Fattoria Betti e Casalbosco l’unione fa’ la forza

Fattoria Betti e Fattoria Casalbosco in Toscana l’unione fa’ la forza

Noi italiani siamo aperti e gioiosi, ma quando si parla di tradizioni e di origini, allora si svela il nostro campanilismo e tutto si accentua quando si parla di Toscana, basti pensare a Siena e a Firenze. Ma è proprio vero che siamo tutti Guelfi o Ghibellini? Come sempre esiste l’eccezione che conferma la regola. Infatti proprio in Toscana, patria dell’individualismo, troviamo due cantine, nella zona di Pistoia, cha hanno deciso di fare squadra per promuovere i vini del territorio: Fattoria Betti a Quarrata e Fattoria Casalbosco a Santomato. Caso più unico che raro. A Milano Guido Betti, proprietario dell’omonima Cantina, ed Eleonora Ciardi, direttore commerciale di Casalbosco, hanno organizzato una cena al ristorante “A Casa Eatery”, dall’atmosfera conviviale easy chic, con una degustazione orizzontale dei loro vini.

Eleonora Ciardi e Guido Betti
Eleonora Ciardi e Guido Betti

Nessuna gelosia anzi una sinergia che nasce dall’amore per la loro terra “la promozione e il riconoscimento di un territorio è il successo di tutti”, questo il loro credo. Tutto è nato dallo stupore che nei ristoranti di Pistoia non si trovassero vini della zona, ma allora quale metodo migliore che fare squadra! Vini diversi prodotti da terreni diversi, ma portavoce di un territorio che regala freschezza, mineralità e finezza ai loro vini.

Nella zona della DOCG Montalbano troviamo Fattoria Betti; un piccolo angolo di Toscana dove il tempo sembra essersi fermato. Fattoria Betti nasce agli inizi del ‘900, un paesaggio incantato al cui interno troviamo anche una splendida Villa Medicea. I terreni vitati hanno una buona componente di argilla e si trovano a circa 150-200 metri d’altitudine. I vitigni scelti sono quelli classici della tradizione toscana: Sangiovese, Cabernet Sauvignon, Trebbiano, Canaiolo nero e Merlot. L’allevamento è a cordone speronato e la lavorazione avviene mediante l’inerbimento parziale e i concimi organici. L’uva, una volta matura, è tuttora raccolta a mano.

Fattoria Betti vigneto
Fattoria Betti vigneto

Fattoria Casalbosco, immersa nel Chianti, è di proprietà della famiglia Becagli, ma è Eleonora Ciardi, Direttore Commerciale, il volto, l’anima e la mente operativa di Casalbosco. Qui la scelta dei vitigni è caduta soprattutto su quelli internazionali: Cabernet Sauvignon, Merlot, Sangiovese, Chardonnay, Syrah. L’esposizione, sud/sud-est, assicura una perfetta maturazione delle uve. A Pistoia, città di pietra incantata, si ispira la magia dei vini Casalbosco. Pistoia ricca di chiese, chiostri e monumenti caratterizzati dalle tipiche decorazioni geometriche romaniche hanno ispirato infatti la grafica delle etichette dei vini di Fattoria Casalbosco.

Fattoria Casalbosco_Vigne
Fattoria Casalbosco_Vigne
I vini scelti per la degustazione:

La Tartare mediterranea è stata abbinata al Creto de’ Betti Bianco di Toscana IGT 2017 (Chardonnay 70%, Trebbiano 30%) e al Casalbosco Dorato IGT 2017 (Chardonnay 90%, Sauvignon Blanc 10%). Entrambi accomunati da una bella freschezza e dalla predominanza di Chardonnay, ma il primo con un tocco di tradizione e il secondo in versione più internazionale.

I Cavatelli hanno visto l’abbinamento di due versione di Chianti: Betti Chianti Montalbano 2016 DOCG (Sangiovese 90%, Canaiolo e Colorino 10%), versione tradizionale, e Casalbosco Chianti Riserva DOCG 2015 (Sangiovese 90%, Merlot 10%), versione internazionale. Potremmo descriverli, prendendo in prestito l’antica Grecia, come Sparta e Atene, il primo diretto, forte e quasi irruento nella sua gioventù; il secondo più celebrale, introspettivo che seduce con la sua rotondità e suadenza.

I vini in degustazione
I vini in degustazione

Lo Stufato con paprika dolce abbinato ai vini più rappresentativi delle due Aziende: Betti Prunideo Rosso di Toscana IGT 2016 (Sangiovese 90%, Cabernet Sauvignon 10%) e Casalbosco Orchidea 2013 IGT (Cabernet Sauvignon e Merlot al 50%). Il primo esprime tutto il varietale del Sangiovese, carnale, speziato e scalpitante nella sua gioventù, domato dalla piccola percentuale di Cabernet Sauvignon. Orchidea è elegante e avvolgente come il prezioso fiore da cuoi prende il nome, ammalia nella sua rotondità e classicità. Il Diavolo e l’acqua santa…oserei dire Orchidea viene prodotto solo nelle annate migliori da uve altamente selezionate di Cabernet e Merlot e dedicato alla memoria di Raffaella Becagli.

Il momento del dolce, Tortino morbido con ripieno di lamponi, ha visto due accostamenti uno innovativo e uno tradizionale: Betti Caprone Rosè di Toscana IGT 2017 ( Sangiovese 100%, ottenuto da salasso) e il Vin Santo Casalbosco 2008 DOC (Trebbiano in purezza).

Che dire: l’unione fa la forza vini diversi per uno stesso territorio, un esempio che tutte le Aziende dovrebbero seguire!

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