Regolo di Casa Sartori

Regolo 2020 Elegante freschezza per il Valpolicella Ripasso Classico Superiore DOC

Valpolicella terra di vite e vino e proprio da qui viene il suo nome “val polis cellae” ovvero la valle delle molte cantine. I vini a Denominazione di Origine Controllata «Valpolicella Ripasso» sono ottenuti da un blend di varietà autoctone quali: Corvina Veronese, Corvinone, Rondinella e Molinara. Il Ripasso della Valpolicella Superiore DOC è considerato, ingiustamente, il «fratello minore» dell’Amarone, ma questo è un vino rosso unico con una sua personalità e ottenuto con una precisa tecnica enologica originata da tradizioni antiche.

Regolo 2020 Sartori

Tra le realtà più antiche della Valpolicella c’è Sartori l’unica che porta nel marchio la statua di Cangrande della Scala, simbolo della città di Verona. La famiglia Sartori acquista le prime vigne in Valpolicella nel 1898 e da allora non si è mai fermata.

La Valpolicella è un areale di grande vocazione vitivinicola, a nord di Verona, che si estende nei comuni di Marano di Valpolicella, San Pietro in Cariano e Negrar di Valpolicella, famosa soprattutto per l’Amarone, un grande vino rosso passito secco. Qui le viti di Corvina Veronese, Corvinone e Rondinella, le varietà icona del territorio, crescono su terreni argilloso-calcarei tra i 170 e i 250 metri slm, per lo più a pergola veronese.

Tra i vini più rappresentativi di Casa Sartori 1898 troviamo il Valpolicella Ripasso Superiore DOC “Regolo” espressione di un terroir unico e ineguale. Questo vino, porta il nome di nonno “Regolo”, uno dei personaggi chiave della storia dell’azienda e al contempo rappresenta lo stile moderno e sartoriale dei vini della collezione “Heritage” al vertice del marchio Sartori di Verona. “Regolo nasce nella zona della Valpolicella Classica” raccontano Luca e Andrea Sartori, oggi alla guida di Sartori di Verona, “qui si trovano anche le nostre vigne storiche che sono bacino privilegiato per la selezione delle uve del nostro Ripasso simbolo”.

Regolo 2020 Sartori

L’annata 2020 è stata tendenzialmente fresca, caratterizzata da abbondanti piogge che se da una parte hanno ritardato la maturazione dei grappoli dall’altra hanno consentito un’attenzione maggiore durante il momento della vendemmia e un periodo più prolungato di appassimento delle uve.

Dopo la raccolta l’uva in cantina viene pigia-diraspata delicatamente e, come da tradizione, la fermentazione si svolge in due passaggi: prima in vasche d’acciaio a temperatura controllata per 8-10 giorni poi il “ripasso” del vino sulle vinacce dell’Amarone dell’Azienda, nel mese di febbraio. Questa seconda fermentazione favorisce l’estrazione dei tannini e regala longevità al Ripasso oltre ai sentori caratteristici dell’Amarone. Dopo la fermentazione malolattica segue la maturazione di circa 18-24 mesi in botti di medie e grandi dimensioni e un affinamento in bottiglia di almeno 6 mesi. Nel calice il vino si presenta di un bel rosso granato vivo, il bouquet è intenso e sfaccettato, predominano i sentori fruttati, ciliegia, visciola, piccoli frutti rossi, il tutto avvolto dalla dolcezza dei frutti maturi e accenni di vaniglia. Il sorso è morbido e avvolgente, secco e vellutato con ritorni fruttati. Un vino di carattere, mediamente tannico e nel complesso piacevolissimo.

Si accompagna idealmente a formaggi saporiti, piatti a base di carne rossa, magari alla griglia o un brasato di manzo e, ancora può essere accompagnato a coniglio alla cacciatora, ma anche con la cacciagione.

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