Contessa che si colloca in un piccolo quadrilatero di terra, protetto da un’antica foresta di querce, alle pendici del Montenetto. Qui la coltivazione della vite e la produzione di uva per la vinificazione avvenivano già dai primi del ‘900. Capriano del Colle è una delle più piccole DOC italiane, storicamente vocata alla produzione di rossi. Nel 2009 Alessia Berlusconi, imprenditrice proveniente da altri settori ma da sempre appassionata al mondo del vino, trova qui il luogo ideale per sviluppare il proprio progetto vitivinicolo. Nell’ agosto 2014 l’azienda ottiene la certificazione di viticoltura biologica, una strada impegnativa, ma intrapresa con convinzione per ottenere vini che siano l’espressione sempre più vera del territorio, nel rispetto dell’ambiente e della biodiversità.
Tra un assaggio e l’altro “Le Parole per Dirlo”, una rilassante ed informale chiacchierata attorno al vino condotta da Andrea Gori, per scoprirne caratteristiche, imparare a riconoscerne le qualità, emozionarsi e gustarlo appieno: un modo originale per descrivere i grandi vini italiani.
L’Enoteca Duomo 21, situata al 2° piano di un palazzo storico tra via Silvio Pellico e Piazza Duomo 21, offre una selezione superiore di vini italiani ed una deliziosa cucina. La ricca carta dei vini e menù tipico da enoteca, combinato ad un’atmosfera vivace, rendono Enoteca Duomo 21 un luogo ideale per cenare, sorseggiando un bicchiere di vino o per una degustazione, accompagnata da un sommelier esperto.
Quindi appuntamento con God Save The Wine il 17 marzo con 20 grandi cantine con i loro vini!