Antonella Cantarutti una Donna di Vino e del Vino
Cibo e Vino per condividere una regione, un piacere, un sogno, un territorio, una storia fatta di uomini e di donne. Il vino è terra, regioni, la terra è viva e ti chiama, ha dei tempi, delle esigenze, la terra ha un’anima, fatta di lavoro e parole di gente antica, che ci ha consegnato un’eredità, un luogo che chiede cura e lavoro e passione.
Incontriamo Antonella Cantarutti nella sua cantina, tra vasche datate e grandi botti …….qui, mi dice, è il cuore dell’Azienda,dove invecchia il vino dai nomi fantastici, Canto, Poema, Carato Epilogo, Prologo di Cantalfieri, le scale in pietra corrose dal tempo, contadini che fanno su e giù per le scale, uva, barrique, e profumo del legno, dei vini, della storia della mia famiglia, per me è come essere a teatro. Ti racconto il nostro ultimo vino, una forma d’amore. Lo scorso anno mio marito Fabrizio mi ha accompagnato al Festival Sorrento Rosè e per noi è stata una straordinaria esperienza degustativa tant’è che Fabrizio ha subito colto le caratteristiche più particolari per far nascere un prodotto che potesse avere un certo richiamo, quindi non un vino scontato, che avesse e mantenesse una fragranza, che fosse si facile beva ma non banale, che gradisse il posizionamento nella glacette, che potesse essere servito al bicchiere. un vino con una gradazione equilibrata, con una bella acidità e che fosse davvero bevibile.
Lo sai da cosa deriva il termine vino? Ha origine dalla parola sanscrita vena, che significa amare, e da cui derivano anche i termini Venus e Venere, ecco il perché il Rosato è amato dalle donne, sai chi è stata una delle prime estimatrici del Rosato? Negli anni ’60 Brigitte Bardot, l’idolo che ha fatto sognare il mondo, bellissima e con tanta voglia di vivere con Gigi Rizzi che viveva il sogno di ogni 20enne, soldi, auto, notti, belle donne, jet set, successo e ….Brigitte Bardot.
Si parlava, già allora, di vino rosè, vino prodotto con uve a bacca rossa vinificate in bianco, lasciando però le bucce a macerare con il mosto per un tempo più o meno breve, ecco perché è rosa.
Gigi Rizzi (Playboy) Erano le dieci di mattina e Brigitte Bardot mi chiese ” Tea o Caffè? Un bicchiere di Rosè, grazie.”