Siamo a Pomaia, piccolo paesino della Toscana in provincia di Pisa, qui troviamo l’azienda Gianni Moscardini. I terreni appartengono alla famiglia da generazioni ma solo a inizio 2000 che Gianni Moscardini ha iniziato a pensare di trasformarli e di non fare più le culture “tradizionali”. L’azienda si sviluppa su un altopiano in cui si alternano tre tipi di terreni: argilloso, vulcanico e calcareo, questo ha permesso di creare un vigneto dalle caratteristiche uniche. Da qui nasce l’idea di iniziare una transizione molto importante, accanto a vitigni internazionali come il Cabernet Franc, si è deciso di inserire vitigni autoctoni come il Sangiovese, il Ciliegiolo e il Vermentino e accanto a questi altri vitigni, sempre autoctoni, ma di altre regioni italiane come il Teroldego, il Fiano e il Verdicchio.

Già consulente agronomico per importanti realtà, Gianni Moscardini ha voluto creare qualche cosa di suo dove poter dar vita ai suoi sogni e alla sua grande voglia di sperimentare. I suoi studi si sono concentrati, in particolare, sul rapporto tra suolo, portainnesto e varietà, alla ricerca della simbiosi perfetta.

Due vitigni stanno diventando i protagonisti del suo ambizioso sogno, il Ciliegiolo e il Cabernet Franc.

Ciliegiolo da Penteo a Sileno

Il Ciliegiolo, autoctono toscano, è stato sin da subito per Gianni un riferimento, una varietà che ben si adatta alla vicinanza con il mare ed alle tre tipologie di suolo. Un vitigno che sta riscuotendo molto successo tra i consumatori, sia nella versione rosata sia nella classica vinificazione in rosso.

Stessi vigneti per Penteo e Sileno, ma diversa selezione e periodo di raccolta. Una prima selezione delle uve e una raccolta leggermente in anticipo, rispetto alla canonica maturazione zuccherina, per ottenere un rosato fresco, minerale e fruttato. Un secondo passaggio di vendemmia, effettuato dopo qualche giorno, permette di produrre una versione in rosso altrettanto croccante e longeva.
La doppia raccolta viene effettuata su tutte le tipologie di suolo (argilloso, calcareo e vulcanico), in modo da ottenere un prodotto equilibrato, godibile fin da subito, ma perfetto dopo qualche mese di permanenza in bottiglia.

Penteo Rosato 2024 IGT Costa Toscana Rosato Ciliegiolo 3/4 mesi in cemento a contatto con i lieviti di fermentazione. Nel calice un intrigante rosato che richiama le sfumature dei petali della rosa, al naso ecco la rosa canina, la viola, la ciliegia, il ribes, frutta rossa turgida e croccante, ma anche un tocco di agrume come il pompelmo rosa e la scorza d’arancio. In bocca è vibrante e allunga con note sapide. Un calice con cui giocare con i cambi di temperatura. Un vino che con la sua immediatezza è capace di emozionare.

Sileno Ciliegiolo 2021 IGT Toscana fermentazione in acciaio, con un 10% di grappolo intero per esaltare gli aromi e la freschezza dell’uva. L’affinamento varia a seconda dell’andamento dell’annata e in funzione della tipologia di suolo. Negli ultimi anni particolare attenzione è stata riservata alle anfore di cocciopesto, materiale che permette un leggero scambio con l’esterno ed esalta la parte aromatica, dove riposa per circa un anno. Il naso richiama i terreni vulcanici con note solfuree, poi si apre sui toni della frutta rossa e nera, il durone, la marasca. Il sorso è caldo e rassicurante, con quella frutta che ci riporta al vitigno. I tannini dolci e la buona freschezza permettono di giocare con gli abbinamenti; oltre ai piatti di carne, accompagna perfettamente piatti di pesce strutturati.

“Se mi fossi fermato al primo ostacolo, non avrei imparato a saltare per andare oltre. Se mi fossi fermato troppo a pensare, non avrei imparato a sognare!” Gianni Moscardini

Il Cabernet Franc, vitigno d’origine francese, in Toscana ha trovato una nuova identità, dando origine a vini rossi varietali, eleganti e complessi. Questo vitigno andrà a completare il progetto di Gianni Moscardini nei prossimi 4-5 anni.
I nuovi impianti effettuati tra il 2023 ed il 2024 si estendono su argille pure e su terreni calcarei. Cloni particolarmente resistenti ai cambiamenti climatici, forme di allevamento distinte ed esposizioni diverse, permetteranno di zonizzare ancora più in profondità un terreno già frastagliato. Da qui nasce l’idea di produrre un Cabernet Franc all’interno della Linea Monovarietali più friendly per affiancare Atteone, la versione Riserva.

Sileno Cabernet Franc 2023 IGT Costa Toscana Le uve delle parcelle Campo al Pino e Riserva sono raccolte manualmente, vinificate e affinate separatamente. Come per le uve del Ciliegiolo la fermentazione avviene in acciaio, con lieviti indigeni ed a temperatura controllata con introduzione di circa un 10% di grappolo intero per esaltare gli aromi e la freschezza dell’uva. Macerazione per 10 giorni. L’affinamento varia a seconda della tipologia di suolo: tonneau di rovere francese di 2°e 3° passaggio e/o anfora di cocciopesto per 12 mesi. Al naso subito la frutta rossa e nera croccante. Ribes, marasca, cassis, ma anche un tocco deciso di floreale, come la peonia, e sul finale una vibrante nota di linfa tipica del vitigno in fase giovanile. Tannino giovane e delicato, buon equilibrio e una freschezza che invoglia la beva. Perfetto con i piatti della tradizione toscana, ma anche per una grigliata.  Un vino impertinente e sbarazzino che richiama la convivialità intrinseca del vino.

Atteone 2019 DOC Montescudaio Le uve degli appezzamenti Campo San Giovanni e Riserva sono raccolte manualmente. La vinificazione varia in base all’andamento climatico dell’annata. Una piccola percentuale delle uve viene fatta fermentare con grappolo intero. L’affinamento avviene in tonneau di rovere francese da 500 l per circa 10 mesi. Nel calice si presenta di un bel colore rosso rubino con una bella massa colorante. Il naso è complesso, scuro, quasi ritroso in una fase iniziale. Bacche nere mature, mora, cassis, gelso nero, susina, lasciano poi spazio a note terziarie con sentori di cioccolato, noce di cola, mirto, humus, e, con l’evoluzione, a piacevoli tocchi di arancia sanguinella. Il sorso è elegante e ricco di personalità, tannini dolci, bella struttura ed estrema piacevolezza. Fragrante e vibrante, racchiude in sé le sfumature dei vari terreni e ogni assaggio regala nuove emozioni. Un vino che ben rappresenta il suo creatore, non avvezzo alle luci della ribalta, ma profondo conoscitore del territorio che ben lo interpreta sapendo coniugare tradizioni e nuove tecnologie.

“I segreti di un vecchio sapere si sposano con una lavorazione attenta e sapiente, forgiata nel tempo e padrona del tempo.” Gianni Moscardini

Se si parla dei vini di Gianni Moscardini non si può non fare un accenno ad Artume, la versione Yin che rappresenta il femminile, l’ombra e il freddo, di Atteone che rappresenta lo Yang. Nella mitologia etrusca Artume era la dea della notte e della luna, ma era anche la divinità della natura, delle foreste e della fertilità.

Artume 2022 IGT Toscana 85% Fiano e 15% Vermentino. Le uve provengono da specifici filari dell’appezzamento Campo al Pino le cui viti affondano le radici in un terreno di origine magmatica-vulcanica. Le varietà sono vinificate separatamente. La fermentazione avviene in barrique di rovere con lieviti selezionati e l’affinamento, sempre in barrique e sulle fecce fini, si protrae per 10 mesi.

Nel calice si presenta di un giallo dorato caldo e luminoso. Il bouquet è elegante, varietale e stuzzicante. Uscito nell’estate del 2024, l’evoluzione in bottiglia gli ha regalato, oltre a note di frutta, albicocca, pesca, e agrume, intriganti richiami di idrocarburi, erbe aromatiche, in particolare il timo serpillo, vaniglia, spezie, un tocco di nepitella e macchia mediterranea. Al palato è avvolgente, caldo, vibrante, quasi sensuale con una buona mineralità e sapidità. Artume, con la sua diafana eleganza si contrappone, ma allo stesso tempo completa la visione di Atteone… e insieme si fanno portavoce del pensiero di Gianni Moscardini.

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