Stiamo attraversando un periodo storico che ci presenta il conto dell’ inadeguatezza spirituale e morale dell’essere umano degli ultimi secoli e il cibo, diventato banco di prova dei nostri tempi, è pronto a carpire “l’esprit du temps”, ricordando che il cibo è ciò che accade intorno a noi, interpretando ed elaborando “artisticamente” ricette e piatti, vere opere d’arte, che vengono dalla memoria, dalle scuole ma anche dalla casa e servono, non solo a sfamarci, ma ad esprimere ciò che siamo o che vorremmo essere – cibo come cultura e non solo nutrimento. E i giovani cuochi, gli chef, sono i primi attori di un sistema che deve aiutare a raggiungere lo scopo lasciando comunque spazio a ciò che si vuole esprimere, dove concetti e sentimenti da esprimere sono infiniti, ed in continua evoluzione, talvolta involuzione. E Andrea Becattini del Ristorante Mansio del Gruppo Tornatora a Roma è uno di questi,…
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