Raboso e e Malanotte del Piave DOCG

Il Consorzio Vini Venezia nasce nel 2011 dalla volontà dei viticoltori del Consorzio Tutela Vini DOC Lison Pramaggiore e del Consorzio Tutela Vini del Piave DOC. È uno dei pochissimi consorzi italiani nato per promuovere e tutelare ben cinque Denominazioni: DOC Venezia, DOC Lison-Pramaggiore, DOC Piave e le DOCG Lison e Malanotte del Piave.

Conta più di 2mila produttori, tra soci diretti e indiretti, per un’area che va dalla Pedemontana veneta alle isole della laguna veneziana, coprendo una superficie di circa 4.939 Km² e sviluppandosi quindi sulle due province di Treviso e Venezia. L’attualmente Presidente è Giorgio Piazza mentre Stefano Quaggio è il Direttore.

Nell’arco di 10 anni il Consorzio si è dimostrato un valido e attivo strumento dei produttori volto alla valorizzazione, promozione e diffusione delle denominazioni, ponendo particolare attenzione allo studio e alla ricerca del territorio viticolo e allo sviluppo di nuovi vigneti.

Tra i vitigni autoctoni troviamo il Raboso le cui origini risalgono all’epoca degli antichi romani. Un tempo era il vitigno più diffuso nella pianura padana coltivato spesso con la tecnica a raggera della Bellussera, dove la vite viene maritata a piante di gelso.

Il Raboso regala profumi di frutta rossa, ciliegie, lamponi, cassis, açai, sambuco e spezie; in bocca colpisce per acidità e tannicità, quasi rabbiosa. L’affinamento in legno aiuta a smussare la sua esuberanza o, al contrario si può sfruttare questa acidità per vini frizzanti o spumantizzati. Accattivante anche la versione passita perfetta per accompagnare dolci al cioccolato.

La DOCG Piave Malanotte o Malanotte del Piave, nasce nel 2010 ed è la più prestigiosa elaborazione delle uve di Raboso: ottenuto da min. Raboso Piave 70% e max. Raboso Veronese 30%. Le caratteristiche organolettiche derivano da un disciplinare ben preciso: 15% – 30% delle uve utilizzate vengono lasciate appassire, tecnica che permette di smussare il Raboso e dona quel caratteristico profumo. L’affinamento è minimo 36 mesi, di cui almeno 12 in botte. Ne deriva un vino dal sapore austero, sapido e con un finale leggermente speziato; dal colore rosso rubino intenso con un netto sentore di ciliegia, marasca e mora.

Il nome deriva da un piccolo borgo medioevale situato nel paesino di Tezze di Piave, ancor oggi abitato e visitabile. I Malanotti erano una nobile famiglia di facoltosi mercanti di lane originari della Val di Sole in Trentino. Un ramo della famiglia, verso la metà del Seicento, si traferisce a Venezia e, una ventina di anni dopo, acquista i primi terreni e case a Tezze di Piave e inizia la costruzione del borgo ultimato nel 1695, come testimonia una lapide posta sulla chiesetta.

Proprio qui, in occasione di Malanotte DOCG a Treviso Raboso Wine Esperience, è stata organizzata una piccola degustazione di Malanotte, un anticipo dei banchi d’assaggio presso la Loggia dei Cavalieri:

Bon otto Malanotte DOCG 2017; La Cantina Pizzolato Il Barbarossa Malanotte DOCG 2017; Le Rive Malanotte DOCG 2016; Bonotto delle Tezze Malanotte DOCG 2016; Tenuta San Giorgio Brumanera Malanotte DOCG 2015; Antonio Facchin & Figli Unno 2011 Malanotte DOCG

Un vino riconoscibile per i suoi profumi, di mora e marasca, e per struttura, ma dove l’impronta del produttore lo caratterizza rendendolo unico, fondamentale sarà degustare vari produttori per capire quale delle interpretazioni di Raboso ci colpisce di più. E in queste terre meravigliose del Consorzio Vini Venezia non sarà certo un problema, la bellezza di Treviso ci colpirà e in caso di stanchezza un Tiramisù ci ricaricherà.