Bellussere, Manzoni Rosa e Ca’ di Rajo

La Bellussera è un sistema di allevamento della vite, diffuso in Veneto da fine ‘800, basato su un sistema a raggi, messo a punto dai fratelli Bellussi. L’impegno dell’azienda Ca’di Rajo, guidata dalla famiglia Cecchetto, è di preservare questa storia, di qui la volontà di non sradicare viti di oltre 70 anni nonostante l’impossibilità di meccanizzarne le operazioni di potatura e vendemmia.  Operazioni che prevedono non un elevato grado di manualità, ma soprattutto conoscenze di un lontano passato rimaste nelle memorie e nelle mani di un piccolo numero di anziani. Simone, Alessio e Fabio Cecchetto, seguendo il sogno del nonno Marino Cecchetto, custodiscono non solo la Bellussera, ma anche un vitigno autoctono prezioso e poco conosciuto: il Manzoni Rosa.

Bellussere Ca’ di Rajo

Sotto le viti disposte a raggiera la vendemmia si compie a circa 3 metri da terra e lo stesso vale per la potatura. “Conservare 15 ettari di Bellussera non è semplice” – racconta Simone – Infatti questo sistema di allevamento prevede un sesto di impianto ampio dove pali in legno di circa 4 metri di altezza sono tra loro collegati da fili di ferro disposti a raggi. Ogni palo sostiene 4 viti, alzate circa 2.50 metri da terra, da ciascuna delle quali si formano dei cordoni permanenti che vengono fatti sviluppare inclinati verso l’alto e in diagonale rispetto all’interfilare, formando una raggiera.

Manzoni Bianco, Raboso, Glera, Chardonnay, Pinot Bianco, Sauvignon, Verduzzo e Merlot, questi sono i vitigni coltivati a Ca’di Rajo, a cui si aggiunge il Manzoni Rosa, autoctono ormai raro, grazie al quale si produce uno spumante Extra Dry Millesimato.

Bellussere Ca’ di Rajo

Ma facciamo un passo in dietro, tutto ha inizio quando il Prof. Luigi Manzoni, genetista, inizia una serie di esperimenti, nei primi anni del Novecento, per ottenere un miglioramento genetico della vite attraverso la creazione di nuovi vitigni mediante l’incrocio di più varietà. Oggi gli Incroci Manzoni iscritti al Registro Nazionale delle varietà di vite sono: Manzoni Bianco, Manzoni Moscato, Manzoni Rosa, Incrocio Manzoni 2.14, Incrocio Manzoni 2.15 e Incrocio Manzoni 2.3. La prima serie di combinazioni di incroci venne contraddistinta con due numeri (il primo indicava il numero del filare ed il secondo il numero del ceppo sul filare) mentre la seconda serie (quella svoltasi tra il 1930 e il 1935) venne identificata da un gruppo di tre cifre, di cui la centrale è sempre lo 0.

Manzoni Rosa Millesimato Extra Dry – Ca’ di Rajo

Manzoni Rosa Millesimato Extra Dry – Ca’ di Rajo: il Manzoni Rosa è ottenuto dall’incrocio tra Traminer e Trebbiano, si caratterizza per acini rosa che ci regalano un calice dal rosa tenue e delicato con un perlage fine e setoso. Il naso ci rimanda a sentori di rosa, albicocca, pesca a polpa bianca, litchi e un agrume dolce. In bocca è intrigante e suadente con la sua dolcezza equilibrata grazie ad una piacevole freschezza e sapidità.

Un calice che non ha problemi di abbinamento, si può spaziare dalle preparazioni della cucina orientale, anche leggermente speziata per giocare sulle note dei contrasti, agli aperitivi o con antipasti delicati.

Un vino che sa emozionare per i suoi profumi intriganti, per la storia che ci racconta, per la passione di una famiglia legata alle tradizioni della propria terra che, nel preservare la Bellussera, ci rimanda a visioni bucoliche di un lontano passato.

Arte in Bellussera _Ca’di Rajo

E – commerce: https://www.shop.cadirajo.it/   8,90 €  

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