Quando la magia del Festival Franciacorta prosegue con le luci del tramonto e sfuma sulla vista di una tavolata in vigna ti sembra di essere il protagonista di racconto bucolico di Virgilio.

 

Il terzo weekend di settembre è andato in scena il Festival Franciacorta dedicato alla celebrazione a tutto tondo della Franciacorta: due giorni per conoscere non solo del vino, ma anche le molte espressioni di una zona portabandiera dell’enogastronomia e dell’ospitalità di alto livello. Ogni Cantina ha organizzato verticali, masterclass o speciali esperienze sensoriali.

Tra i vari eventi troviamo tramonti e cene in vigna, organizzati da Villa Franciavorta un’azienda che fonda le radici su un piccolo borgo di origine medievale a Monticelli Brusati. Nata nel 1960 dalla visione lungimirante di Alessandro Bianchi è oggi condotta dalla figlia Roberta e dal marito Paolo Pizziol. Come nei lontani secoli passati, il borgo incanta la vista dei suoi visitatori, il cielo stellato fa da cornice alla raffinata e suggestiva cena in vigna. La bellezza della natura, il dolce suono di un sassofono e un calice di Franciacorta Mon Satèn DOCG, accompagnato da street food di Gustincanto, e la serata può avere inizio.

Ecco che si fa sera, le luci si abbassano ed entra in scena Diamant Franciacorta pas dosè mill. 2018 Chardonnay 85%, Pinot nero 15% con un affinamento sui lieviti per almeno 60 mesi. Rappresenta la massima espressione del terroir da cui proviene: intenso e ricco al naso, sentori di frutta gialla matura, fiori gialli, note agrumate e tocchi di pasticceria. Sorso pieno e sapido, colpisce per struttura, equilibrio e persistenza. Abbinato a un crostone con salsa tonnata, acciughe di Cantabrico e nocciole, tavolozza dell’orto con zucchina ripiena, torretta di melanzane, peperone ripieno, cuore di porro e bacon, polenta e gorgonzola.

 La sera, l’aria fresca ed ecco arrivare Bokè Rosè Franciacorta Brut millesimato 2018, un calice capace di esaltare al massimo la personalità del Pinot Nero con i suoi 36 mesi di sosta sui lieviti. Un colore ammaliante e vibrante, piccole file di perle rosate danzano nel calice, i profumi regalano intensi aromi agrumati, fresco, equilibrato, avvolgente e sapido al gusto. Perfetto per accompagnare “Sottobosco” ovvero riso vialone nano De Tacchi stagionato 22 mesi con funghi porcini, finferli, frutti di bosco e tartufo nero estivo. Ma per il Tournedos di manzo al pepe rosa e caponata di verdure serve un vino rosso ed ecco Sella Costellazione Sebino IGT rosso 2016, un blend di Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot, Barbera e Nebbiolo. Il bouquet è intenso, sprigiona note speziate e di piccoli frutti rossi e neri. In bocca morbido, persistente e con quella vena glicerica capace di bilanciare perfettamente il pepe rosa.

 

Non te lo aspetti, ma quasi lo cerchi, ed ecco servito Bianchi Roncalli 2015, Sebino IGT, 100% Barbera. Un color rosso rubino profondo, un naso speziato, fruttato e con un tocco di etereo. Si alternano note di marasca e mirtillo sotto spirito e accenni vanigliati. Il gusto è avvolgente, intenso, e complesso, un’eleganza discreta, ma che lascia il segno nella mente di chi lo assaggia.

E quando si dice “dulcis in fundo” si dice Briolette, Franciacorta Demi-Sec versione rosé. Una perfetta unione tra Chardonnay e Pinot Nero, eleganza e forza, morbidezza e struttura. Un rosato dai riflessi ramati, dai dolci profumi di gelatina di ribes, ciliegia matura, lampone e agrumi. Un sorso perfettamente bilanciato che entra morbido ma che ti stupisce per la sua freschezza. Un calice che accompagna un buffet di dolci: mini-krapfen alla crema, mignon di tiramisù, mignon di cioccolato bianco e amarena, cono gelato artigianale. Un sorso dolce e suadente, perfetto sotto un cielo stellato, tra i filari delle vigne illuminate dalla scritta “Villa Franciacorta” color Tiffany.

I piatti dello chef Andrea Marenzi, patron del ristorante Éla Osteria in Villa, si sono rivelati un’esplosione di gusto sia alla vista che al palato…in perfetto dialogo con i vini di Villa Franciacorta

Una splendida serata che Roberta Bianchi ha saputo organizzare per questo Festival Franciacorta 2023. Unico rimpianto…dovremo aspettare un anno per poter rivivere questi magici momenti.

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