Basilisco nasce nel 1992 a Barile puntando da subito alla più alta qualità, sia in vigna che in cantina. All’inizio del 2011 l’azienda Feudi di San Gregorio decide di avviare un progetto di recupero delle antiche grotte laviche nello “Shesh”, lo storico Parco delle Cantine di Barile, e di acquisire l’Azienda. Con le sue splendide cantine nel tufo e i suoi vigneti nelle contrade più vocate della zona, Basilisco va a completare un progetto di recupero del territorio e di valorizzazione dell’Aglianico del Vulture.
Volto e anima di Basilisco è Viviana Malafarina, che gestisce l’azienda e si occupa in prima persona e con grande passione delle operazioni di cantina, sotto la guida esperta di Pierpaolo Sirch, responsabile della gestione dei vigneti.
L’Azienda ha sede in un palazzo signorile del XVI secolo. Le grotte dello Shesh, che affacciano sul lato nord, hanno una temperatura costante di circa 16-18 gradi, che le rende ideali per la conservazione, e sono da sempre utilizzate per la lavorazione di vino e olio. Com’è stato fatto sin dai tempi remoti, anche oggi nelle 8 grotte di Basilisco, l’Aglianico del Vulture viene vinificato e poi messo a riposare nei silenziosi meandri del vulcano.
Dall’ultima eruzione, 130.000 anni fa, la natura ha ritrovato il suo equilibrio, dando vita ad un terroir dalle caratteristiche eccezionali. Pierpaolo Sirch gestisce i vigneti, in regime biologico, nella convinzione che, consentendo alle piante e al terreno di raggiungere il loro giusto equilibrio, si possa ottenere il miglior frutto possibile col minore intervento. Tutti i vigneti sono nelle Contrade più vocate di Barile, e si trovano tra i 450 e i 600 m di altitudine con esposizione a sud-est. Tra questi “Lo Storico”, un bellissimo vigneto vecchio a capanno tradizionale, dove le viti crescono tra gli ulivi e gli alberi da frutto, rendendo la lavorazione tutt’altro che semplice. La vendemmia, esclusivamente manuale, consente di raccogliere le uve rispettando i tempi di maturazione delle microzone che sono diverse tra loro per le caratteristiche pedoclimatiche. I terreni, vulcanici, tufacei e con stratificazioni di flysch, e le notevoli escursioni termiche donano vini con sentori fruttati, freschezza e mineralità inconfondibili.
Durante la Milano Wine Week Feudi di San Gregorio ha proposto un’esclusiva verticale di Basilisco Aglianico del Vulture Superiore DOCG, Aglianico 100%, un vino, biologico, e un vitigno che guarda al futuro senza dimenticare il passato. Una visione moderna e dinamica per un vitigno, l’Aglianico, che regna incontrastato nella calda e passionale Italia del Sud.
Basilisco Aglianico del Vulture Superiore DOCG 2008 e 2009 sono vini elaborati ancora dai vecchi proprietari. L’impronta è classicheggiante, note calde che rimandano alla frutta in composta e alle spezie dolci, presente ancora l’impronta del legno. Il sorso è caldo, avvolgente e glicerico.
Basilisco Aglianico del Vulture Superiore DOCG 2010, annata che coincide con il cambio di gestione, e il 2011 regalano sensazioni molto simili alle annate precedenti, ma con una frutta di rovo che fa capolino, sicuramente più godili e di maggior freschezza.
Basilisco Aglianico del Vulture Superiore DOCG 2012 e più ancora la 2013 regalano una nuova visione dell’Aglianico, più elegante, fresco e verticale. Frutto di un terreno vulcanico perfettamente riconoscibile e marcante. Il sorso è snello e accattivante, la struttura è variegata così come il naso che regala un frutto succoso, poi visciola, frutti di rovo e prugna su un sottile sottofondo speziato. Un vino moderno, ma con un suo carattere identitario.
Un vino, il Basilisco, e un vitigno, l’Aglianico, che grazie a Feudi di San Gregorio ritrova la sua piacevolezza di beva non più oppresso dall’eccessiva barrique, ma libero di esprimersi e di farsi conoscere in tutte le sue potenzialità.
