Franciacorta vendemmia 2023

Da oggi la Franciacorta dà il via alla vendemmia in alcune aree, ad esempio ai piedi del Parco della Santissima a Gussago con i primi grappoli di Pinot nero. La raccolta di Chardonnay, Pinot Nero, Pinot Bianco ed Erbamat entrerà a pieno regime nel corso delle prossime settimane, a ridosso di Ferragosto, nelle diverse zone della denominazione.

L’annata 2023 si è differenziata notevolmente rispetto a quella del 2022 per quanto riguarda l’aspetto meteorologico: le piogge sono state abbondanti se confrontate con il clima caldo e secco dello scorso anno, i vigneti presentano un buon carico produttivo e la vendemmia inizia quindi sotto i migliori auspici.

Franciacorta

Dopo un inizio anno caratterizzato da piogge molto limitate e temperature superiori alla media che hanno determinato un anticipo dello sviluppo vegetativo della vite, con aprile si è assistito a un deciso cambio di rotta con un abbassamento delle temperature e un aumento delle piogge che è continuato anche nei mesi di maggio e giugno – sottolinea il Presidente del Consorzio Franciacorta, Silvano Brescianini -.  Il volume complessivo delle precipitazioni non è stato eccezionale, ma è importante segnalare che maggio si è caratterizzato per l’elevato numero di giorni di pioggia, 19 contro una media storica di 9 giorni: insieme al 2013, il 2023 è stato l’anno con il maggior numero di giorni piovosi in maggio rispetto alla media degli ultimi 25 anni”.

A causa di questa particolare situazione la pressione della peronospora è stata molto elevata e i viticoltori sono stati impegnati in un attento monitoraggio della condizione sanitaria dei vigneti. “Fortunatamente i danni sono stati contenuti e non si sono verificati eventi estremi che hanno compromesso la produzione – continua Brescianini – con i temporali di fine luglio le temperature, che nei giorni precedenti avevano raggiunto valori particolarmente elevati, si sono abbassate e anche la disponibilità idrica è stata più che buona”.

Franciacorta

Da segnalare anche il fatto che la Regione Lombardia ha approvato la richiesta di attivazione della riserva vendemmiale per il 2023, come succede nelle annate climaticamente favorevoli. Ciò si traduce nella facoltà, laddove le condizioni lo consentiranno, di destinare il vino ottenuto in più rispetto al tetto rivendicabile di 65 hl per ettaro, ad atto a divenire Franciacorta riserva vendemmiale fino ad un massimo di 13 hl per ettaro.  Lo stesso disciplinare regola anche la gestione della riserva vendemmiale. In particolare, il vino riserva vendemmiale è bloccato sfuso e non può essere elaborato per un minimo di 12 mesi dalla presa in carico sui registri di cantina, non ha diritto al millesimo e la commercializzazione può avvenire anche prima di essere sbloccato, ma previa riclassificazione a DOC “Curtefranca” o IGT “Sebino”.

La Franciacorta arriva da un anno contrassegnato da traguardi importanti e con dati in positivo. Nel 2022 sono state vendute oltre 20 milioni di bottiglie e, sebbene il mercato interno rappresenti ancora oltre l’88% del venduto, l’export segna un tasso di crescita dell’11,5%, con Svizzera, Giappone, Stati Uniti, Germania e Belgio tra i principali mercati di sbocco.

Anche i primi sei mesi di quest’anno fanno registrare risultati lusinghieri. Tenuto contro che i dati di vendita del primo quadrimestre del 2022 risultavano fortemente in crescita rispetto al 2021, il periodo gennaio-giugno 2023 mostra tassi di crescita positivi se confrontato con il 2021, il 2020 e con il 2019, nel periodo pre-pandemico. In particolare, rispetto al 2019, il primo semestre 2023 segna un +17,6% in volumi.

 

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