In un volume i 75 anni della storia dell’Accademia e del suo ruolo di valorizzazione del settore vitivinicolo L’AIVV conta oggi 554 membri nelle diverse categorie, ha patrocinato convegni, incontri scientifici e tecnici e ha organizzato e svolto ben 340 Tornate Accademiche, di cui 17 all’estero in Paesi europei ed extra-europei Rosario Di Lorenzo (presidente Aivv): «Per portare avanti il ruolo di contribuire al progresso della viticoltura e dell’enologia e di tutto il comparto vitivinicolo, l’Accademia è da sempre impegnata a promuovere e attuare studi, ricerche e dibattiti. Ad organizzare convegni, giornate di studio, corsi di perfezionamento» 75 anni di contributi alla crescita del settore vitivinicolo italiano. 75 anni in un libro che raccoglie la storia dell’Accademia Italiana della Vite e del Vino nata nel 1949 a Siena. «Abbiamo la responsabilità di tramandare alle future generazioni la conoscenza e l’importanza dei valori anche culturali che il vino trasmette e non…
Convivere con i cambiamenti, ma senza vitigni resistenti nelle denominazioni. Cambiare come si comunica il vino. Al via l’anno dell’Accademia Italiana della Vite e del Vino Il futuro prossimo del vino nella prolusione di Angelo Gaja durante all’inaugurazione dell’Anno Accademico dell’ . Rosario Di Lorenzo (presidente Aivv): «Sono emersi diversi spunti e linee su cui riflettere che rappresenteranno argomenti che l’Accademia affronterà nelle prossime tornate». Oscar Farinetti, Angelo Gaja, Ferdinando Frescobaldi, Emilio Pedron e Luca Rigotti accademici onorari Affrontare e convivere con il cambiamento climatico, utilizzare i vitigni resistenti soltanto per i vini generici, cambiando il modo di comunicare il vino. Sono tre dei temi della prolusione con la quale Angelo Gaja ha aperto ad Alba (Cn) l’anno accademico dell’Accademia Italiana della Vite e del Vino (Aivv) che si è svolto nella Sala Convegni Ampelion del Centro di Ricerca Interdipartimentale “Viticoltura e vino” (CONViVi) dell’Università di Torino ad Alba diretto…
L’Accademia Italiana della Vite e del Vino inaugura il 76° anno accademico ad Alba (Cn) il 28 e 29 marzo Angelo Gaja interviene sulle attuali sfide del vino italiano Due giorni in Piemonte per l’inaugurazione del nuovo anno dell’Accademia. Si parte il 28 marzo con la consegna dei diplomi ai nuovi accademici e una inedita prolusione di Angelo Gaja. Poi sabato 29 una mattinata di studio e confronto sul tema dell’Intelligenza Artificiale applicata alla viticoltura e all’enologia Riparte ufficialmente l’attività 2025 dell’Accademia della Vite e del Vino che il 28 marzo, nella Sala Convegni Ampelion del Centro di Ricerca Interdipartimentale “Viticoltura e vino” (CONViVi) dell’Università di Torino ad Alba (Corso Enotria 2/C), inaugura il settantaseiesimo Anno Accademico. Un appuntamento di rilievo per il settore e non solo dato che oggi l’Accademia rappresenta il più importante sodalizio italiano dedicato alla vitivinicoltura, con al suo attivo circa 600 accademici tra studiosi, imprenditori…
Nel centenario di Oiv, l’Accademia Italiana della Vite e del Vino ha promosso l’unico evento in Italia per celebrare l’ente internazionale L’Oiv è una delle organizzazioni intergovernative più rappresentative al mondo con 50 Stati membri in rappresentanza dell’87% della produzione mondiale del vino e oltre il 70% del consumo «Aumento incontrollato della produzione e del commercio di bevande adulterate che venivano chiamate vino, mancanza di una definizione comune di vino che consentisse un contrasto unificato delle frodi, colpevolizzazione del vino durante il decennio del proibizionismo e mancanza di un organismo internazionale di confronto e di studio delle varie problematiche tecnico-scientifiche della filiera vitivinicola». Sono questi gli argomenti che cento anni fa spinsero Italia, Francia, Spagna, Portogallo e Grecia a far nascere l’Organizzazione internazionale della vite e del vino (Oiv). Lo ha ricordato questa mattina, martedì 23 aprile, Luigi Moio, presidente dell’Oiv, all’incontro, unico momento in Italia, che l’Accademia italiana della…
Report (Rai): Vincenzo Gerbi (Vicepresidente AIVV): «In Italia abbiamo i migliori enologi e tecnici del settore, perché il servizio pubblico non ha interpellato anche il mondo accademico per parlare di argomenti del genere?» Anche il mondo accademico del vino si indigna alla visione dell’ultima puntata del programma televisivo Report andato in onda il 17 dicembre su Rai3 con un servizio che da un lato ha parlato di pratiche di vinificazione, dall’altro di frodi nel settore vino. «Va bene fare informazione, ma quando questa diventa una mistificazione della realtà è lesiva per tutti – spiega il Prof. Vincenzo Gerbi, tra i più stimati docenti di enologia al mondo e Vicepresidente dell’Accademia Italiana della Vite e del Vino – non si può far parlare di tecniche di vinificazione una persona che come qualifica ha “esperto di vino” senza comunque poter far spiegare certe tecniche da chi ha le conoscenze scientifiche per farlo».…