Corciano è un’industriosa cittadina adagiata su una collina in provincia di Perugia, a pochi km a est del lago Trasimeno, con un cuore medievale: un caratteristico borgo circondato da mura, ben conservato e mantenuto vivo dai suoi abitanti e dall’amministrazione comunale.
Da dodici anni, il primo week end di ottobre, il Borgo di Corciano diventa il teatro dell’evento Castello di Vino, un banco d’assaggio diffuso volto alla scoperta e alla degustazione della nuova annata dei vini del territorio, in particolare di quelli prodotti da Trasimeno Gamay.
Il suggestivo evento si snoda attraverso le vie del centro storico con i locali, che si affacciano sulle stradine, adibiti alla degustazione dei vini e di altri prodotti tipici. L’edizione 2024 di Castello di Vino è stata anche l’occasione per presentare alla stampa specializzata i vini prodotti da Trasimeno Gamay in due masterclass dedicate.
Il Trasimeno Gamay è un vitigno a bacca rossa introdotto nella zona del Trasimeno già a partire dal XVI secolo, nel periodo di dominazione spagnola, appartiene alla famiglia della Grenache ed è lo stesso vitigno da cui derivano il Cannonau sardo, la Granaccia ligure e il Tai rosso dei Colli Berici. Fin dal suo arrivo nell’area del Trasimeno è stato coltivato con la tecnica ad alberello, di origine francese, anziché con quella a “vite maritata”, molto più comune nella zona e utilizzata già dall’epoca degli etruschi. Per questo motivo venne chiamato erroneamente con il nome di Gamay, il vitigno francese allevato ad alberello e utilizzato per la produzione del vino Beaujolais.
Questa omonimia viene percepita dai soci del Trasimeno Consorzio Tutela Vini come un limite in quanto i loro vini hanno caratteristiche ben diverse e temono che il Nome Gamay sia fuorviante per chi li approccia; a tal proposito è stata inoltrata la richiesta per una modifica del disciplinare che identifichi il vitigno come Grenache.
Consorzio Tutela Vini Colli del Trasimeno e il Trasimeno Gamay
Il Consorzio Tutela Vini Colli del Trasimeno nasce nel gennaio 1997 e nel 2017 si rinnova assumendi il nome di Trasimeno Consorzio Tutela Vini; attualmente conta sedici aziende con una produzione complessiva di circa 990.000 bottiglie annue di cui 35.000 di Trasimeno Gamay.
Il Trasimeno Gamay dà in genere vini colore rosso rubino luminoso, di media trasparenza con sfumature che possono andare dal granato al violaceo fino al blu. Il profumo è intenso e fruttato, dominato da sentori di frutti a bacca rossa come lampone, amarena e mirtilli; in alcuni casi si riconoscono aromi di cacao. Strutturati e complessi si prestano all’invecchiamento a differenza dei loro omonimi francesi.
Le vigne della denominazione Trasimeno DOC si estendono per un raggio che va da 500 m a 10 km circa dal lago omonimo, sono molto variegate sia per composizione del terreno che per altitudine e queste differenze, unitamente allo stile e alle scelte produttive aziendali contribuiscono alla creazione del variegato caleidoscopio di vini oggetto della prima masterclass curata magistralmente dal giornalista e critico enogastronomico Antonio Paolini.
Alcuni produttori seguono le nuove tendenze producendo vini rossi non troppo complessi, privilegiando la vinificazione in acciaio e comento, adatti ad essere bevuti a temperature più basse e più versatili nell’abbinamento gastronomico. Altri rimangono più fedeli a un prodotto tradizionale affinato in barrique o in legno grande.
I vini in degustazione nella prima Masterclass tutti Trasimeno DOC Trasimeno Gamay:
Giovanotto 2023 di Montemelino
Trasimeno Gamay 2023 di Pucciarella
Rosso Principe 2023 di Cantina Nofrini
Opra 2023 di Madrevite
Camporso Gamay 2022 di La Querciolana
Divina Villa 2022 di Duca della Corgna
E-Trusco 2021 di Coldibetto
Fontinius 2020 di Ag. Casaioli
Legamè 2019 di Il Poggio
La seconda Masterclass, sempre condotta da Antonio Paolini, è invece stata dedicata ai vini rosati, sia spumanti sia fermi, per i quali è in corso una richiesta di modifica del disciplinare per il riconoscimento della tipologia rosé.
Anche in questo caso la proposta è stata variegata, grazie anche all’utilizzo di altri vitigni, sia autoctoni che internazionali, insieme al Trasimeno Gamay.
I vini in degustazione nella seconda Masterclass:
Pucciarella Rosé – Trasimeno DOC Spumante Metodo Classico Rosato 2022 – Prodotto da Pucciarella con Pinot Nero
Cornaletto – Umbria IGT Rosato 2023 – Prodotto da Casali del Toppello con Trasimeno Gamay
Rosé di Boldrino – Umbria IGT Rosato 2023 – Prodotto da La Quesrciolana con Trasimeno Gamay
Martavello – Umbria IGT Rosato 2023 – Prodotto da Duca della Corgna con Trasimeno Gamay
La Bisbetica Rosé – Umbria IGT Rosato 2023 – Prodotto da Madrevite con Trasimeno Gamay
Le Cupe – Umbria IGT Rosato 2023 – Prodotto da Carini con Trasimeno Gamay
Ciliegio – Umbria IGT Rosato 2023 – Prodotto da Montemelino con Ciliegiolo
SB83 – Trasimeno DOC Rosato 2023 – Prodotto da Poggio Santa Maria con Sangiovese
Es…senza – Umbria IGT Rosato 2023 – Prodotto da Il Poggio con Sangiovese e Pinot Nero
Rosay – Trasimeno DOC Rosato 2023 – Prodotto da Cantina Nofrini con Sangiovese, Trasimeno Gamay e Merlot
Marella Rosato – Trasimeno DOC Rosato 2023 – Prodotto da Marella Rosato con Sangiovese e Trasimeno Gamay
La maggior parte delle cantine si sono strutturate per l’accoglienza, dando particolare importanza all’enoturismo che ritengono costituisca una grande opportunità, un attraente invito a una vacanza conoscitiva del territorio del Lago Trasimeno e dei suoi vini.
L’evento è stato anche l’occasione per la tavola rotonda “Stati Generali del Vino in Umbria: la voce dei territori”, nella sala affrescata da Salvio Savini e Antonio Pandolfi nel cinquecentesco Palazzo della Corgna, che ha visto la partecipazione dei presidenti dei consorzi di tutela dei vini umbri, di produttori, di tecnici enologi e agronomi oltre che dell’assessore regionale Roberto Morroni, che ha assunto pubblicamente l’impegno di fornire sostegno materiale e agevolare la promozione dei vini dell’Umbria.
Un’importante occasione per fare squadra, studiare e mettere in atto strategie comuni per promuovere una regione piccola come numeri nel panorama vitivinicolo nazionale, ma che cura particolarmente la qualità.
Umbria, una regione che offre una proposta non solo enogastronomica, ma ricca di storia, arte, cultura, musica, natura, tutta da scoprire magari trovando alloggio proprio presso uno dei produttori della DOC Trasimeno.