Argentiera tra Ventaglio e Scenario il racconto di una storia

Quando si parla di Bolgheri si parla di un territorio baciato dalla fortuna, ma è anche espressione del saper fare di uomini visionari che hanno creduto in questa parte di maremma e hanno saputo guardare oltre. Nella parte sud della denominazione possiamo ammirare un edificio imponente, raggiungibile attraverso una stradina che corre nella macchia mediterranea, tra pini marittimi e olivi secolari. A guardarla sembra quasi una fortificazione d’altri tempi, è Argentiera mura spesse e spioventi favoriscono un controllo climatico naturale degli ambienti. Nella parte superiore una bellissima terrazza dalla quale lo sguardo si perde fino ad arrivare al mare. L’azienda è la più “alta” di tutta la Doc Bolgheri, circa 200 m sul livello del mare. Tenuta Argentiera nasce nel 1999 per volontà della famiglia Fratini, imprenditori fiorentini. In passato la Tenuta era appartenuta alla nobile famiglia fiorentina dei Serristori, che ne entrò in possesso nel 1512 e vi costruì la propria dimora nel 1660, contribuendo a lungo allo sviluppo agricolo ed economico del territorio.  Ancora oggi si può ammirare la costruzione conosciuta come “Villa Donoratico” a cui è stato dedicato un vino.

Il nome “Argentiera” ha origine da un toponimo già esistente nei mappali del catasto granducale, per la presenza in epoca etrusca di una minera per l’estrazione dell’argento. I terreni aziendali sono prevalentemente di natura calcareo-argillosa e ricchi di scheletro. Questo tipo di suolo, situato tra i 180 e i 200 metri sul livello del mare, è caratterizzato da marne, argilliti, arenarie e rocce silicee, elementi che contribuiscono a un’eccellente espressività qualitativa delle uve. Circa 85 ettari di proprietà nel comune di Castagneto Carducci all’interno della denominazione del Bolgheri DOC. Le principali varietà allevate sono Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot, Syrah, Petit Verdot e Vermentino. Nonostante le pratiche adottate in vigna e la filosofia produttiva siano sempre le stesse, la differente composizione del sottosuolo nelle singole zone, dà origine a vini in grado di differenziarsi da vigneto a vigneto.

Stanislaus Turnauer

Il progetto enologico è un proseguimento del pensiero di Federico Zileri Dal Verme, importante figura agronomica nel bolgherese, ma è con Stanislaus Turnauer, dal 2016 alla guida di Argentiera, che l’azienda trova la sua forma definitiva. Origini austriche e innamorato di questa parte di Toscana, Stanislaus Turnauer vuole dare la sua interpretazione a questi vini dall’accenno francese. «Per realizzare un grande vino l’obiettivo primario è quello di esaltare, integrandole e racchiudendole in una bottiglia, tutte le straordinarie caratteristiche della zona: dalla diversità dei terreni al microclima, dalla forza vibrante della macchia mediterranea al soffiare fresco e gentile del mare». Queste parole di Stanislaus Turnauer esprimono al meglio la promessa di Argentiera, che si rinnova in ogni bottiglia che porta la firma del suo terroir, ovvero quella di raccontare al meglio lo stile vinicolo bolgherese.

Accanto a Stanislaus troviamo Nicolò Carrara, enologo e da dieci anni a guida della cantina, Stephane Derenoncourt, considerato l’interprete dello stile bordolese a Bolgheri e nel 2019 alla squadra si aggiunge Leonardo Raspini, nel ruolo di direttore generale, agronomo e grande conoscitore del territorio, per dare quel quid in più.

Poggio ai Ginepri Rosso 2023 Bolgheri Rosso DOC Cabernet Sauvignon 40%, Merlot 30%, Cabernet Franc 20% e Petit Verdot 10%, vinificazione separata e pigiatura soffice. Ottenuto dai vigneti più giovani in zona di Poggio ai Ginepri, i suoli sono composti principalmente dalle sabbie eoliche rosse di Donoratico che regalano al vino piacevolezza e immediatezza. Un naso profondo, franco e territoriale. Bella struttura che coniuga morbidezza e tannino centrato. L’entrata verde della giovinezza si apre su un fruttato rosso tra ciliegia e susina, un vino sicuramente gastronomico e piacevole.

Villa Donoratico 2022 Bolgheri Rosso DOC un omaggio alla storica famiglia Serristori, che entrò in possesso di Donoratico nel 1512 e vi costruì la Villa nel 1660. Stessi vitigni di Poggio ai Ginepri Rosso, ma zone diverse e diversa l’età dei vigneti, autentica espressione del carattere. Un naso complesso che in progressione va dalla frutta rossa matura alla menta fresca e una nota di macchia mediterranea. Un sorso vibrante, teso e giustamente morbido, un vino godibile fin da subito, ma capace di evolversi con eleganza con il passare del tempo.

Argentiera 2022 DOC Bolgheri Superiore DOC il “progetto” che ha dato vita all’idea di realizzare un vino che potesse rappresentare l’eccellenza Bolgherese nel mondo. Prima annata prodotta: 2003. Le uve provengono dai vigneti più vocati dell’azienda di Merlot, Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc. Vino icona della tenuta da cui prende il nome. Fermentazione malolattica in tini di acciaio inox e cemento, maturazione 14-16 mesi in barriques, tonneaux e botti grandi di rovere. Il primo naso è caratterizzato dal varietale del Merlot, elegante e intrigante, richiami di mora succosa e matura, macchia mediterranea, soffi freschi e roccia che ci riporta al minerale.

vigneto Ventaglio

Tra rosso e bianco tra Ventaglio e Scenario

I due vini iconici dell’azienda sono Ventaglio e Scenario, un bianco e un rosso, Cabernet Franc e Vermentino. Vediamoli da vicino.

 “Ventaglio” è il vigneto cru dell’azienda, primo single vineyard. Nasce da una vigna di 1,6 ha coltivata a Cabernet Franc, un vitigno sempre più importante per la DOC Bolgheri, che abbraccia e segue l’intera superficie apicale del colle, a girapoggio, assumendo l’iconica forma a raggiera da cui deriva il nome del vino: Ventaglio.

Tenuta Argentiera Ventaglio 2020 Toscana IGT: Cabernet Franc in purezza, prodotto solo nelle annate eccezionali in un numero limitato, circa 3.000 bottiglie. L’altitudine va dai 92 ai120 metri s.l.m., il terreno è argilloso roccioso con un’abbondante presenza di ciottoli calcarei, l’esposizione come un ventaglio va da nord / nord-ovest, ovest / sud-ovest e sud.  La “forma del vigneto” si riflette nel calice portando con sé le “uve del mattino”, “di mezzogiorno” e “della sera”, portate a maturazione secondo microclimi distinti in base all’esposizione, tutte vinificate separatamente. Affina per 14 mesi in grandi botti di rovere francese e austriaco e tonneaux. Nel calice si svela piano piano, si parte dalle classiche note più austere e mentolate dei vigneti a nord, passando per un sottobosco e uno speziato dolce, liquirizia, cardamomo, vaniglia, per poi arrivare al frutto apportato dai vigneti a sud, ecco allora i piccoli frutti di rovo, cassis e prugnolo. Un vino elegantemente complesso, con una freschezza vibrante, varietale e identitario del luogo d’origine. Il sorso è estremamente elegante, raffinato e moderno, accompagnato da una piacevolezza di beva che solo un grande vino sa offrire. Una bottiglia che, dall’alto della sua collina dove è presente un’altana, guarda lontano per un futuro tutto da scrivere e assaporare.

Scenario 2023 Bolgheri Bianco DOC un Vermentino in purezza che affronta l’invecchiamento e regala emozioni gustative. Poco meno di un ettaro di vigneto, incastonato in un ambiente fresco e boschivo nella parte più altra dell’areale di Villa Donoratico, con esposizione nord. I suoli di media struttura combinano sabbie continentali e una buona presenza di Flysch, sedimenti risalenti al Cretaceo inferiore. Fermentazione alcolica a temperatura controllata di 16°C-18°C, una parte, in botti sferiche in grès da 400l ciascuna, l’altra parte invece in cigares piegati a vapore, successivamente matura 9 mesi sulle fecce fini negli stessi contenitori di fermentazione, che dona al vino struttura.

Avvolgente, intenso ed insieme fresco e sapido. Un vino bianco di struttura, a cui è stata tributata in fase di vinificazione un’attenzione particolare. Un bouquet “polposo” e solare, frutta matura, pesca, ananas e note iodate di salmastro, che richiamano il territorio, con un tocco agrumato di pomelo che ravviva il tutto. Il sorso pieno, di grande personalità, un perfetto equilibrio che regala bevibilità al vino.

Argentiera dall’alto della collina si fa portavoce di un territorio capace di emozionare con vini ottenuti da blend, come Argentiera e Villa Donoratico, ma anche con i single vineyard, come Scenario e Ventaglio, vini sartoriali che portano nel calice non solo il terroir, ma anche l’idea di Stanislaus Turnauer.

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