Falezze e la Carta dei Suoli della Val di Mezzane

Presentato ad Amarone Opera Prima 2023 dall’Azienda Agricola Falezze di Luca Anselmi l’avvio del progetto per la realizzazione di una Carta dei Suoli della Val di Mezzane. Un gruppo di tredici aziende vinicole, tra cui Falezze di Luca Anselmi, ha dato incarico in questi giorni all’esperto pedologo Giuseppe Benciolini, già autore di carte dei suoli per progetti di zonazione vinicola in diverse zone, tra cui Soave, Valpolicella, Prosecco, Cartizze e Lambrusco Reggiano, di procedere con una Carta dei Suoli non solo nella Val di Mezzane, ma anche nelle aree delle singole aziende.

Falezze

Diversi e tutti di estrema attualità i motivi che hanno spinto in questa direzione.
Innanzitutto, le crescenti sfide sui mercati internazionali impongono una sempre più accentuata caratterizzazione dei prodotti in funzione del territorio. Quindi, la valorizzazione di specifiche aree di produzione anche sotto il profilo paesaggistico, storico e naturalistico consente una valorizzazione del prodotto vinicolo oltre che occasioni differenti di marketing e di comunicazione.
Infine, un progetto di analisi della diversità dei suoli rappresenta anche uno strumento per fronteggiare i cambiamenti climatici mirando alla salvaguardia del proprio terroir.

“Questo passo per noi è fondamentale per poter aspirare in un futuro speriamo non troppo lontano ad ottenere la definizione di una sottozona della Valpolicellaafferma Luca Anselmi. “Crediamo fermamente nella valorizzazione della tipicità dei nostri vini in relazione al territorio e per questo abbiamo sempre lavorato. Il mio lavoro sul cru Falezze, iniziato nel 2008, ha da sempre questo obiettivo.”

La cantina
La storia di Falezze inizia con il nonno e il padre, coltivatori di uve in Valpolicella, da cui Luca Anselmiapprende la consapevolezza che il primo patrimonio della famiglia è il rispetto e la conservazione della terra. I suoi studi da perito agrario, biologo molecolare, nutrizionista, lo portano a specializzarsi nel ramo della genetica e microbiologia enologica e inizia un percorso di analisi sui terreni di famiglia e sulle uve che qui si producono. Luca Anselmi segue personalmente ogni pratica agronomica e da subito emerge chiara l’idea di concentrare la sua ricerca su questo terroir per ricavarne un vino che ne sia l’espressione più autentica ed esclusiva. Le limitate dimensioni del vigneto (4 ettari) lo indirizzano verso la produzione di un vino in quantità limitata, originale in ogni suo aspetto, dalle caratteristiche organolettiche all’immagine con cui proporlo e raccontarlo.
In questo gli viene in aiuto la moglie georgiana Sofia Kherkeladze, fashion designer e pittrice, figlia a sua volta di artisti e autrice delle immagini che si ammirano sulle etichette dei vini.

L’azienda, certificata bio dall’annata 2022, può contare su 7 ettari di vigneto, di cui 4 nel cru denominato Falezze, che si sviluppa su un’altitudine compresa tra i 200 e i 250 m s.l.m. con esposizione da sud-ovest a nord-ovest. I filari hanno un’età media di quarant’anni con alcune parcelle di vigne storiche che raggiungono gli ottant’anni.
I vitigni presenti sono Corvinone, Corvina e Rondinella, che rappresentano la classica produzione della Valpolicella, a cui si aggiungono alcune parcelle dedicate a Oseleta, che entrano nell’uvaggio di alcuni vini.
Le bottiglie prodotte sono tra le 10.000 e le 15.000 all’anno, destinate in buona parte all’estero, con priorità ai mercati tedesco, francese, svizzero, canadese, UK, USA e Australia.
La produzione Falezze si articola tutta sui vini rossi. Oltre al Valpolicella Superiore e all’Amarone della Valpolicella, troviamo il Valpolicella Ripasso e l’Amarone Riserva, nato con l’annata 2012 in edizione esclusiva e da collezione numerata, con un soggetto diverso per ogni singola bottiglia.

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