A Ca’ di Rajo la vendemmia dei bambini

A CA’ DI RAJO VA IN SCENA LA VENDEMMIA DEI BAMBINI

Riscoprire il fascino del contatto con la natura e degli antichi gesti che rendevano la vendemmia un rito di famiglia. Conoscere l’uva, il suo processo di maturazione, e mettersi alla prova tra i filari per provare l’emozionante momento della raccolta dei grappoli.

Sabato 12 ottobre a Ca’ di Rajo, la cantina di San Polo di Piave (TV), va in scena “La vendemmia dei bambini”, un pomeriggio dedicato ai più piccoli che potranno giocare tra i filari e toccare con mano i grappoli di Raboso Piave, vitigno dalla storia antica, esportato in Oriente già ai tempi di Marco Polo.

L’evento si apre alle ore 15 e si chiude alle ore 17.30. Guidati da esperti, i piccoli potranno provare l’emozione di cogliere i grappoli e adagiarli sui graticci su cui avverrà il rito dell’appassimento che durerà per circa tre mesi.

Nel frattempo, i genitori potranno concedersi un momento di relax sotto alle affascinanti vigne a Bellussera, metodo di allevamento della vite messo a punto alla fine dell’800 e per decenni capace di caratterizzare l’architettura del paesaggio viticolo della Sinistra Piave. Le vigne, che crescono a tre metri di altezza da terra, faranno infatti da cornice alla presentazione della nuova annata di Raboso Piave firmata Ca’ di Rajo.

<<Siamo orgogliosi di questo progetto – spiega Simone Cecchetto, giovane titolare dell’azienda insieme ai fratelli Fabio e Alessio -. Si tratta di un modo per riavvicinare i più piccoli alla natura, sensibilizzandoli al suo rispetto ma anche di un’occasione per far vivere loro la vendemmia come un momento per stare in famiglia come lo è stato per noi>>.

Info e prenotazioni: booking@cadirajo.it – Tel. +39 0422.855885

Indirizzo: Via del Carmine 2/2, 31020 San Polo di Piave (TV)

COS’È LA BELLUSSERA: Questa forma di coltivazione della vite è stata messa a punto alla fine dell’800 dai fratelli Bellussi di Tezze di Piave (TV). Sviluppatasi principalmente in Veneto, la Bellussera è oggi in via di estinzione a causa dei suoi alti costi di mantenimento. La Bellussera prevede un sesto di impianto ampio dove pali in legno di circa 4 metri di altezza sono tra loro collegati da fili di ferro disposti a raggi. Dalla potatura alla vendemmia, tutto viene fatto a mano, sopra a un pianale rialzato, questo riduce di oltre il 60% l’utilizzo di mezzi agricoli (meno emissioni di CO2).

Ca' di Rajo_Vendemmia dei bambini
Ca’ di Rajo_Vendemmia dei bambini

CA’ DI RAJO IN BREVE. – A due passi dal fiume Piave, nella fertile campagna trevigiana, a Rai di San Polo di Piave trova le proprie origini Ca’ di Rajo (Rajo è il nome antico di Rai). Una storia di vignaioli legati a filo doppio con il territorio. Il fondatore, Marino Cecchetto, 87 anni, ha iniziato a coltivare la vite 80 anni fa con la sua famiglia e quella 2018 è stata la sua 80esima vendemmia. Nel 2005 il nipote Simone, enologo, ha creato il brand Ca’di Rajo. L’azienda è guidata oggi da tre giovani fratelli Simone, Fabio e Alessio Cecchetto. Il più grande, Simone, è classe 1985. Grazie alla loro passione e tenacia, la cantina esporta oggi in circa 50 Paesi (Alcuni vini si trovano anche a bordo di Delta Airlines e United Airlines).  Ca’ di Rajo è impegnata nella valorizzazione degli autoctoni e nella salvaguardia delle Bellussere, antico metodo di allevamento della vite ed esempio unico di architettura del paesaggio. L’azienda è circondata da vigneti (90 ettari), una chiesa del XV sec e un’antica torre del X secolo, è visitabile con wine tour organizzati dalla stessa cantina che fanno scoprire anche la Bellussera. 

Tra le sue produzioni vi sono: Prosecco Superiore Millesimato Docg Valdobbiadene nelle versioni Brut e Extra Dry, Prosecco Doc Treviso, Malanotte Docg, Raboso Piave Doc, Manzoni Bianco 6.0.13, Pinot Grigio, Chardonnay, Sauvignon, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot. A questi si aggiungono la Marzemina Bianca e il Manzoni Rosa (ottenuto da l’impollinazione tra Traminer e Trebbiano), autoctoni rarissimi che solo Ca’ di Rajo spumantizza.  

 

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