In un’atmosfera dall’eleganza sobria e raffinata, si è tenuto, mercoledì 4 novembre, l’elitario cocktail party con il quale Odilla Chocolat ha festeggiato il new opening e sorpreso gli ospiti con l’esclusivo “Godò Fruit de la Passion”, ricetta di cui Gabriele Maiolani, Maestro del Gusto e Mâitre Chocolatier di Odilla Chocolat, è l’unico depositario. Una serata suggestiva durante la quale la degustazione delle inimitabili creazioni Odilla Chocolat si è unita al glamour delle artistiche immagini, a tema cioccolato e passione, del fotografo di moda Giovan Battista D’Achille: un creativo che lega estetica e interiorità in un gioco di specchi nel quale traspaiono sentimenti e forti emozioni. Special Ambassador dell’evento è stata l’affascinante Valeria Golino, vincitrice della Coppa Volpi come miglior attrice del film “Per Amor Vostro” alla Mostra del Cinema di Venezia 2015. Oltre alla diva dagli occhi blu hanno partecipato più di 400 guests: Valeria Marini, Mietta, Barbara Snellenburg, importanti esponenti dell’industria e dell’alta finanza. Fil Rouge del Cocktail Party di Odilla Chocolat è stata l’arte unita alla passione: gli ospiti sono stati condotti in un incantevole viaggio nel mondo del cioccolato, della fotografia e del cinema; una celebrazione d’eccellenza che ha rispecchiato in senso assoluto il “dolce” charm delle creazioni Odilla Chocolat ed il suo nuovo store di Milano.
Ma oltre a questo c’è stato molto di più. Il cioccolato ha avvolto tutto e tutti in una magica atmosfera. Le luci soffuse e stupende composizioni di praline hanno fatto tornare un po’ tutti bambini. Barbara Snellenburg e Mietta hanno rivelato di preferire il coccolato al latte.
La bionda attrice alla domanda: come riesci a conciliare la tua perfetta forma fisica con la passione per il cioccolato risponde candidamente: “ Dipende, se il mio “fisico” non lo richiede non lo mangio, ma comunque se devo scegliere opto per il cioccolato al latte e in particolare con noci e uvetta sultanina”.
Mietta ci confida: “ Con il cioccolato ho un rapporto carnale perché è qualche cosa di sensuale! Il mio preferito: al latte con le nocciole!”
Giovan Battista D’Achille, che è riuscito a racchiudere, attraverso una serie di scatti fotografici, passione e cioccolato come una ganache in una pralina, per descrivere il suo rapporto con il “cibo degli dei” usa il termine anglosassone “craving”. Vale la pena ricordare che questo termine viene usato per descrivere il desiderio impulsivo/compulsivo per una sostanza psicoattiva, per un cibo o per qualunque altro oggetto/comportamento gratificante. La feniletilammina, presente in discrete quantità nel cioccolato, è una molecola che ha struttura chimica simile alle amfetamine, di cui condivide in parte gli effetti neurofarmacologici, andandosi a legare agli stessi recettori. Cioccolato preferito: “ quello fondente con le nocciole!”

L’anima creativa della serata, artefice di peccaminose delizie, è Gabriele Maiolani, Mâitre Chocolatier di Odilla Chocolat. Origini torinesi, fondamentale fu l’incontro con il Mâitre francese Andrè Saudavet; nel 2001 si trasferisce a Lapalisse e nel laboratorio del Maestro apprende i segreti di lavorazione del cacao. Successivamente frequenta l’ École du Grand Chocolat completando così la sua formazione e riuscendo a fondere in sé tradizione e innovazione. Rientrato a Torino Gabriele inizia a sperimentare le sue creazioni nella cioccolatiera della madre, Odilla Chocolat. Il tradizionale Giandujotto, senza latte, è creato seguendo la più antica ricetta; perfetto è l’equilibrio degli ingredienti nell’invenzione del Godò: una sfera in finissimo cioccolato che racchiude una fluida crema in diverse varianti. Le sue squisitezze sono capolavori assoluti nei quali la creatività è protagonista. Da sapiente “artigiano del cioccolato”, come lui stesso ama definirsi, dedica particolare attenzione agli ingredienti che, naturalmente, sono di altissima qualità. A Cortemilia, nell’Alta Langa, Gabriele Maiolani seleziona personalmente la nocciola Tonda Gentile Trilobata IGP e ne controlla la produzione assieme ai coltivatori, così come sceglie le fave di cacao provenienti dai migliori cultivar del mondo. Il suo segreto, oltre alla curiosità ed al senso artistico, è la capacità di divertirsi lavorando il cacao con amore e dedizione. Sottili strati di copertura ospitano delicati ripieni in 96 varietà spaziando dalle praline classiche con nocciola, gianduja, amaretto, torroncino, pistacchio, noce, mandorla, caffè, alle ganaches con frutti, spezie, the, oltre ai gianduiotti, ai cremini, ai dragées, ai sottili fogli di cioccolato proposti in diverse varianti. Ultimo capolavoro: “Godò Fruit de la Passion”, una sfera di cioccolato che cela al suo interno una morbida e voluttuosa crema al frutto della passione, una creazione ispirata a Valeria Golino, madrina della serata. La dolcezza amara del cacao si unisce all’inconfondibile sapore dolce-acidulo del frutto della passione: un gusto prelibato, eccellente e straordinario che riesce a risvegliare tutti i sensi, una passione che sfocia in tentazione.
Che cosa dire, una serata all’insegna del cibo degli dei, dove profumi e istinti primordiali si sono fusi ad eleganza e raffinatezza.
D’obbligo una visita al nuovo negozio di Milano dove gli amanti delle praline riscopriranno con orgoglio un made in Italy che conquisterà anche i palati più raffinati.