Non è mai troppo tardi per realizzare un sogno. Dopo una vita trascorsa tra insegnamento, traduzioni e famiglia, Orsetta Lenti, incoraggiata e sostenuta dal marito Ruggero e dai figli, decide di dare forma al suo amore per le colline del Monferrato, unendolo alla passione per la produzione vinicola ereditata dal nonno valdostano.

Dopo un’attenta ricerca, la famiglia scopre la Cascina del Culunel, con cinque ettari di vigneto sulla collina di Sant’Anna, a Castiglione d’Asti, al confine tra Monferrato, Langhe e Roero. È qui che scelgono di dar vita al loro progetto, battezzando la tenuta Sant’Anna dei Bricchetti, un toponimo che rende omaggio alla storia locale: l’azienda si trova infatti nella frazione di Sant’Anna, lungo la Strada dei Bricchetti.

Profondamente legati a queste terre, da sempre scenario delle vacanze familiari, mossi dal desiderio di rispettarne e valorizzarne l’identità, decidono di dedicarsi esclusivamente ai due vitigni simbolo del Monferrato: Barbera e Moscato, interpretandoli in vinificazioni e stili differenti.

La Barbera, vitigno autoctono a bacca nera del Piemonte, è caratterizzata da vivaci profumi di frutta rossa, acidità spiccata e tannini contenuti. L’intuizione vincente è stata quella di valorizzarne la freschezza anche nella produzione di spumanti, oltre che nella classica vinificazione in rosso.

“I nostri vini sono sorsi di emozione” – raccontano con passione Orsetta e Ruggero – “Stati d’animo che si rinnovano di vendemmia in vendemmia, assaggiando le uve in vigna e i vini in cantina per approdare poi, con la speranza e il timore di aver fatto tutto al meglio, all’ultimo assaggio, prima di presentare i vini ai nostri clienti”.

Sorsi di Emozione è proprio il nome del Brut Metodo Martinotti lungo, 100% Barbera. Dopo nove mesi di affinamento sui lieviti in autoclave, si ottiene un perlage fine e setoso, che esalta le delicate note floreali e fruttate, come quella della ciliegia bianca appena matura. Il sorso è fresco e sapido, espressione di un terreno argilloso con venature di gesso che conferiscono mineralità.

Incanto Rosé Extra Brut 2017 e Incanto Pas Dosé 2017 sono due spumanti Metodo Classico. In fase di tirage, per accentuare l’espressione territoriale, al posto dello zucchero viene utilizzato mosto di Moscato parzialmente fermentato. I vini restano poi sui lieviti per circa cinque anni.

Entrambi hanno notevole pienezza di bocca. Il Rosé è più rotondo e versatile da intero pasto, grazie a una breve macerazione e a un passaggio in legno dei vini base. Il Pas Dosé, invece, è più diretto e verticale, con note agrumate e un profilo più adatto ad abbinamenti con piatti a base di pesce. In quest’ultimo spicca maggiormente l’aromaticità del Moscato.

Se nella spumantizzazione si sceglie l’innovazione, nella vinificazione in rosso si segue invece la tradizione.

Barbera d’Asti DOCG Ricordi 2021, affinata solo in acciaio, è la versione più classica. Il nome “Ricordi” evoca il vino del nonno. Al naso, un bouquet giocato sui toni scuri di amarena, susina, garofano, china, grafite e spezie dolci. Una complessità sorprendente per un vino non affinato in legno, frutto del terroir e della perfetta scelta del momento della vendemmia. L’acidità vivace lo rende perfetto anche servito leggermente fresco (14°C), ideale per accompagnare piatti sia tradizionali che moderni o etnici.

Barbera d’Asti Superiore DOCG Vigna dei Bricchetti 2017 proviene da un singolo vigneto, un cru. Matura per 12 mesi in barrique, seguiti da due anni di affinamento in bottiglia prima della commercializzazione. In degustazione emergono note terziarie come vaniglia e liquirizia dolce oltre che balsamiche; un vino strutturato, promettente longevità e grande evoluzione.

Completa la gamma una versione vivace leggermente frizzante.

Sorprendente l’originale abbinamento tra le diverse versioni di Moscato e i piatti del ristorante Liberty, che ne ha esaltato versatilità e complessità.

Il Moscato bianco, vitigno aromatico a bacca bianca, è caratterizzato da profumi di frutta gialla e salvia. In Piemonte, viene tradizionalmente vinificato come vino dolce e frizzante per accompagnare le festività.

Piemonte DOC Moscato Secco Suggestioni 2023 fermenta in barrique, dove rimane per sei mesi a bassa temperatura. Il legno smorza l’amaro finale tipico dei vitigni aromatici vinificati in secco, esaltando le note di rosa, agrumi ed erbe aromatiche.

Particolarmente interessante l’abbinamento del Moscato d’Asti DOCG con il tonno in agrodolce: la mineralità e l’acidità bilanciano la dolcezza, rendendolo adatto anche a piatti salati. Una proposta da considerare per l’estate, per godersi un calice senza eccedere nel contenuto alcolico.

Destino Vino da uve stramature 2016 nasce quasi per caso, da due filari dimenticati durante la vendemmia. La vinificazione dell’uva raccolta tardivamente ha avuto esito così positivo da spingere l’azienda a introdurre un passito nella gamma. L’acidità ben bilanciata e gli aromi di frutta disidratata e agrume candito lo rendono ideale per accompagnare sia dessert che foie gras e formaggi.

Nel solco della tradizione piemontese, non poteva mancare un Vermouth ottenuto a partire dal Moscato secco Suggestioni.

Pur adottando una viticoltura convenzionale, Sant’Anna dei Bricchetti ha un approccio fortemente orientato alla sostenibilità. L’azienda è certificata SQNPI (Sistema di Qualità Nazionale Produzione Integrata) e utilizza la lotta integrata, che consente di monitorare le piante e intervenire solo quando strettamente necessario, limitando l’uso di fitofarmaci.

Accanto all’impegno ambientale, Sant’Anna dei Bricchetti si propone come punto di riferimento per chi vuole scoprire l’anima del Monferrato. Degustazioni, eventi ed esperienze guidate coinvolgono wine lovers, esperti e appassionati in un viaggio sensoriale che va oltre il semplice assaggio.

Author

Sommelier e degustatore ufficiale AIS, dal 2006 si dedica allo studio e all’approfondimento frequentando numerosi master fra cui la Barolo & Barbaresco Academy (in corso) per diventare Ambasciatore dei vini di Langa oltre a numerosi altri sui vini del Piemonte, L’ecole des Vins de Bourgogne a Beaune dove ha conseguito il titolo di Ambassadeur del Climats de Bourgogne, l’École de Champagne e numerosi altri. È giudice internazionale a concorsi vinicoli tra cui Tastevinage a Clos di Vougeot, Concours International de Lyon, Frankfurt International Trophy, Burgondia a Beaune. Collabora con esportatori nella selezione delle aziende più adatte ai diversi mercati internazionali ed organizza eventi enogastronomici in Italia e in Borgogna. Il suo intento nel narrare il vino è quello di trasmettere ai lettori la sua passione, dando particolare risalto a un territorio, una storia, uno stile, una filosofia, un progetto, una famiglia, che lo rendono unico e invogliarli a conoscere lo sfaccettato mondo del vino e dell’enoturismo in Italia e nel mondo.

Comments are closed.