A Natale prepariamo una tavola per 6… vini! Due bollicine, due bianchi, due rossi dall’Alto Adige alla Sardegna
Con il Natale alle porte, ecco qualche idea per imbandire la tavola delle Feste. I commensali non possono essere troppi però possiamo dedicare ad ognuno un vino. Ecco due eleganti Metodo Classico, due bianchi di carattere e due rossi importanti da degustare tutti insieme.
Metodo Classico “1865” di Conte Vistarino: Pinot Nero d’eccellenza
Il Pas Dosé “1865” di Conte Vistarino, ora sul mercato con l’annata 2014, è uno dei primi Metodo Classico italiani e massima espressione del Pinot Nero spumante dell’azienda. Nasce dai preziosi grappoli selezionati e raccolti a mano nelle migliori parcelle collinari della tenuta. Dopo un affinamento di oltre 50 mesi a contatto con i lieviti, il fine perlage di “1865” sprigiona note floreali, agrumate e un prolungato retrogusto minerale.
Brut Nature di Cantina Kaltern: La freschezza di un Metodo Classico di montagna
Il Brut Nature di Cantina Kaltern nasce nelle vigne di Chardonnay di Cantina Kaltern, una delle cantine cooperative più importanti dell’Alto Adige. Dopo la vendemmia, le uve vengono pressate dolcemente (con severa separazione del mosto fiore) e il mosto fermenta per l’80% in acciaio e per il restante 20% in tonneaux. Dopo 48 mesi sui lieviti il vino conserva tutta la sua identità montana, tra profumo di fiori bianchi e vibrante acidità.
Torricella 2018: l’ “anima bianca” di Ricasoli
Ricasoli l’azienda simbolo del Chianti Classico può contare su un bianco storico: Torricella, espressione del vigneto omonimo impiantato con Chardonnay, speciale per esposizione e sottosuolo. Una criomacerazione di alcune ore ha aiutato a preservare al meglio i sentori di sambuco e viola, mentre l’affinamento di 9 mesi in legno ha contribuito a dare al vino un carattere deciso, tra freschezza e complessità. Non per niente il produttore lo definisce “l’anima bianca di Brolio”, da apprezzare anche dopo molti anni di bottiglia.
Maìa 2019 di Siddùra: la magia del Vermentino sardo
Con il Vermentino di Gallura Superiore Maìa 2019 di Siddùra si scopre la magia (questo è il significato del suo nome in dialetto gallurese) del vitigno bianco per eccellenza della Sardegna. Grazie all’accurata selezione manuale delle uve e alla macerazione di 2-3 giorni a bassa temperatura prima della pressatura nel bicchiere emergono nitidamente aromi di frutta a polpa gialla e di fiori bianchi incorniciati da una sapidità scattante e da un finale di mandorla tipico del vitigno.
Il Chianti Classico Riserva secondo Castello di Querceto
Quest’anno Castello di Querceto , storica realtà chiantigiana, ha presentato l’annata 2017 del suo Chianti Classico Riserva: il timbro inconfondibile del Sangiovese della tenuta emerge pienamente grazie all’elevata altitudine delle vigne di Castello di Querceto e la scarsa resa dell’annata ha favorito la concentrazione degli aromi, restituendo così un vino color rosso rubino pieno, con note floreali e fruttate che indugiano a lungo e con eleganza sul palato.