“Il vino come strumento di valorizzazione del Made in Italy”:
a Roma, Riccardo Cotarella al Congresso Nazionale FISAR
alla Biblioteca della Camera dei Deputati

Con il presidente di FISAR Roberto Donadini, il presidente del Comitato Nazionale Vino DOP e IGP Michele Zanardo e lo chef Davide Pulejo del ristorante Pulejo* un confronto sulla promozione del vino come ambasciatore culturale ed economico del Made in Italy.

 In un momento delicato per il comparto vitivinicolo, tra dazi, calo dei consumi e sfide internazionali sempre più complesse, il vino torna al centro del dibattito politico e culturale. Venerdì 24 ottobre, a Roma alla Biblioteca della Camera dei Deputati, la FISAR – Federazione Italiana Sommelier Albergatori e Ristoratori apre il proprio Congresso Nazionale 2025 con il convegno “Il vino come strumento di valorizzazione del Made in Italy”, un appuntamento che riunirà voci autorevoli del mondo del vino per discutere le prospettive e le sfide del settore e per sollecitare un impegno concreto della politica al sostegno e alla valorizzazione del vino come risorsa strategica per il Made in Italy.

Protagonista dell’incontro sarà il presidente di Assoenologi Riccardo Cotarella, insieme a Roberto Donadini, presidente nazionale FISAR, Michele Zanardo, presidente del Comitato Nazionale Vino DOP e IGP, e Davide Pulejo, chef ristorante Pulejo*, un confronto a più voci sul valore del vino come ambasciatore culturale ed economico del Made in Italy. I saluti istituzionali saranno affidati all’On. Giorgio Mulè, Vicepresidente della Camera dei Deputati, e a Roberto Parrilla, Delegato FISAR Roma e Castelli Romani, mentre a moderare sarà la giornalista Barbara Sgarzi, docente all’Università Sissa di Trieste e alla Cattolica di Brescia.

«Il congresso nasce in un momento in cui il vino italiano ha bisogno di essere ascoltato – spiega Roberto Donadini, presidente FISAR. – Non parliamo solo di un settore economico, ma di un patrimonio culturale che racconta il Paese e ne rappresenta l’identità nel mondo. Proteggere il vino significa sostenere chi lo produce e chi lo racconta, a partire dai sommelier, ambasciatori di un’Italia fatta di competenza, bellezza e passione. Oggi più che mai proteggere il vino significa quindi difendere un’identità, sostenere le comunità che lo producono e rinnovare il ruolo del sommelier come interprete e custode di questa cultura.».

Il convegno aprirà ufficialmente i lavori del Congresso Nazionale FISAR, in programma a Roma dal 24 al 26 ottobre, tre giornate di confronto, formazione e incontri che vedranno la partecipazione dei delegati FISAR provenienti da tutta Italia.

Per maggiori informazioni: https://www.fisar.org/

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