Colto alle Bolle di Castello di Meleto

Colto alle Bolle la bollicina di Castello di Meleto ottenuta da Pinot Nero e Sangiovese 

Cosa c’è di più suggestivo di un Maniero del XI secolo, protetto da dolci colline, situato nel cuore della Toscana, perfettamente conservato, oggi splendida struttura ricettiva. Se poi si ha la fortuna di ammirarlo alle prime luci dell’alba in una mattinata limpida appena avvolto da una leggera nebbia che si fonde con il rosa dell’aurora se ne rimane certamente incantati.
Con un’estensione di 1000 ettari, di cui circa 160 vitati, rappresenta un perfetto esempio di fattoria completa. I vigneti sono situati in diverse condizioni di suolo, pendenza, esposizione e microclima nel Comune di Gaiole in Chianti, l’azienda ha avviato un lungo lavoro di selezione, individuando le vigne dove il Sangiovese si esprime al meglio. Queste sono destinate a diventare una vera e propria collezione di produzioni che esprimono il carattere di ogni specifico vigneto.

Ma Castello di Meleto non si realizza solo attraverso il Sangiovese, che rappresenta la punta di diamante della produzione, ma anche attraverso i vitigni autoctoni Canaiolo Nero e Malvasia Nera, oltre a Merlot e al Pinot nero. Questo viene coltivato nella macrozona di San Piero e Castello ed è uno dei vitigni più difficili da coltivare e vinificare, adatto soprattutto alle basi Spumante. L’altitudine media è di 360 mt s.l.m.

Colto alle Bolle di Castello di Meleto
Colto alle Bolle di Castello di Meleto

Il Sangiovese, al contrario, arriva dalla macrozona di Poggiarso, la più arida e la più fredda tra le unità poderali del Castello, dove le pendenze sono importanti e l’altitudine sfiora i 530 metri s.l.m. Qui il Sangiovese trova condizioni climatiche estreme, che limitano la quantità produttiva in favore dell’alta qualità delle uve. Infatti, grazie alle forti escursioni termiche tra il giorno e la notte, soprattutto nei periodi estivi, si favorisce lo sviluppo, la finezza e l’estrazione dei profumi. Il terreno è argilloso con grandi quantità di scheletro composto da alberese e galestro.

Dall’unione del Pinot Nero e del Sangiovese si ottiene Colto alle Bolle uno Spumante Metodo Martinotti, (Charmat lungo), un vino che fa della piacevolezza e briosità le sue caratteristiche principali. Dal matrimonio tra il vitigno principe della Toscana e l’elegante Pinot Nero nasce questo spumante dai profumi freschi e primaverili.

Nel calice si presenta con un meraviglioso rosa brillante, il perlage è vivace e continuo. Il bouquet è fruttato e offre un ventaglio di piccoli frutti di bosco come mirtillo, ribes, mora e qualche tocco di ciliegia, non manca una leggera nota verde che vivacizza il tutto. In bocca la presenza delle bollicine regala una leggera pungenza che va a fondersi con la freschezza.

Colto alle Bolle di Castello di Meleto

Un prodotto estremamente piacevole e versatile ottimo come aperitivo, perfetto per accompagnare antipasti, piatti delicati a base di pesce e crostacei, ma anche carni bianche dal gusto delicato.

Per stappare Colto alle Bolle non servirà certo una scusa, basterà una glacette e due calici… tutto il resto verrà da solo!

Castello di Meleto

Spumante Brut “Colto alle Bolle” fa parte della linea Borgai

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