Sulle ali della civetta arriva Montelvini

Il Prosecco di Asolo si chiama Montelvini

Montelvini si presenta a Milano, città della moda e del design, e alla stampa il 6 ottobre, nel suo quartiere più cool, a The Stage- Replay in piazza Gae Aulenti.

Montelvini, azienda Trevigiana, ha curato tutto nei minimi dettagli, dalla location, casa di un loro Amico di Asolo, alla scenografia che ha accolto un centinaio di giornalisti.

Protagonista e filo conduttore della serata è Asolo con la sua DOCG, tutta da scoprire. I suoi paesaggi, le sue bellezze ma soprattutto i 6 vini che Alberto, Sarah e Armando Serena, nella figura di presidente del Consorzio di Asolo Montello, hanno presentato: Asolo Frizzante, Asolo Extra Brut, Asolo Brut, Asolo Extra Dry, il Brutto e il passito Luna Storta.

Asolo

Asolo, la denominazione più rara ed esclusiva del Prosecco Trevigiano. Il verde, le vigne e la roccia sono i suoi tratti caratteristici, la “Città dei Cento Orizzonti”. Ambasciatrice d’arte, signora dalla storia antica, dominatrice sui Colli Asolani, silenziosa e preziosa, si estende tra cornici di ulivi e cipressi, decorando il territorio con rigogliosi vigneti.

Da 135 anni la famiglia Serena si dedica alla produzione di vino con maestria e passione. L’anima di Montelvini è tradizionalista nei sistemi di produzione del suo vino e moderna nel suo modello di gestione aziendale, costantemente al passo con i tempi.
Oggi Armando Serena è affiancato dai figli Alberto, responsabile commerciale e marketing dell’azienda, e Sarah, direttore amministrativo e finanziario.

Sarah, Alberto e Armando Serena
Sarah, Alberto e Armando Serena
Dal Millesimato all’ancestrale

Tra i vari vini in degustazioni possiamo porre l’accento su due.

Asolo Prosecco Superiore DOCG millesimato 2015. 
La selezione accurata delle uve regala finezza ed armonia. Il basso contenuto zuccherino e il buon corpo rende questo prodotto quasi atipico. Il Prosecco Extra Brut, è prodotto solo nel territorio DOCG di Asolo, tende ad esaltare la freschezza e il carattere del vitigno glera. L’olfatto si apre con sfumature floreali, passando poi al fruttato.

Il Brutto 2014 è vino DOCG che ci riporta al passato. Il Colfondo è un Prosecco rifermentato in bottiglia secondo la tradizione tipica delle colline Trevigiane, con i lieviti che si depositano sul fondo. “Brutto” perché vino naturale non filtrato per garantirne la genuinità, con uso limitato dei solfiti e pochissimi zuccheri (2 g/lt). Rappresenta la tradizione delle colline Trevigiane, non solo quelle di Valdobbiadene, ma anche di Asolo. Nato prima del Prosecco che siamo abituati a bere oggi, in un periodo in cui ancora non esistevano le autoclavi. La prima fermentazione avveniva dopo la pigiatura dell’uva. Con il freddo il vino andava in “letargo“, per poi risvegliarsi quando la temperatura della cantina superava i 10°-12°. Una volta il Prosecco si beveva fermo per la maggior parte dell’anno perché non esistevano tappature che potessero preservare le bollicine a lungo.

La civetta

L’area in cui sorge la cantina è chiamata Zuitere, ovvero “terra delle civette”. Infatti Zuita è il termine dialettale con cui in queste zone si indica la civetta. Animale da sempre simbolo di saggezza, di conoscenza, di sensibilità, di profezia e di moderazione. Un rapace affascinante che Montelvini ha eletto a simbolo della propria cantina.

Graziose civette in legno, luci soffuse e Prosecchi tutti da scoprire hanno regalato ad una fredda giornata milanese un caldo romanticismo.

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