Le quattro valli dell’Oltrepò, che quasi parallele dalle cime appenniniche si aprono verso la via Emilia. Il tralcio della vite e le sue radici profonde. I solchi della mano del vignaiolo che lavora. Le bollicine, quelle del metodo classico che è la grande e storica eccellenza del territorio. Sono queste le immagini che il nuovo marchio del Consorzio vuole evocare, per porre al centro gli elementi fondamentali dell’Oltrepò Pavese.

Il cambio di passo che sta riscrivendo la storia dell’Oltrepò Pavese oggi si esprime anche attraverso il rinnovamento dell’immagine del Consorzio di Tutela Vini Oltrepò Pavese, parte integrante del percorso di rilancio e valorizzazione avviato un anno e mezzo fa.
Il nuovo marchio, infatti, è un ulteriore snodo della strategia che, all’inizio dell’anno, ha visto il voto plebiscitario dell’assemblea dei soci per modificare lo statuto consortile e il disciplinare del Metodo Classico. Un cambiamento che continua a procedere, con la pubblicazione — nei giorni scorsi — della domanda di modifica del nuovo disciplinare sul Bollettino Ufficiale di Regione Lombardia, uno dei passaggi burocratici indispensabili per arrivare all’approvazione definitiva delle nuove norme focalizzate all’aumento qualitativo della DOCG e del progetto Classese.

Il rinnovamento del marchio non si esaurisce nella componente grafica, perché “Classese” entra ufficial-
mente nel nome, segno evidente della condivisione da parte di tutti i Soci del percorso di rinascita del territorio incentrato sul Metodo Classico, che tra pochi mesi comparirà sul mercato proprio con il marchio
collettivo Classese, in attesa dell’approvazione definitiva del cambio di denominazione.
Il nuovo marchio sarà presto visibile in tutte le iniziative di comunicazione e promozione del Consorzio,
diventando a tutti gli effetti l’immagine comune del territorio vitivinicolo Oltrepò Pavese, legato anzitutto alla DOCG. Rimarrà comunque in uso il marchio storico, associato ai vini DOC e incluso nei relativi disciplinari

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