Il 14 febbraio segna un nuovo capitolo per il RosaMara di Costaripa, una delle espressioni più raffinate del rosé italiano. Un vino che, con la sua iconica veste color rosa cipria e la sua firma stilistica inconfondibile, rappresenta il manifesto dell’approccio pionieristico di Mattia Vezzola: un rosé di struttura, profondità e longevità, capace di andare ben oltre l’idea convenzionale del rosato da aperitivo. L’uscita della nuova annata 2024 del RosaMara si inserisce all’interno di un progetto più ampio portato avanti da Mattia Vezzola negli ultimi anni: quello di ridisegnare il ruolo del rosé nella grande tradizione enologica italiana. Non un vino effimero, ma una tipologia nobile e trasversale, adatta ad accompagnare l’intero pasto e in grado di sfidare il tempo grazie a un’attenta selezione delle uve, una vinificazione meticolosa e un affinamento che ne esalta l’eleganza e la complessità. Il RosaMara nasce nel cuore della Valtènesi, sulla sponda bresciana del…
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