Rebellis vino ribelle da uve Solaris

In una calda, ma veramente calda giornata estiva, Gianni Tessari ci porta alla scoperta di Rebellis, un vino PIWI ottenuto da uve Solaris. Gianni Tessari affianca, così, alla produzione di Durello Spumante Metodo Classico e dei vini fermi, Soave prima di tutti, una nuova sfida: quella dei vitigni PIWI.

PIWI è l’abbreviazione del tedesco pilzwiderstandfähig e significa“viti resistenti ai funghi”. Infatti, i vitigni PIWI hanno un’elevata resistenza alle malattie fungine e consentono una significativa riduzione dell’uso di pesticidi. Questi vitigni robusti e innovativi stanno creando moltissimo interesse tra gli appassionati del settore.

Gianni Tessari nel vigneto di Vigneto in località San Giovanni Ilarione

Il percorso di Gianni Tessari con i PIWI inizia nel 2013, quando l’uva Solaris viene ammessa nella provincia di Verona tra le varietà consentite. La prima vendemmia porta l’annata 2017, l’ultima rilasciata la 2020, che, rispetto alle precedenti, si distingue anche per la certificazione biologica.

“Le decisioni maturate in questi anni sono il frutto della nostra volontà di provare qualcosa di nuovo – spiega Gianni Tessari – Abbiamo immaginato un vino che rappresenti la nostra attitudine alla sperimentazione, uscendo dal solco già tracciato, e che per questa ragione possa rimanere nella memoria di chi lo prova. Siamo inoltre fieri di essere la prima azienda veneta iscritta a PIWI International, l’associazione che promuove lo scambio di informazioni tra istituti di ricerca, allevatori, coltivatori e produttori di vini con queste varietà, per incoraggiarne la diffusione”.

Vigneto in località San Giovanni Ilarione, in Val d’Alpone

L’uva Solaris è una varietà resistente alle principali malattie, che quindi non necessita di trattamenti antiparassitari, creata attraverso incrocio nel 1975 a Friburgo. I grappoli provengono da un vigneto di 1,5 ettari posto a 550 metri di altitudine in località San Giovanni Ilarione, in Val d’Alpone (Verona). L’esposizione è a sud-est, l’allevamento a pergola semplice e la resa di soli 70 ettolitri per ettaro.

“Il vignaiolo non è un artista che disegna su un foglio bianco usando tempera e pennelli è piuttosto uno scultore che ha di fronte un blocco di pietra e sa che dentro a quella pietra c’è già un’opera d’arte. Un’opera che deve solo liberare.” questo è il pensiero di Gianni Tessari. Grazie a un bagaglio di conoscenze, maturate lavorando con territori e stili diversi, ha appreso la capacità di ascoltare il terroir, riconoscerne i segnali, intuirne le potenzialità, individuare la strada per dare espressione enologica ad un territorio. Ogni scelta compiuta in vigna e in cantina, è orientata affinché il risultato sia il più naturale e congeniale possibile.

Verticale Rebellis, Veneto Bianco IGT

Rebellis, Veneto Bianco IGT

Dopo la visita ai vigneti a San Giovanni Ilarione Gianni Tessari racconta l’evoluzione di Rebellis, Veneto Bianco IGT PIWI da uve Solaris che nel tempo, ha trovato e consolidato la propria identità, e che ora prevede un affinamento in anfora, ma non è sempre stato così.
Quello in terracotta è un contenitore nuovo per l’azienda agricola di Roncà (Verona), usato esclusivamente per Rebellis dal 2019, in sostituzione all’acciaio. Dopo diverse prove, infatti, Gianni Tessari ha optato per l’anfora poiché consente una giusta ossigenazione del vino senza alterarne l’originario corredo aromatico, esaltandone al meglio i tratti caratteristici, i profumi e l’espressività. Una scelta che conferma la volontà di evadere gli schemi, un tratto fondamentale della natura di questo vino, evidente già nel nome e nell’etichetta. In essa, infatti, sono raffigurate le gambe di tre ballerine, due étoile e una terza che danza con un paio di scarpe sportive: come lei, anche Rebellis vuole distinguersi ed essere ricordato.

Degustazione annate

Rebellis 2017: prima annata prodotta, coltivata con metodo biologico. Vendemmiato a inizio settembre, segue fermentazione con lieviti indigeni e sulle bucce per 7 giorni; imbottigliamento in annata. Giallo dorato e intenso, il naso è fragrante, note agrumate e fruttate, zagara, albicocca, pesca, mandorla amara e spezie dolci. In bocca è avvolgente, fresco e sul finale si percepisce una nota astringente.

Rebellis 2018: Le uve sono allevate con metodo biologico e la vendemmia si colloca a fine agosto. Seguono fermentazione con lieviti indigeni sulle bucce per 5 giorni e circa 10 mesi di affinamento in acciaio. Giallo dorato e intenso, il bouquet fruttato, dolce, papaia, frutto della passione, melone e note agrumate come il pompelmo rosa. In bocca è avvolgente con bel ritorno di lime, bella la freschezza. Il più “equilibrato e classico” della batteria.

Rebellis 2019: L’impianto è coltivato con metodo biologico, vendemmia a fine agosto. Seguono fermentazione con lieviti indigeni sulle bucce per 5 giorni e circa 10 mesi di affinamento in anfore di terracotta. Giallo dorato carico, il naso è intenso, fruttato, note di agrumi, pasticceria, frutta tropicale, zafferano, arancia e tarassaco. In bocca ritorna una nota di nocciola, buona freschezza così come la persistenza.

Calici verticale Rebellis, Veneto Bianco IGT

Rebellis 2020: È la prima annata certificata biologica, vendemmia fine agosto. Seguono fermentazione con lieviti indigeni sulle bucce per 5 giorni e circa 10 mesi di affinamento in anfore di terracotta. Il naso è il più “vivace”, ancora in evoluzione, oltre alle note dolci e speziate troviamo un floreale, gerbera, dente di leone, un tocco di zafferano, legno di sandalo e ambra. In bocca è verticale, ancora giovanissimo.

In generale potremmo dire che Rebellis è un vino fragrante e variegato; in bocca è avvolgente, con buona sapidità e piacevole persistenza, ha bisogno di tempo per aprirsi nel bicchiere. Un vino innovativo che vuole esplorare un mondo, quello dei PIWI, ancora in evoluzione, ma che ha già un suo pubblico di appassionati.

Gianni e Valeria Tessari

L’azienda ha scelto di rendere disponibili tutte le annate, dalla prima all’ultima. Spiega Valeria Tessari, responsabile commerciale: “La Solaris è un’uva nuova e di recente impiego. Per questo crediamo che chiunque possa comprenderne e apprezzarne l’evoluzione e le diversità da un’annata all’altra.  Abbiamo voluto metterle a disposizione di consumatori e wine lovers, in modo che ciascuno possa individuare la sua preferita”.

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