23° compleanno del Buttafuoco Storico

Nello storico Palazzo Bovaria, a Milano, lo scorso 8 febbraio è stato festeggiato il ventitreesimo compleanno del Buttafuoco Storico. Quattordici le cantine presenti le stesse che costituiscono il Consorzio Club del Buttafuoco Storico, nato il 7 febbraio 1996 dalla volontà di undici produttori per tutelare e promuovere un’eccellenza vinicola che si perde nella vastità della produzione dell’Oltrepò Pavese. Un momento di confronto e dialogo tra i diversi ospiti presenti, moderati da un bravissimo Gene Gnocchi,tra cui Gian Marco Centinaio, Ministro delle Politiche Agricole Alimentari, Forestali e del Turismo, Vito Intini, Presidente O.N.A.V., Fiorenzo Detti, past president A.I.S. Lombardia,Federico Gordini, fondatore di Milano Food Week e Bottiglie Aperte e Marco Maggi, Presidente Club del Buttafuoco Storico.

Buttafuoco Storico
Buttafuoco Storico

La Zona Storica di produzione del Buttafuoco è situata in Oltrepò Pavese in provincia di Pavia, più precisamente in quel territorio chiamato “lo Sperone di Stradella”, delimitato a Ovest dal torrente Scuropasso, a Est dal torrente Versa, a Nord dalla Pianura Padana, a Sud dai confini comunali di Castana e di Pietra de Giorgi. Un piccolo territorio di circa duemila ettari caratterizzato da un clima freddo in inverno, ma caldo e ventilato in estate, e di norma non interessato dalle nebbie padane.

Gene Gnocchi
Gene Gnocchi

L’uvaggio è costituito da Croatina 50%, Barbera 25% e il restante Uva Rara e Ughetta di Canneto. Dopo la  svinatura il Buttafuoco Storico passa in botti di legno per un’ affinamento minimo di dodici mesi e quindi in bottiglia per almeno altri sei mesi. Il prodotto così ottenuto non può essere messo in commercio prima di trentasei mesi dalla vendemmia. Tutto questo per produrre un vino fermo e quieto nella sua austerità che possa essere un portabandiera del territorio non solo in Italia, ma anche all’Estero. Il marchio adottato, e che contraddistingue la bottiglia, è composto da un ovale, rievocazione della botte tipica dell’Oltrepò Pavese, sostenuto dalla scritta Buttafuoco e dal quale si dipartono due nastri rossi rappresentativi dei due torrenti, il Versa e lo Scuropasso, che delimitano la zona storica di produzione; all’interno la sagoma di un veliero sospinto da vele infuocate a ricordare che nella seconda metà del 1800, la Marina Imperiale austro-ungarica varò una nave dal nome “Buttafuoco”.

Buttafuoco Storico
Buttafuoco Storico

La leggenda vuole che il nome sia il ricordo di una battaglia perduta da una compagnia di marinai imperiali, comandati a operazioni di traghettamento sul fiume Po nei pressi di Stradella e successivamente impiegati su queste nostre colline nella guerra contro i franco-piemontesi. Un vino del luogo chiamato Buttafuoco ebbe più successo del fuoco della battaglia nell’attirare a sé i baldi marinai, i quali, dentro una grande cantina, fecero strage di botti e bottiglie.

Nel 2013 i Soci del Consorzio diedero inizio allo studio di un nuovo progetto consortile denominato: “I Vignaioli del Buttafuoco Storico”. Questo è il nuovo vino prodotto dal

I Vignaioli del Buttafuoco Storico 2013
I Vignaioli del Buttafuoco Storico 2013

Consorzio nato dall’unione dei Buttafuoco ottenuti dalle vigne Storiche. Nel febbraio 2015 dopo lunghi studi vengono unite le varie partite di atto a divenire “Buttafuoco Storico” per far nascere il Buttafuoco DOC “I vignaioli del Buttafuoco Storico”. Lo scopo principale è quello di poter far conoscere con facilità questo vino in giro per il mondo, infatti il Blend delle vigne esprime sempre e con chiarezza la sua terra d’origine.

La Bottiglia del “I Vignaioli del Buttafuoco Storico” oltre ad essere presente nelle degustazioni tecniche di valorizzazione si può trovare in tutti i Ristoranti, Enoteche e Wine-Bar dove viene fatta cultura legata al cibo ed al territorio.

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