Nell’affascinante paesaggio della Toscana meridionale, l’azienda Talosa continua a distinguersi come interpretare l’autentica del Vino Nobile di Montepulciano , attraverso una produzione radicata nel territorio e una visione agronomica sartoriale, incentrata sul vitigno principe: il Sangiovese .

I suoi vigneti si trovano in località Pietrose, nel cru Pieve le Grazie, una zona rinomata per la qualità dei suoi vini. Con 33 ettari di vigneto in una delle più belle zone cru di Montepulciano, un’altitudine di 350-400 metri slm e con esposizione sud-ovest, Talosa beneficia di condizioni ideali per la viticoltura. L’attenzione maniacale nella coltivazione e nella scelta vendemmiale delle singole parcelle, si traduce in qualità delle uve, permettendo di ottenere vini pregiati degni del nome dell’azienda. I terreni di medio impasto, di origine pliocenica, sono resistenti da sabbie argillose. Questa zona eccezionale è in grado di produrre grandi vini grazie alla composizione dei terreni unica.

Le caratteristiche peculiari, che il suolo può imprimere nel vino, permettono all’azienda di compiere delle scelte nette, mantenendo però un punto di partenza comune.

Talosa, infatti, propone un racconto enologico che passa attraverso due grandi espressioni del Sangiovese: Il Vino Nobile di Montepulciano DOCG Riserva nasce su terreni argillosi , di medio impasto e di origine pliocenica. L’argilla è un suolo che trattiene l’umidità e regola la crescita della pianta, favorendo una maturazione lenta e costante delle uve.

La caratteristica di questo suolo è di “rallentare” la vite, equilibrando armoniosamente temperatura e quantità di acqua che interessano la pianta. Questo si traduce in un vino potente e stratificato, con una tessitura tannica importante e un potenziale di invecchiamento eccezionale grazie alla buona acidità residua. Le note degustative spaziano dalla frutta maturazione alle spezie dolci, dal cuoio alla liquirizia, con una profondità che si sviluppa a ogni sorso.

Il Vino Nobile di Montepulciano DOCG “Filai Lunghi” , invece, proviene da un cru con suolo sabbioso , sempre di origine pliocenica, ma molto più drenante e povero di nutrienti. Diametralmente opposto rispetto al suolo argilloso, si hanno condizioni di drenaggio rapido dell’acqua, temperatura che nei mesi caldi è più elevata e radicazione della pianta più profonda. La vite in queste condizioni tende a produrre acini più piccoli e concentrati, ma anche a maturare in modo più rapido ed equilibrato. Ne deriva un vino più elegante, teso e verticale, dove l’acidità vivace ei profumi floreali e balsamici creano una trama più snella, ma di grandissima finezza. Il sorso è lungo e dinamico, con ritorni fruttati e speziati sottili.

Il Sangiovese è un vitigno sensibile, in un certo senso “sartoriale” in quanto reagisce al contesto, si modella al clima, rispecchia fedelmente la natura del suolo in cui affondano le radici. È questa la lezione che Talosa desidera condividere: ” non esiste un Sangiovese, ma tante anime del Sangiovese. E tra la potenza elegante della Riserva e la grazia espressiva del Filai Lunghi si dischiude un racconto di territorio, di scelte agronomiche, di tempo e di visione “, afferma Edoardo Mottini Jacorossi, CEO di Talosa.

Comments are closed.