Vistarino e la Casa del Pinot Nero

Pernice, Bertone e Tavernetto 2019 tre cru per raccontare l’eleganza del Pinot Nero di Conte Vistarino

 “Il Pinot Nero esprime i segreti più intimi di un territorio” dice Ottavia Giorgi di Vistarino, che in Oltrepò Pavese, nella tenuta di famiglia, coltiva 65 ettari di questo vitigno e dai primi anni 2000 ne studia le sfumature e i rapporti con i suoli.

Pernice, Bertone e Tavernetto Conti Vistarino

La vendemmia 2019, appena uscita sul mercato, è la settima che vede questo impegno di osservazione, concretizzato in tre cru di Pinot Nero, ormai diventati simboli dell’azienda: PerniceBertoneTavernetto. Tre espressioni che raccontano singoli vigneti ma un’unica sensibilità.

E se Pernice è il capostipite – ormai storico – di questa ricerca, Bertone e Tavernetto sono nati con la vendemmia 2013“dopo alcuni anni di analisi dei terroir della proprietà, abbiamo individuato oltre al noto vigneto Pernice altri due appezzamenti di circa 2 ettari, che univano vocazione e personalità. Due piccole culle dove hanno preso corpo i nuovi cru”, spiega la produttrice. Punto di forza di questa visione è la capacità di Ottavia di leggere i vigneti in una chiave moderna e personale. L’obiettivo di dare voce alle potenzialità del Pinot Nero si realizza in vigna attraverso un’agricoltura integrata a basso impatto ambientale che punta ad ottimizzare le caratteristiche naturali di ogni parcella.

I tre vigneti si trovano su versanti diversi della vallata, tutti tra i 350 e i 400 metri slm. Pernice è orientato a sud/sud-est, Bertone e Tavernetto a sud/sud-ovest. Anche i suoli non sono omogenei: sul filo conduttore calcareo-argilloso, infatti, la percentuale di sabbia e limo è molto variabile.

L’annata 2019, annata calda e secca, dà voce alle specificità di suolo, clima e biodiversità dei tre vigneti esprimendo l’anima di ciascuno attraverso una vinificazione tradizionale attenta all’integrità dell’uva: concetto su cui è stata rinnovata la cantina storica, denominata appunto “la Casa del Pinot Nero”.Nel 2019 la bella stagione è iniziata all’insegna della variabilità̀ e dalla seconda metà di giugno invece si è registrato un innalzamento delle temperature (anche 37/40°C) con precipitazioni molto limitate. Grazie alle escursioni termiche tipiche del territorio, eleganza e aromaticità sono state garantite. La vendemmia, lievemente anticipata, ha portato in cantina uve sanissime, a partire da Pernice, raccolto il 17 agosto, Tavernetto il 19 agosto e Bertone il 3 settembre. Così Pernice si presenta nei calici ricco e complesso, lasciando presagire un grande potenziale d’invecchiamento. Bertone è un connubio di eleganza e freschezza con aromi di piccoli frutti rossi. Tavernetto, offre un bouquet intenso di more con una trama tannica fitta ma ben integrata.

Pernice, Bertone e Tavernetto annata 2019 sono stati prodotti in poche migliaia di bottiglie e si trovano nelle migliori enoteche a partire da ottobre 2022.

Pernice, Bertone e Tavernetto Conti Vistarino

Conte Vistarino è una delle aziende storiche dell’Oltrepò Pavese. La tenuta conta su oltre 800 ettari di cui circa 100 vitati. Il Pinot Nero, portato in territorio dalla Francia a metà del 1800 proprio dal Conte Augusto Giorgi di Vistarino, è la varietà principale e viene declinata in diverse etichette. Una parte importante della gamma è rappresentata dagli spumanti, tra cui il Metodo Classico 1865, il rosé Saignée della Rocca e il brut Cépage. Pernice, Bertone e Tavernetto sono i cru d’eccezione, mentre Costa del Nero legge i vigneti orizzontalmente ed è l’alfiere della gamma. Dal 2018 i vini prendono forma nella nuova cantina frutto della radicale ristrutturazione dell’antica struttura agricola aziendale, risalente al 1904. Cuore dell’azienda è la storica Villa Fornace, tutt’ora abitazione privata della famiglia.

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