A CASTELLO DI MELETO DUE GRANDI TERROIR A COSPETTO DI SUA MAESTA’ IL TARTUFO Giovedì 19 dicembre, una cena che vede protagonisti Siena Tartufi, Castello di Meleto e cantina Buglioni della Valpolicella Classica Due grandi terroir, il Chianti Classico e la Valpolicella Classica, si incontrano a cena, nelle stanze nobili di Castello di Meleto, per accompagnare raffinati piatti a base di Tartufo Bianco e Nero toscano forniti da Siena Tartufi. Le cantine, che rappresenteranno due delle grandi regioni del vino italiano, sono Castello di Meleto per la Toscana, che ospita la serata, e la cantina veneta Buglioni della Valpolicella. I protagonisti, oltre ai tartufi, saranno due tra i vini più pregiati della collezione delle due aziende vitivinicole: il Chianti Classico Gran Selezione 2016 di Castello di Meleto, vino vivace e raffinato, dagli aromi superbi e i tannini eleganti, prodotto con uve Sangiovese 100%, e l’Amarone della Valpolicella Classico DOCG Il Lussurioso di Buglioni, prodotto unicamente in annate…
Per la cantina Buglioni, volge ormai al termine la prima vendemmia che potrà fregiarsi ufficialmente della certificazione biologica. I vini annata 2019, infatti, riporteranno in etichetta il bollino bio. Una sfida importante per la denominazione e la dimensione dell’azienda Buglioni. “Una scelta per noi doverosa – spiega Mariano Buglioni alla guida dell’azienda – Il nostro obiettivo è esaltare la “Valpolicella in Purezza”, un concetto che passa anche per il rispetto dell’ambiente. Nella nostra filosofia, inoltre, è importante valorizzare le diverse sfaccettature della denominazione, a partire dai vitigni autoctoni che la caratterizzano”. Per questo motivo, Buglioni dedica un’attenzione particolare alla Molinara, vitigno sottovalutato, che dà vita a due vini dell’azienda: Molì, prodotto con metodo ancestrale, che prevede la rifermentazione naturale in bottiglia, Molinara in purezza; Il Vigliacco, spumante metodo Charmat 100% Molinara. La vendemmia di questa varietà si è dimostrata positiva, in calo quantitativo, ma compensato da una buona qualità. Contraddistinta…
Potrebbe sembrare una storia come tante, ma il vino era scritto nel destino della famiglia Buglioni. Tutto iniziò nel 1993 quando venne acquistato un casale circondato da cinque ettari di terra coltivata, con vigneti e oliveti, nel cuore della Valpolicella, a Corrubbio di San Pietro a Cariano. Dopo i primi anni di uso spensierato e bucolico si accese una scintilla. Perché non fare vino in maniera seria visto che quello fatto in maniera amatoriale era tanto apprezzato! Nel 2000 si iniziò con la ristrutturazione del casale e della cantina interrata. Fondamentale fu la scelta di un enologo capace, ma anche giovane e privo d’influenze stilistiche. La scelta cadde su Diego Bertoni, all’epoca ventitreenne, che segue l’azienda ancora adesso. L’obiettivo era ed è valorizzare il territorio per ottenere vini che fossero la sua massima espressione. Si punta sui vitigni autoctoni: Corvina, Molinara, Corvinone, Rondinella, Oseleta, Croatina, Perlara e Negrara, vitigni indissolubilmente…