La bellissima terrazza-ristorante della Rinascente è stata scelta dalla famiglia Nicosia per la presentazione dei loro vini etnei e per una interessante MasterClass con focus il Carricante.
Tenute Nicosia, eccellenza etnea
Tenute Nicosia, storica realtà etnea, da cinque generazioni coltiva vigneti a Trecastagni, sul versante sud-orientale del vulcano. Fondata da Francesco Nicosia nel 1898, nel corso del tempo si è ampliata e ammodernata senza perdere la sua identità familiare. Dinamica e moderna guarda al futuro nel pieno rispetto della tradizione. Oggi gestita da Carmelo Nicosia con i figli Francesco e Graziano, affiancati da una squadra affiatata di giovani collaboratori e dall’enologa Maria Carella. Da sempre l’azienda ha puntato sui vitigni autoctoni dell’Etna, tra questi troviamo il Nerello Mascalese, Nerello Cappuccio, Carricante, Catarratto e Minnella, in modo da promuovere la specificità etnea nel pieno rispetto dell’ambiente e della biodiversità.
I vigneti sono gestiti in regime di agricoltura biologica certificata e l’azienda ha intrapreso un percorso di sostenibilità, relativo a tutti gli aspetti agroproduttivi. A questo impegno si aggiungono: la Certificazione VIVA, il più avanzato progetto di sostenibilità nella vitivinicoltura in Italia, promosso dal Ministero dell’Ambiente; l’adesione alla Fondazione SOStain, nata ad opera del Consorzio Doc Sicilia e di Assovini Sicilia per promuovere la sostenibilità attraverso un decalogo di pratiche virtuose, e si potrebbe continuare con il palmarès.
La storia della famiglia Nicosia
Un percorso che punta alla valorizzazione attraverso la produzione di vini capaci di interpretare in modo autentico il carattere del terroir vulcanico. Circa 60 ettari, prevalentemente nei pressi di Trecastagni, con vigne terrazzate che salgono lungo i pendii di due piccoli coni vulcanici spenti ricchi di minerali, il Monte Gorna e il Monte San Nicolò, a un’altitudine compresa tra i 550 e i 750 metri sul livello del mare che beneficiano della ventilazione marina.
La tenuta possiede anche vigneti in Contrada Cancelliere Spuligni, a Zafferana Etnea, a Santa Venerina, a Linguaglossa e una nuova vigna piantata prevalentemente a Carricante a Fleri, frazione del comune di Zafferana Etnea. Le diverse tipologie dei vini puntano ad esaltare le caratteristiche particolari delle Contrade del versante sud-est dell’Etna, in particolare Monte Gorna e San Nicolò.
Focus sul Carricante
Cristina Mercuri, docente e wine consultant, ha condotto una masterclass che aveva lo scopo di mettere in evidenza sia le caratteristiche del Carricante come vitigno sia l’importanza dei terreni e l’età delle vigne.
«In questa degustazione – spiega Cristina Mercuri – si vuole dare uno spaccato non solo sul Carricante, un vitigno a maturazione tardiva, ma anche su come Tenute Nicosia lo interpreta per ottenere vini contemporanei, sostenuti sempre da una bella spalla acida. Il territorio etneo è molto variegato: il versante nord offre vini più verticali e lineari, mentre il sud-est si esprime in sfumature fruttate, morbide, mai opulente perché su questi territori non si sconfina mai nell’opulenza. Le varie colate laviche tendono a stratificarsi nel tempo, ogniuna è riconducibile all’epoca di eruzione. Ogni colata lavica, interagendo con i terreni e con la sabbia vulcanica crea una fertilità differente».
Tra spumanti e bianchi biologici
Sosta Tre Santi Etna Carricante Brut Metodo Classico affinato 36 mesi e solo acciaio per un calice diretto ed estremamente piacevole. Giallo paglierino con brillanti riflessi dorati. Al naso grande freschezza e piacevolezza con richiami di fiori gialli, biancospino, citrico, fieno, pesca e un tocco di agrume. La bellissima freschezza continua nel sorso, alternata a sapidità e piacevolezza.
Sosta Tre Santi Etna Carricante Brut Metodo Classico 2019 affinato 60 mesi, i vigneti si trovano ad un’altitudine fra 650 e 750 metri. Giallo paglierino con brillanti riflessi dorati, il bouquet si fa più ricco, accanto alle note floreali e agrumate, si aggiungono quelle di frutta secca, zenzero e cedro candito, pan brioche, nocciole e mandorle. Il sorso colpisce per la grande mineralità, un’ottima struttura e una spiccata vena acida, un calice armonico e di lunga persistenza.
Contrada Monte San Nicolò Etna Bianco DOC 2024 Biologico, Carricante 95% e Minnella 5%, affinamento in vasche d’acciaio inox su fecce fini, con frequenti batonnage. Giocoso, fresco e immediato, ma non scontato. Al naso note floreali, sentori agrumati, arancio, note di uva spina, pera e zenzero, fieno e un tocco affumicato. In bocca grande freschezza, mineralità e persistenza. Un vino diretto, pieno e armonico.
Contrada Monte Gorna Etna Bianco DOC Biologico 2024, Carricante 90% e Catarratto 10%. Affinamento in vasche d’acciaio inox su fecce fini, con frequenti batonnage, il 20% del vino fa un breve passaggio in tonneaux d’acacia. Più teso e strutturato del precedente, nel calice richiami di mela, pompelmo, spezie nere. In bocca si nota una texture più morbida, stratificata e allungata, una spiccata freschezza, un finale sulfureo e un retrogusto di anice.
Contrada Monte Gorna Etna Bianco DOC Vecchie Viti 2020 un vino dal lungo affinamento, prodotto con le migliori uve dei vigneti di Monte Gorna, 100% Carricante, che nasce nel versante sudorientale del vulcano ad un’altitudine di 650-750 m s.l.m.. Quattro anni di maturazione in cantina, che prevedono anche un passaggio di 12 mesi in barrique di rovere francese, che ne completano il profilo gusto-olfattivo. Nel calice si presenta di un bel giallo dorato brillante. Al naso complesso ed elegante con profumi di camomilla, fieno e fiori di ginestra, agrumi, scorza d’arancia, pera e mela cotogna, e sentori mielati. Sul finale intriganti sentori di idrocarburi. Al palato entra morbido ed elegante, si percepisce una bella sapidità di origine minerale e da un’ottima spalla acida che lascia intravedere una notevole longevità.





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