Che la Toscana fosse terra da vino è noto a tutti, ma lo sapevate che proprio in Toscana vennero tutelate le prime 4 zone vitivinicole? Il Granduca Cosimo III de’ Medici nel 1716 emanò uno specifico Bando “Dichiarazione de’ Confini delle quattro Regioni, Chianti, Pomino, Carmignano e Val d’Arno di Sopra” che aveva lo scopo di proteggere 4 importanti aree vinicole. Proprio in una di queste zone Carmignano già la tenuta di Capezzana produceva vino fin dal lontano 804 D.C., oggi una delle aziende vinicole toscane (italiane) più antiche. L’azienda si trova compresa all’interno dell’antica riserva di caccia de’ Medici, nella zona di Montalbano, circondata dall’imponente muro del Barco Reale, lungo cinquanta chilometri, che delimitava quest’area racchiudendo territori boschivi in cui erano protetti, oltre agli animali, anche gli alberi e gli arbusti. Questo muro ha permesso di preservare a lungo questo territorio creando un microcosmo non offeso dalla prepotenza dell’edilizia…
Dal desiderio di potersi riavvicinare quanto più possibile ai consumatori, provando ad abbattere le distanze, nasce l’idea della Capezzana Virtual Experience, un nuovo modo per tornare in cantina, per sentirci più vicini nonostante la lontananza “fisica”. Questa l’idea della Tenuta di Capezzana, nota realtà storica del Carmignano. Si tratta di un nuovo strumento nato con lo scopo di far vivere l’esperienza della visita in azienda ai clienti di tutto il mondo con un semplice click, una tecnologica innovazione che arriva da una delle aziende più antiche del panorama vitivinicolo italiano. «Dato che in questo momento non ci è permesso di viaggiare, abbiamo cercato di creare un mezzo che ci permetta di farlo virtualmente – spiega Beatrice Contini Bonacossi – Uno strumento rivolto ai nostri clienti italiani e stranieri, da utilizzare sia con la forza vendita che con il cliente finale». La Capezzana Virtual Experience sarà accessibile dal 3 al 14 Maggio. Beatrice ed il suo staff saranno le…
Quando si parla di Toscana si pensa subito a Chianti e Brunello, ma forse molti non sanno che la zona del Carmignano risulta vocata per la viticoltura fin dal tempo degli Etruschi, ne sono testimonianza gli strumenti di uso comune per la lavorazione e la conservazione del vino che sono stati ritrovati. Ma è con i Medici che Carmignano vive il suo momento d’oro con l’istituzione dell’antica riserva di caccia, nel 1626 da parte del granduca Ferdinando II de’ Medici, nella zona di Montalbano, circondata dall’imponente muro del Barco Reale; lungo cinquanta chilometri, circondava quest’area racchiudendo territori boschivi in cui erano protetti, oltre agli animali, anche gli alberi e gli arbusti. Questo muro ha permesso di preservare a lungo questo territorio creando un microcosmo non offeso dalla prepotenza dell’edilizia degli anni a venire. All’interno dell’antica riserva di caccia troviamo Capezzana, una delle più antiche aziende vinicole d’Italia, che produce vino nel Carmignano da più…