La voce del terroir tra Incjant Friulano e Iconema Tai Quanto e in che modo territorio e vitigno si esprimono nel calice? Questo e non solo è stato il focus di un Digital Wine Tasting con Alessio Cecchetto, proprietario insieme ai fratelli Fabio e Simone delle aziende Ca’ di Rajo e Aganis. Il protagonista è stato il Friulano, il fu Tocai, interpretato da Ca’ di Rajo e da Aganis, con Iconema e Incjant, attraverso un diverso terroir, una diversa forma di allevamento e una diversa tecnica di produzione. Ma andiamo con ordine. Tutto ha inizio con Marino Cecchetto, nonno di Alessio, che produceva uva già nel 1931, ma è nel 2005 che Simone, enologo, fonda Ca’di Rajo; l’azienda è guidata oggi da tre fratelli Simone, Fabio e Alessio Cecchetto. La vendemmia nella Bellussera Quando il Friulano era ancora il Tocai, quando la terra era preziosa, quando c’era ancora la mezzadria ecco che…
A San Polo di Piave, in provincia di Treviso, c’è chi preserva una forma di allevamento storica per la viticoltura italiana: la Bellussera un metodo di allevamento della vite basato su un sistema a raggi, messo a punto dai fratelli Bellussi alla fine dell’800. Questo è i l’impegno dell’azienda Ca’ di Rajo, guidata dalla famiglia Cecchetto, ex mezzadri Giol, divenuti proprietari di questa realtà che oggi esporta in circa 50 Paesi i suoi vini, principalmente Prosecco Doc e Docg e Raboso. La volontà di non sdradicare viti di oltre 70 anni, nonostante l’impossibilità di meccanizzarne le operazioni di potatura e vendemmia, è portata avanti con tenacia da Simone, Alessio e Fabio Cecchetto, nipoti del fondatore Marino Cecchetto e decisi a combattere la stessa battaglia del nonno in difesa di un metodo di allevamento tipico di quest’area di risorgiva che si snoda lungo le terre del fiume Piave. Degustare un calice di vino e…