VENTIVENTI è il nome con cui i fratelli Riccardo, Andrea e Tommaso Razzaboni – assieme al padre Vittorio – hanno battezzato l’azienda vitivinicola di loro proprietà a Medolla, nell’estremo settentrionale dell’areale della MODENA DOC, quasi al confine con la provincia di Mantova, in riferimento all’anno in cui l’operatività aziendale è arrivata a regime ed è stata ultimata la struttura della loro cantina. “Annus horribilis” per antonomasia, per i fratelli Razzaboni il 2020 ha segnato la concretizzazione di un grande sogno comune e l’inizio di una nuova ed emozionante avventura: produrre vinispumanti metodo classico “netti e identitari, da un punto di vista territoriale e aziendale”, sottolinea Andrea, l’enologo di famiglia, seguendo alcune semplici, ma chiare e ferme linee guida, quali l’impiego di uve autoctone e l’esiguo quantitativo di anidride solforosa (all’incirca 30 grammi/litro), il bassissimo dosaggio in zuccheri (inferiore a 3 grammi/litro), il ridotto contenuto in alcool (massimo 12% in volume) all’interno del prodotto finito. “Perché il vino è compagnia, è convivialità, e deve essere godibile per tutti”, sostengono all’unisono Andrea e Tommaso Razzaboni.
Da sinistra, Tommaso e Andrea Razzaboni durante la presentazione della loro Cantina e dei loro vini.
Papà Vittorio ha fatto di tutto per “creare un percorso che potesse unire noi tre fratelli”, continua Andrea, acquistando nel 2014 i terreni che oggi ospitano l’azienda e i vigneti, per un totale di 70 ettari, 30 dei quali sono al momento destinati all’allevamento di Lambrusco di Sorbara e Lambrusco Salamino di Santa Croce (vessillo entrambi dell’areale vitivinicolo modenese, assieme al Lambrusco Grasparossa di Castelvetro, e “vitigni perfetti per la produzione di vini base spumante grazie alla spiccata acidità”, evidenzia Andrea), Pignoletto (tipico dei Colli Bolognesi), Ancellotta (diffusa principalmente in provincia di Reggio nell’Emilia), oltre ad alcuni vitigni alloctoni come lo Chardonnay, il Pinot Bianco, il Cabernet Sauvignon e il Traminer, tutti allevati in regime biologico certificato e tutti parte di una visione produttiva di ampio respiro, profondamente e indissolubilmente radicata nel territorio modenese e, però, contemporaneamente aperta al mondo, come è naturale che sia per un’azienda ‘giovane’ per via del recente anno di costituzione com’è VENTIVENTI, ma soprattutto ‘giovane’ perché voluta, guidata e gestita da un team i cui componenti hanno mediamente 28 anni d’età.
“Crescono le viti e cresciamo noi con loro”, racconta Andrea con gli occhi e il viso illuminati da un sorriso contagioso, “forse in produzione ci mettiamo un po’ più tempo, ma ciò che importa è che il nostro team giovane cresce e impara unito”, con l’obiettivo di “riconoscersi nei frutti del proprio lavoro”, che consiste nel produrre vini connotati da un ottimo livello qualitativo, garantito fin dalla pressatura soffice da una resa per il mosto fiore pari a solo il 45%, e animati da tanta coinvolgente freschezza, buona energia, giovialità.
Spumanti Metodo Classico VENTIVENTI proposti in degustazione.
Com’è il VENTIVENTI PAS DOSE’ SPUMANTE DOSAGGIO ZERO METODO CLASSICO 2020, sintesi di uve Chardonnay (20%), Pinot Bianco (65%), Lambrusco di Sorbara (15%), tiraggio con mosto primo fiore congelato di solo Lambrusco di Sorbara della stessa partita, permanenza di 30 mesi sui lieviti per la presa di spuma, sboccato nel mese di agosto del 2023 (come tutte le etichette annata 2020 proposte all’assaggio nel prosieguo), fragrante al naso di un bouquet di fiori bianchi primaverili, cremoso e fresco e stuzzicante al sorso, rivelatore di gradevoli note minerali enfatizzate da un perlage persistente e vivace, capace di sostenere un equilibrio d’assieme connotato da tanta gioiosità.
Gradevoli sentori di agrumi, di mandarino fresco in particolare, rendono invitante sin dal naso il VENTIVENTI BLANC de BLANCS 2020 PIGNOLETTO DOC SPUMANTE BRUT METODO CLASSICO, 100% Pignoletto, 30 mesi di permanenza sui lieviti, succoso e morbido al sorso per via di una spuma cremosa, animata da una spiccata sapidità, dovuta all’alta percentuale di argilla presente nei vigneti di Medolla, pari a quasi il 50% della composizione totale dei suoli, e che lascia le labbra salate, e da un pizzico di pepe bianco e zenzero, tonificanti e stimolanti a livello tattile, in un equilibrio d’assieme connotato da tanta piacevolezza e da un lungo finale alla mandorla, tipico del Pignoletto, lavorato totalmente in acciaio per la produzione del vino base utilizzato per questa etichetta, che viene integrato con una minima quantità di vino passato in tonneaux al momento dell’aggiunta della liqueur d’expédition. “A partire dall’annata 2023” per questa etichetta il Pignoletto viene “affinato in tonneaux per una quota pari al 5% del vino base”, anticipa Andrea Razzaboni, con l’obiettivo di enfatizzare “cremosità e morbidezza”, ma senza eccedere, “per non appesantire”.
Un sorso pieno e corposo e appagante per il VENTIVENTI ROSE’ 2020 LAMBRUSCO di MODENA DOC SPUMANTE BRUT METODO CLASSICO, 100% Lambrusco di Sorbara, 30 mesi di permanenza sui lieviti per la presa di spuma, reso corroborante da un gradevolissimo e persistente pizzicore sulla lingua e da tanta buona sapidità, capace di sostenere sfumature che fanno pensare alla salsa di soja, alle note agrodolci tipiche delle spezie orientali, e alla noce moscata che rende inebriante il ragù come lo si cucina in Emilia. Un “vino gastronomico”, lo definisce Tommaso Razzaboni, studente di Enologia al Campus di Cesena, che caldamente suggerisce l’abbinamento del Rosé VENTIVENTI – per l’appunto – con il ragù. “Abbinamento perfetto”, ideale per festeggiare durante il “Palio del Pettine”, che di anno in anno vede confrontarsi sulla propria personale interpretazione del ragù per condire i “Maccheroni al Pettine” le “Rezdore” delle frazioni delle Valli Mirandolesi e delle contrade di Mirandola, città di origine e residenza della famiglia Razzaboni.
Il VENTIVENTI ROUGE de NOIRS 2020 LAMBRUSCO SALAMINO di SANTA CROCE DOC SPUMANTE BRUT METODO CLASSICO è una gioia per gli occhi. Mentre cade nel bicchiere, anche la spuma – festosa, meravigliosa! – si colora di una tonalità di rosso che riporta alla bella e invitante immagine di una ciliegia di Vignola matura, carnosa, succosa. Una ciliegia che si ritrova anche al naso, assieme alla fragola, ad anticipare un sorso straordinariamente fresco e tonificante, dal quale si sprigionano aromi alla ciliegia sotto spirito, al tamarindo, che connota un finale gradevolmente amaricante, singolare, dissetante. Prodotto al 100% con uve Lambrusco Salamino di Santa croce (“’il brutto anatroccolo’ tra i Lambruschi modenesi”, racconta Tommaso, “tradizionalmente utilizzato per impollinare il Sorbara”), con l’80% del blend costituito da solo mosto fiore e il 20% da vino sottoposto a “una macerazione abbastanza spinta, lunga circa 20 giorni”, 30 mesi di permanenza sui lieviti, il ROUGE de NOIRS viene definito da Andrea e Tommaso Razzaboni come “il più territoriale” tra gli spumanti metodo classico di Cantina VENTIVENTI. L’aggettivo “territoriale”, se riferito a una zona come il modenese, diventa sinonimo di “relativo a qualcosa di buono e godibile”, ed effettivamente.
L’annata 2019 del VENTIVENTI ROSE’ LAMBRUSCO di MODENA DOC SPUMANTE BRUT METODO CLASSICO, proposta all’assaggio in MAGNUM (sboccata nel mese di maggio del 2022) per valutare gli effetti di una più lunga permanenza in bottiglia per lo stesso vino prodotto nell’annata 2020 e provata poco fa, si distingue per un perlage eccezionalmente fitto e persistente e vivace, fatto di tante raffinate capocchie di spillo di cristallo Swarovski, luminose e scintillanti, capaci di rendere straordinariamente brillante la tonalità elegante ed evoluta del colore, oro antico con striature buccia di cipolla, in un effetto d’assieme intrigante fin dalla vista, che invita a un sorso fresco e appagante, accompagnato da suadenti note di lievito e sfumature di zafferano, verso un finale all’aroma di pompelmo, pulito, lineare, essenziale.
“Riuscire a lavorare coi fratelli è una potenza incredibile”, ammette Andrea Razzaboni con entusiasmo coinvolgente, mentre Tommaso annuisce, con sguardo complice, sorridendo. Grande la curiosità di poter avere il punto di vista di Riccardo, il maggiore dei fratelli Razzaboni e Responsabile della Gestione Commerciale e del Marketing aziendale. Magari proprio a Medolla, in VENTIVENTI, dove ad attendere gli ospiti c’è anche un Agriturismo, oltre alla cantina. Potrebbe essere una grande opportunità anche per conoscere Vittorio Razzaboni, ‘motore immobile’ del progetto VENTIVENTI e ideatore del marchio aziendale, tracciato di suo pugno. E anche l’occasione per assaggiare gli spumanti metodo classico VENTIVENTI con 40 mesi di permanenza sui lieviti per la presa di spuma ora in cantiere. Magari!