Madri Leone è una nuova azienda vinicola pugliese nata da due sorelle Marilia e Linda Leone a Trinitapoli, in provincia di Barletta-Andria-Trani. Un progetto vinicolo in rosa che ha deciso di raccontare le storie di donne Italiane attraverso le etichette dei loro vini. Donne forti che hanno saputo lasciare una traccia nella società dei loro tempi, donne spesso poco conosciute. “Per un anno intero, prima di decidere a quali donne dedicare uno dei nostri vini, – spiegano Marilia e Linda Leone – abbiamo consultato decine di libri alla ricerca di storie che ci colpissero per coraggio, amore verso il prossimo e spirito di iniziativa. La scelta è stata difficilissima, ma crediamo di essere riuscite a trovare delle storie di donne davvero incredibili, che in qualche modo ci rappresentano tutte”.

Da sx Marilia e Linda Leone

I primi due vini ad uscire, sui cinque previsti, sono il Busa Puglia IGT 2019, Primitivo in purezza, che porta il nome dell’eroina della battaglia di Canne e il Valla 1936 Puglia IGT 2018, Nero di Troia 100%, dedicato a Ondina Valla, atleta olimpionica degli anni Trenta. Due rossi eleganti e sottili, molto diversi da una certa opulenza che richiama, nell’immaginario collettivo, la classica produzione della Puglia più nota. Il progetto vinicolo è stato affidato a un enologo di lungo corso come Leonardo Palumbo, tra i più noti e dotati di profonda conoscenza del territorio pugliese.  “Con Madri Leone stiamo puntando alla riconoscibilità e personalità di ogni singolo vitigno, – spiega l’enologo – a cominciare dalla cura delle vigne e dal controllo diretto dei singoli conferitori”.

Madri Leone vini

Paulina Busa, una nobile romana di Canosa di Puglia, vissuta nel III secolo a. C., considerata l’antesignana delle moderne crocerossine, che – dopo la sconfitta nella battaglia di Canne – prestò soccorso ai romani in fuga dai Cartaginesi, aprendo le porte della sua dimora. Più vicina al nostro tempo, vissuta fino al 2006, è Ondina Valla, ostacolista e velocista italiana. È stata la prima donna italiana ad aver vinto una medaglia olimpica a Berlino nel 1936, con il tempo 11’’36, che le valse il record mondiale. Conquella vittoria divenne, a soli 20 anni, la più giovane atleta italiana a vincere un oro olimpico, record rimasto imbattuto fino al 2004.

Busa Puglia IGT 2019: un calice rosso rubino che ci regala un fruttato intenso giocato sulla frutta rossa fresca, come la fragolina di bosco, l’amarena, il gelso nero e il karkadè. In bocca è fresco con tannini caldi e dolci, una discreta sapidità e una buona componente glicerica. Un vino dove il varietale del vitigno è perfettamente riconoscibile e caratterizzato da una buona matrice acida. Perfetto per accompagnare piatti della tradizione come la zuppa di cicerchia, orecchiette con le cime di rapa, tracchiulelle o con il Caciocavallo podolico.

Valla 1936 Puglia IGT 2018

Valla 1936 Puglia IGT 2018: un calice rosso rubino profondo e luminoso. Il bouquet sprigiona profumi di frutti di rovo, mirtillo, mora, cassis e visciola, con tocchi di spezie come cardamomo e lentisco. Bella la corrispondenza gusto olfattiva, colpisce soprattutto i ritorni di visciola e cassis. Il sorso è accattivante, fresco, giovane ed elegante con una trama tannica delicata e articolata che invita alla beva. Perfetto per accompagnare delle orecchiette ai cardoncelli, delle costolette d’agnello o con il canestrato pugliese.

Il fil rouge che lega entrambi i vini è l’assenza del legno e l’integrità del vitigno d’origine, rivisitato in chiave moderna portando in primo piano la freschezza e la facilità di beva. In uscita altri tre vini, il Sanna Sulis Puglia IGT, il Delia a.C. Puglia IGT e il Saline Rosa Puglia IGT, tre vini per tre nuove storie di donne forti.

I vini, al momento, sono acquistabili sul sito aziendale shop online Madri Leone

#madrileone

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