Barolo en Primeur, l’asta solidale dei vini di eccellenza delle Langhe
Il 24 ottobre il Castello di Grinzane Cavour ospiterà Barolo en Primeur, asta con finalità benefiche giunta alla sua quinta edizione. Il prestigioso progetto è promosso da Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo e Fondazione CRC Donare ETS, in collaborazione con il Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani.
L’asta si svolgerà in diretta con Londra e New York e avrà come battitore Cristiano De Lorenzo, direttore di Christie’s Italia. Verranno messe all’incanto 15 barrique di Barolo DOCG prodotto da vigna Gustava e 8 lotti comunali di Barolo e Barbaresco per un totale di quasi 4000 litri di Barolo. L’ultima barrique, la quindicesima, verrà battuta domenica 9 novembre durante l’Asta Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba sempre al Castello di Grinzane Cavour, in collegamento live con Hong Kong.
Vigna Gustava si estende ai piedi del Castello di Grinzane e prende il nome dal fratello di Camillo Benso Conte di Cavour. A metà dell’800 la vigna venne data in eredità ai due fratelli. Come è noto, Camillo Benso era un grande appassionato di viticoltura ed enologia e incaricò il suo generale ed enologo Staglieno, oltre a eminenti enologi francesi, di occuparsi della vigna e del vino. Con l’andar del tempo, Vigna Gustava ha subito varie vicissitudini finché, finalmente, nel 1970 è stata acquistata dalla Cassa di Risparmio di Cuneo che ha cominciato a gestirla con finalità didattiche e sperimentali insieme alla Scuola Enologica di Alba. La Fondazione Cassa di Risparmio non ha scopo di lucro bensì finalità di divulgare cultura e promuovere opere di beneficenza. Nel 2019, per valorizzare questo vigneto, si è pensato di dare vita a un progetto di produzione di vini venduti en primeur, prendendo esempio dalla storica asta dei vini dell’Hospice de Beaune in Borgogna. La Scuola Enologica continua ad essere coinvolta, soprattutto per la gestione del vigneto, la vinificazione viene effettuata dalla cantina dell’ex presidente del consorzio del Barolo e Barbaresco, Matteo Ascheri, ed ENOSIS Meraviglia, il centro di ricerche applicate allo sviluppo enologico condotto da Donato Lanati, si occupa di tutta la parte analitica e di consulenza. La Scuola di Enologia è destinataria di una parte dei proventi dell’asta e i ragazzi possono beneficiare di lezioni di approfondimento curate dai ricercatori di Enosis. Vigna Gustava può essere considerata come la porta dell’anfiteatro collinare del Barolo, si trova a 210-270 m slm, il terreno è composto da marne argillose e siltose grigie (marne di Sant’Agata tipiche) con colori che vanno dal bruno al grigio e componente calcarea superiore a quella argillosa. Il vigneto è stato suddiviso in settori a seconda dell’esposizione, le uve di ogni parcella vengono vinificate separatamente, anche per finalità di studio sull’effetto dell’insolazione nelle diverse annate sul prodotto finale. Nel 2020, quando è iniziato il progetto ed è stata prodotta la prima annata, sono state identificate le cosiddette Vigne Storiche, che vengono a loro volta vinificate separatamente. Complessivamente il vigneto è piuttosto vecchio, non presenta selezione clonale, bensì massale, con presenza dei vecchi cloni usati nella zona che si caratterizzano non tanto per struttura, quanto per la finezza dei profumi. I vini che si ottengono sono giocati più sull’eleganza che sulla potenza. Quest’anno ne sono state prodotte 15 barrique.
Ogni barrique darà origine a 270 bottiglie di Barolo e, al termine dei 38 mesi minimi di invecchiamento previsti dal disciplinare del Consorzio, a decorrere dal 1º novembre dell’anno di produzione delle uve, potranno essere consumate o immesse nel mercato. Ad attestare l’altissima qualità e l’eccellenza di questi vini è intervenuto Antonio Galloni, CEO di Vinous e critico enologico di fama internazionale, che ogni anno esprime un giudizio en primeur sulle barrique.
Accanto alle barrique, a catalogo, sono presenti 8 lotti comunali di Barolo e Barbaresco, frutto delle donazioni di oltre 80 cantine del Consorzio in rappresentanza di 11 comuni delle due denominazioni. I lotti comprendono complessivamente 914 bottiglie, per un totale di circa 925 litri, suddivisi tra formati standard, magnum, jeroboam e rehoboam. Il ricavato di 4 di questi lotti sarà destinato alla Scuola Enologica di Alba, mentre, da quest’anno, per i proventi degli altri 4 lotti, gli acquirenti potranno proporre progetti che intendono sostenere in Italia e all’estero. Questa opportunità offre agli acquirenti un maggiore coinvolgimento, dando loro la possibilità di contribuire, con il loro acquisto, a progetti che hanno particolarmente a cuore. In totale, tra barrique e lotti comunali, Barolo en Primeur 2025 metterà all’asta 3.962,5 litri di Barolo e Barbaresco, un patrimonio enologico che rappresenta l’eccellenza delle Langhe e la forza di un progetto che unisce grandi vini e solidarietà.
L’asta è aperta a chiunque, si potranno anche effettuare offerte scritte o partecipare telefonicamente, scaricando gli appositi moduli dal sito www.fondazionecrcdonare.it.
“Dalla nascita di Barolo en Primeur nel 2021 a oggi, abbiamo raccolto oltre 3,4 milioni di euro, sostenendo più di 70 progetti sociali e culturali in provincia di Cuneo, in Italia e nel mondo: solo nell’ultima edizione abbiamo superato la soglia di un milione di euro – dichiara Giuliano Viglione, Presidente di Fondazione CRC Donare ETS. – Questi numeri raccontano l’impatto concreto di un format che sostiene il settore non profit: chi partecipa contribuisce a generare valore sociale, sul nostro territorio e oltre i suoi confini. Barolo en Primeur dimostra che il vino può essere un motore di solidarietà duraturo, capace di unire comunità distanti tra loro, imprese e collezionisti. È un impegno che cresce anno dopo anno, radicando un modello di filantropia territoriale che, partendo dalle Langhe, ha la forza di parlare al mondo”.
“Barolo e Barbaresco sono ambasciatori internazionali di qualità, storia e cultura, simboli di un territorio che ha saputo conquistare il mondo grazie al lavoro delle nostre famiglie e delle nostre cantine – afferma Sergio Germano, Presidente del Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani. – In un contesto geopolitico complesso, segnato da incertezze economiche e dinamiche globali che influenzano anche il settore del vino, il meccanismo en primeur si conferma uno strumento anticiclico e strategico: non solo permette di stabilizzare la domanda di fine wines di origine controllata, ma crea relazioni solide tra produttori, collezionisti e mercati, rafforzando la reputazione delle Langhe come luogo di eccellenza e affidabilità. Portare il nome di Barolo e Barbaresco su palcoscenici come Londra, New York, e Hong Kong significa dare visibilità internazionale a un modello che rappresenta l’eccellenza italiana nel mondo”.
Nel calendario ufficiale è confermato inoltre “EXCLUSIVE TASTING BAROLO EN PRIMEUR”, un percorso di degustazioni unico nel suo genere, che si terrà nella settimana che precede l’asta. Durante questi appuntamenti, prenotabili sul sito della Fiera internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, appassionati e collezionisti avranno l’opportunità di assaggiare in anteprima assoluta i vini dei lotti comunali protagonisti dell’asta solidale gestita da Christie’s.
Novità di quest’anno, Fieramente, l’azienda di trasporto dedicata al vino, nata nel 2015 da un’idea di Alessio Piccardi, curerà la consegna delle bottiglie, abbinate ai lotti dell’asta di quest’anno, senza costi di spedizione per l’aggiudicatario, garantendo così un servizio globale e puntuale.
Altra novità introdotta nel 2025 riguarda la tutela dell’autenticità delle bottiglie provenienti da Vigna Gustava: in un contesto in cui la falsificazione di vino e alcolici genera perdite per 302 milioni di euro l’anno in Italia e 2,3 miliardi a livello europeo (dati di EUIPO – l’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale), Barolo en Primeur sceglie di dotare ogni sua bottiglia di un tag NFC di certificazione digitale che ne garantirà origine, tracciabilità e integrità, offrendo una protezione concreta contro la contraffazione. Il nuovo sistema, realizzato da Tesisquare attraverso il suo IoT Competence Center Elision in collaborazione con la PMI innovativa Autentico Srl, applicherà l’Autentico NFC, invisibile sotto l’etichetta e leggibile da qualsiasi smartphone, contenente un codice univoco e crittografato, impossibile da clonare, per certificare l’autenticità della bottiglia anche offline. Attraverso la scansione, si aprirà una scheda digitale con tutte le informazioni di tracciabilità: vendemmia, barrique di provenienza, lotto. Il tag NFC darà inoltre accesso a contenuti esclusivi come le note organolettiche di Donato Lanati, il giudizio en primeur di Antonio Galloni e una webcam live su Vigna Gustava e sul Castello di Grinzane Cavour. Oltre alla tutela, il sistema consentirà di raccogliere dati geolocalizzati sulle scansioni, monitorando in tempo reale dove nel mondo le bottiglie verranno lette. La tecnologia verrà introdotta già sulle bottiglie di Barolo en Primeur 2023 – vendemmia 2022, che entreranno ufficialmente in commercio a partire dal 2026.
Come da tradizione, Barolo en Primeur unisce al vino e alla solidarietà anche l’arte, trasformando ogni bottiglia in un vero e proprio pezzo da collezione. Per l’edizione 2025, l’etichetta d’artista porta la firma di Giulia Cenci (Cortona, 1988), una delle voci più interessanti della scena artistica contemporanea internazionale, vincitrice del Baloise Art Prize ad Art Basel 2019 e del Premio Cairo 2021, finalista del Future Generation Art Prize e del MAXXI BVLGARI PRIZE.
L’opera, intitolata self-devouring figure (2025), è un disegno a matita che rappresenta un autoritratto ibrido, in cui il volto dell’artista è parzialmente coperto da un fiore. L’immagine lascia volutamente in sospeso la percezione: non è chiaro se il fiore venga mangiato, se la figura si stia nutrendo di esso oppure se ne costituisca un’estensione organica. Questa ambiguità mette in discussione i confini tra identità, nutrimento e metamorfosi, creando un parallelo con i valori di dono e trasformazione che sono al cuore di Barolo en Primeur.
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