DAZI USA, FEDERVINI: “BENE LA PRONTA RISPOSTA DI SISTEMA A SOSTEGNO DELLE IMPRESE CON MISURE CONCRETE” Apprezzato l’impegno della Presidente Meloni per non alzare il livello di scontro, a difesa delle relazioni transatlantiche da cui dipende il 25% dell’export tricolore di vini, spiriti ed aceti. “Il mercato statunitense è insostituibile per il nostro export e l’introduzione dei dazi del 20% rischia di compromettere seriamente la competitività delle nostre imprese e l’intera filiera del Made in Italy agroalimentare.” È il messaggio portato da Federvini all’incontro con la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che oggi ha riunito a Palazzo Chigi le principali associazioni di categoria per un confronto sull’impatto delle nuove misure commerciali statunitensi. La Federazione ha espresso apprezzamento per la tempestività e l’attenzione con cui la Presidente Meloni ha convocato il tavolo e per l’annuncio di un imminente incontro con l’Amministrazione USA, volto a promuovere l’azzeramento reciproco dei dazi. “Un…
Negli ultimi mesi, il dibattito sui dazi applicati alle esportazioni vinicole italiane ha suscitato l’attenzione della stampa e dell’opinione pubblica. Il 2 aprile 2025, l’amministrazione del Presidente Donald Trump ha annunciato l’imposizione di nuove tariffe sulle tariffe di vino negli Stati Uniti. Queste misure prevedono un dazio al 20% per i vini importati provenienti dall’Unione Europea. Tali misure rischiano di avere ripercussioni sul settore vinicolo europeo, in particolare per i principali esportatori come l’Italia. Di seguito alcuni commenti da parte di Presidenti di Consorzi e associazioni italiane del mondo del vino. Camillo Pugliesi, Direttore del Consorzio Vini DOC Sicilia “La decisione di imporre dazi sui vini italiani rappresenta un elemento di forte preoccupazione per un settore che ha sempre fatto della qualità e dell’export uno dei suoi principali punti di forza. I vini del Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia sono ambasciatori della nostra cultura e del nostro territorio nel…
Federvini, la principale associazione italiana dei produttori di vini e spiriti, si unisce alle associazioni europee rappresentanti, rispettivamente, i produttori di vino (CEEV) e di spiriti (spiritsEUROPE), nell’appello alle Istituzioni europee affinché vini e spiriti vengano esclusi da misure ritorsive che non hanno alcuna attinenza con le controversie commerciali in atto. L’applicazione di dazi che arriverebbero fino al 50% su prodotti quali il whiskey statunitense rischierebbe di inasprire ulteriormente le tensioni commerciali tra Europa e Stati Uniti, mettendo in pericolo migliaia di posti di lavoro e danneggiando intere filiere produttive e distributive su entrambe le sponde dell’Atlantico. Federvini auspica che le Istituzioni europee e americane trovino un accordo che escluda vini e spiriti dall’ambito delle contromisure tariffarie preservando una relazione commerciale che ha dimostrato, nel tempo, di generare benefici reciproci e un forte interscambio economico. “Il settore dei liquori e cordiali italiani ha già subito, tra il 2019 ed il…