Fornacelle e il richiamo della terra

Bolgheri terra di grandi vini e famose aziende vitivinicole, tra queste troviamo l’Azienda Agricola Fornacelle.

La Fattoria è a conduzione familiare e comprende una superficie di 15 ettari. La proprietà appartiene alla famiglia Billi-Batistoni da ben 4 generazioni e tutto ha origine quando, verso la fine dell’Ottocento, “nonno Giulio”, che lavorava come mezzadro presso i Conti Della Gherardesca, scelse la terra al posto di una casa sul mare a Marina di Castagneto.

Negli anni cinquanta Vincenzino Billi, a cui è stato dedicato l’unico vino dolce dell’Azienda, continuò a lavorare la terra destinandola una parte a vigneto e una parte a pescheto. Ma la vera svolta enologica si ha avuta a partire dal 1998, anno in cui Stefano Billi ha impiantato il nuovo vigneto, selezionando vitigni e cloni a seconda del tipo di suolo presente nei diversi appezzamenti aziendali. Stefano nasce come disegnatore di interni, ma fin da subito capisce che il lavoro d’ufficio non fa per lui e rispondendo al richiamo della terra decide di raccogliere l’eredità familiare. In seguito, nella conduzione aziendale, a Stefano si unisce anche la moglie Silvia Menicagli.

Stefano Billi

L’azienda comprende 9 ettari di vigneto, 5 di oliveto, circa 1000 piante, e altre coltivazioni ortofrutticole che completano il quadro produttivo. La filosofia produttiva di Fornacelle prende origine dal sapere contadino e dal rispetto per i cicli stagionali della natura, per arrivare all’utilizzo fra le tecniche moderne, di quelle che salvaguardano l’irripetibilità di un prodotto e del suo territorio. Qui tutto testimonia lo stretto legame tra il territorio e l’Azienda compreso il nome “FORNACELLE” che deriva dalla presenza, nel passato, di numerose ed antiche fornaci, i cui resti si possono ritrovare ancora sotto il sito aziendale.

I vitigni scelti sono: Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot, Sémillon, Vermentino e Fiano. Ogni varietà ha una propria peculiarità e viene trattata distintamente nella potatura, nella selezione dei grappoli, nel diradamento fogliare e in vendemmia.
Questa cura dettagliata e individuale può essere condotta soltanto da un produttore che conosce tutta la storia del vigneto e che sente il richiamo e l’amore per la terra a cui dedica tutto se stesso.

Lo stesso criterio viene utilizzato anche in cantina, dove per ogni tipologia di uva si cerca il metodo di vinificazione più appropriato. Ecco il perché di una produzione limitata e che varia secondo l’andamento annuale. Il consulente agronomico ed enologico è Fabrizio Moltard che da sempre segue l’Azienda in questo tipo di percorso.

Silvia Menicagli
La Linea Classica

La produzione aziendale comprende una Linea Classica e una Linea Artistica.

Della Linea Classica fanno parte: Zizzolo rosso Bolgheri DOC, Zizzolo bianco Bolgheri DOC e il Guarda Boschi Bolgheri Superiore DOC.

Zizzolo” deriva dal nome del vigneto da cui provengono le uve “Vigna allo Zizzolo” per la presenza di una di queste piante nel vigneto. In dialetto toscano “zizzolo” sta per giuggiolo.

Zizzolo Vermentino Bolgheri DOC 2016 un Vermentino in purezza. Fermentazione in acciaio. Un luminoso giallo paglierino che ci regala profumi agrumati, di cedro e pompelmo rosa; in bocca bella la freschezza e finale ammandorlato.

Zizzolo rosso Bolgheri DOC 2015: Merlot 60%, Cabernet Sauvignon 40%. Fermentazione in acciaio e affinamento di 6 mesi in barriques di Allier di secondo passaggio. Nel bicchiere è di un bel rosso rubino con profumi di frutti di bosco, leggere sensazioni vegetali e spezie dolci con sfumature di macchia mediterranea. Bella la corrispondenza gusto-olfattiva con una delicata trama tannica che completa il tutto.

Guarda Boschi Bolgheri Superiore DOC 2013: Guarda Boschi è il nome di una zona, già vigneto dei Conti Della Gherardesca, dove, da impianti del 1998, si producono le uve per realizzare il vino omonimo. Cabernet Sauvignon 40%, Cabernet Franc 30% e Merlot 30%.
Ogni singola uva viene vinificata in purezza e fermentata in barrique aperte di rovere francese senza aggiunta di lieviti. Il vino affina per 15 mesi nelle stesse barrique nuove in cui è avvenuta la fermentazione, segue l’imbottigliato senza filtrazione. Il vino si presenta di bel rosso rubino brillante e ci regala subito un naso complesso e variegato che va dalle note di frutti di bosco a quelle di prugna per poi spaziare su note terziarie di cannella, liquirizia, vaniglia, cacao e caffè. La bocca è avvolgente con tannini eleganti rallegrati da una piacevole freschezza.

Fornacelle vini
La Collezione Artistica

La Collezione Artistica è la Linea nella quale si fondono in un tutt’uno la voglia di sperimentare, la capacità manuale di lavorare la terra e l’uva. Il filo conduttore è la vena creativa e artistica compresa la scelta delle etichette che sono quadri realizzati da Franco Menicagli, fratello di Silvia.

Fornacelle bianco IGT Toscana 2015: Sémillon vinificazione in purezza in barrique di rovere francese tostate a vapore. A fine fermentazione il vino viene messo in tini d’acciaio, dove riposa per circa 6 mesi. Nel bicchiere si presenta di un bel giallo paglierino con riflessi dorati. Il naso è fruttato e floreale il tutto enfatizzato da una leggerissima sfumatura di boisée. Al secondo naso si percepiscono sentori di albicocca matura, salvia e delle note che virano su sensazioni mielate. In bocca è ben articolato tra note fruttate, minerali, quasi sapide, e con una piacevole freschezza. Inizialmente, nel 2004, questo vino era ottenuto da Fiano 50% e Sémillon 50%, ma nel 2010 si decise di creare un monovarietale e riservare il Fiano ad un vino passito.

Foglio 38 Bolgheri Superiore DOC 2012: Foglio 38 è l’indicazione catastale con cui vengono identificati i vigneti dell’Azienda. Un meraviglioso Cabernet Franc in purezza. Il metodo di vinificazione è uguale a quello del Guarda Boschi: vinificazione in barrique aperte di rovere francese con follature manuali. Affina 18 mesi nelle stesse barrique e viene imbottigliato a mano, senza filtrazione. Nel bicchiere si presenta come un sensuale rosso rubino profondo e brillante. Al naso è intenso e complesso con profumi di mora, mirtilli, mora di gelso, sottobosco, cacao e sfumature tostate. In bocca non tradisce; è avvolgente, morbido e al tempo stesso scattante con un bellissimo tannino e una piacevolissima freschezza. Il finale lungo e suadente lo rendono perfetto sia come vino da meditazione che per accompagnare carni strutturate.

Vigneti dell’Azienda Fornacelle

Erminia Bolgheri Superiore DOC 2011: un Merlot in purezza dedicato alla figlia di Silvia e Stefano. La prima annata è stata la 2009 e come il Foglio 38 viene prodotto solo nelle annate eccellenti. Fermentazione in barrique aperte e affina per 18 mesi nelle stesse barrique. Si presenta di un color rosso rubino brillante, ma quasi imperscrutabile. Al naso è setoso e vellutato con note di frutta a bacca nera, come mora e mirtillo, note balsamiche di eucaliptus e sfumature speziate di evoluzione che virano su sentori terziari tostati. La bocca è morbida con un tannino potente ed elegante.

Vincenzino: un vino dedicato al padre di Stefano Billi. 100% Fiano, i grappoli fanno un appassimento in pianta e si esegue una vendemmia tardiva circa a metà novembre. Nel bicchiere si presenta come ambra lucente. Il bouquet è delicato e variegato. L’albicocca la fa da padrona, seguono poi note di arance candite e miele; sul finale, delicati sentori eterei avvolgono il tutto. In bocca la dolcezza è contenuta splendidamente sorretta dalla freschezza e dalla sapidità. Per queste sue caratteristiche si accompagna bene sia a formaggi di media stagionatura che a dolci di pasta frolla.

Che dire un’Azienda dove si sente l’amore per la propria terra e per i vini che producono. Lo si capisce dall’ultima degustazione svoltasi a Milano lo scorso 30 marzo presso il Ristorante Il Liberty dove Silvia ha raccontato, a un selezionato numero di giornalisti, la loro storia attraverso i vini in degustazione. Si vede negli occhi di Stefano quando parla delle sue vigne e delle varie particelle di cui conosce tutte le caratteristiche ad occhi chiusi.

A Vinitaly non si può non passare ad assaggiare questi vini (Pad.9 Stand A2), ma ancora meglio sarebbe passare da Bolgheri e assaggiarli nel loro contesto.

Fornacelle

 

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