Nasce il Consorzio dei vini Mandrolisai
Testimonial di eccezione: Francesco Saverio Russo
Un unicum nel panorama vitivinicolo nazionale e non solo: il Mandrolisai, infatti, è una delle regioni storiche della produzione di vino che ha mantenuto intatte alcune caratteristiche di coltivazione che si perdono nella storia enoica.
I vigneti ad alberello con piante ultracentenarie, che caratterizzano le coltivazioni di questa zona, infatti, provengono da tradizioni che si sono tramandate di generazione in generazione, tanto da essere iscritte al Registro nazionale dei Paesaggi Rurali Storici.
Proprio per valorizzare questo patrimonio e la produzione, un gruppo di 18 produttori si sono uniti per mettere il territorio al centro (come indica il motto del Consorzio giocando non solo sulla centralità del valore del luogo, ma anche sulla sua collocazione nel cuore della Sardegna) ed hanno identificato in Francesco Saverio Russo – divulgatore enoico (che da anni valorizza il Madrolisai) conosciuto in Italia e nel mondo – il loro ambasciatore.
«Il nostro territorio – spiega Massimiliano Mura, presidente del Consorzio – ha una ricchezza ancora oggi testimoniata non solo dalla tipologia delle coltivazioni e dall’età delle vigne, ma anche dalla diversità delle uve autoctone tipiche della zona come Muristellu (o Bovale Sardo), Cannonau e Monica. Abbiamo ritenuto che fosse giunto il momento di far conoscere meglio la nostra storia anche grazie all’arrivo di un testimonial di eccezione».
Il Consorzio, infatti, ha introdotto un progetto di divulgazione che farà perno sulla figura dell’ambasciatore e che si legherà a numerose iniziative nazionali ed internazionali.
«Un riconoscimento – dice Francesco Saverio Russo – venuto dai produttori di un areale unico nel suo genere che ho visitato più di ogni altro in Sardegna (tra quelli a cui ho dedicato di più negli ultimi anni) e che mi ha sempre restituito grande accoglienza e supporto nei miei approfondimenti dalla vigna al bicchiere» dichiara Russo che identifica come questa terra abbia un’innata vocazione ed un’identità radicata tanto quanto gli apparati radicali dei suoi longevi alberelli, eppure in continua evoluzione, specie nell’ultimo lustro.
«Ci tengo a sottolineare – continua – che questa realtà è anche la sola denominazione in Sardegna a portare con orgoglio il nome del territorio in etichetta, preferendo e preservando la complementarità varietale al singolo vitigno».
Un territorio che ha da raccontare una storia importante ricca di testimonianze in ogni singolo bicchiere e che saranno raccontante in un percorso fatto anche di incontri e degustazioni proprio per far conoscere al meglio il territorio ed i vini che ne sono la sua espressione.
Tra i prossimi appuntamenti, infatti, una Masterclass che si terrà il giorno 8 novembre alle 15.00 nel corso del Merano Wine Festival.
«Grazie alla costante crescita dei produttori locali in termini di contezza tecnica e consapevolezza di sé che, senza scendere a compromessi, si sta rafforzando l’espressione totale del terroir, nel quale il saper fare è fondamentale – chiude Russo -. Il Mandrolisai merita grande attenzione e, da par mio, continuerò a raccontarne le peculiarità e a sostenerne lo sviluppo ora e sempre».
Un percorso che parte ora ma che nasce da valori comuni e da un sentimento di unità e rispetto preciso.
«Siamo da generazioni legati ed uniti – dicono in conclusione Mura ed il vicepresidente Sebastiano Etzo – pur essendo diversi. Ma abbiamo un obiettivo comune e condiviso: dare al Mandrolisai quanto gli spetta nel panorama enoico».




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