La Versa e i vini di Riccardo Cotarella

LA VERSA, SUL MERCATO HORECA ARRIVANO I VINI DELL’ENOLOGO RICCARDO COTARELLA

Sette le tipologie che rappresentano la vocazione vitivinicola dell’Oltrepò Pavese. Il presidente Andrea Giorgi: “E’ una svolta storica”. Riccardo Cotarella: “Un lavoro di squadra”.

La Versa, secolare cantina dell’Oltrepò Pavese, fusa ad inizio 2020 con il colosso Terre d’Oltrepò (realtà di quasi 700 soci), guarda al futuro con le idee chiare sul percorso da affrontare per reggere l’emergenza Coronavirus. In un periodo così complicato sotto il profilo economico la realtà oltrepadana ha sviluppato concretamente l’ultima fase del Progetto Qualità con la presentazione dei vini top di gamma della selezione Cotarella.
Il presidente Andrea Giorgi e l’enologo di fama mondiale Riccardo Cotarella hanno varato la nuova linea di prodotti che raggruppa 7 tipologie di vini che rappresentano l’espressione vitivinicola dell’Oltrepò Pavese. Sono il Pinot Nero vinificato in rosso (il prodotto di punta della selezione), Riesling renano, Bonarda, Buttafuoco, Barbera, Pinot Grigio e Riesling frizzante. Bottiglie che saranno ovviamente riservate al mondo dell’Horeca.

Vini di La Versa ph E.Bidone

“Questi sono giorni di svolta per la nostra cantina. – spiega il presidente Andrea Giorgi – Perchè sono arrivati sul mercato, con tanta attesa, i vini nati dal Progetto Qualità. Strada che abbiamo condiviso con Cotarella che ha abbracciato fin dall’inizio la nostra proposta seguendoci, passo a passo, dalla campagna alla cantina. Finalmente dopo molti mesi di lavoro, un ruolo fondamentale in questo percorso l’hanno svolto i nostri soci conferitori che hanno accolto con enfasi l’articolato progetto aziendale, possiamo assaporare nel bicchiere il frutto di questo impegno. Nato dalla passione per la vigna e per il rispetto del territorio dei nostri agricoltori e dall’unione di sforzi tra i nostri enologi e tutti i comparti della cantina. Oggi possiamo finalmente dire che abbiamo raggiunto l’obiettivo: quello di mettere sul mercato nuovi prodotti top di gamma che segnano una svolta per la nostra gloriosa realtà. Che, ricordo, soltanto tre anni fa, prima della nostra acquisizione del brand, era al collasso”.

Soddisfazione anche per il noto enologo Cotarella che ha seguito con attenzione tutta la filiera produttiva dei vini che portano la sua importante griffe. “Siamo giunti alla fine di un percorso – spiega – che la cantina ha voluto sviluppare con tanti sforzi e che ha metabolizzato da subito grazie agli investimenti, non solo economici, della dirigenza e l’impegno massiccio dei tanti soci che hanno abbracciato l’idea. Senza il loro apporto, ritengo fondamentale, si poteva fare poco. Questi vini sono la dimostrazione che, se già impostata in vigna, è possibile fare qualità in quanto i mercati sono sempre più esigenti. Sono prodotti di alto profilo, il vino simbolo è sicuramente il Pinot Nero rosso, di cui la valle Versa è la culla”.

Cotarella_Giorgi

I vini, già sul mercato da qualche giorno, sono esclusivamente indirizzati al mercato Horeca. “Questo momento – spiega ancora il presidente, Andrea Giorgi – segna una pagina completamente nuova per la cantina fatta di eccellenza riscontrabile nelle bottiglie. I prodotti sono andati oltre le nostre aspettative sotto il profilo qualitativo e penso, soprattutto, al Pinot Nero vinificato in rosso che costituirà il faro per il futuro della nostra realtà e, perché no, del nostro territorio”. Presentata la selezione, quale sarà il futuro del Progetto Qualità? Il numero uno Giorgi è chiaro: “Forti di queste soddisfazioni intendiamo proseguire su questa strada con maggiore impegno e con maggiore passione come stiamo facendo, come abbiamo fatto e come continueremo a fare. Permettetemi un ringraziamento all’enologo Cotarella che si è dimostrato nuovamente un professionista di altissimo livello, attento, scrupoloso oltre che un grande motivatore. Un altro grande “grazie”, oltre ai soci, va ai nostri enologi che hanno perfettamente capito il senso del progetto e a tutti i dipendenti della cantina che si sono presi a cuore questa svolta. I nuovi vini, affiancati alla classica produzione spumantistica, ci permettono di affrontare gli scenari terribili di mercato come quelli attuali del Covid-19 a testa alta e con la consapevolezza di avere in tasca una possibile opportunità in più, di qualità, da spendere sul mercato”.

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