Mongarda Col Fondo, i canoni gli stanno stretti

Tra le tante aziende presenti a Live Wine, il Salone Internazionale del Vino Artigianale che ha avuto luogo al Palazzo Del Ghiaccio a Milano troviamo Mongarda, un’Azienda trevigiana di 10 ettari a conduzione familiare situata nel cuore delle colline di Conegliano e Valdobbiadene. Un’Azienda che ha come centro vitale la Glera e che vuole far conoscere al pubblico l’aspetto artigianale del Prosecco Superiore.

Durante Live Wine la cantina Mongarda, già presente alle edizioni 2016 e 2017, ha proposto in degustazione Col Fondo 2016 prodotto con il metodo che richiama alla tradizione, ovvero rifermentato in bottiglia senza aggiunta di solfiti, senza dimenticare le versioni più classiche del Prosecco Superiore di Conegliano Valdobbiadene nella versione Spumante Brut ed Extra Dry.

 Martino Tormena
Martino Tormena

La cantina Mongarda, di Col San Martino, è di proprietà della famiglia Tormena che coltiva le viti nel rispetto dell’ecosistema, tutelando quanto più possibile la biodiversità e il paesaggio. Alla guida c’è oggi Martino, che crede fortemente nel proprio territorio e nel recupero delle vecchie varietà, accanto alla Glera trovano spazio, infatti, la Bianchetta, la Perera e il Verdiso.

Per Mongarda la sostenibilità produttiva è un aspetto fondamentale.- sostiene Martino TormenaDobbiamo far capire che il vino prodotto in questo territorio non è buono perché il terreno è difficile da coltivare, ma proprio perché il vino qui ha una qualità superiore che vale la pena fare tanta fatica e produrlo anche se è meno economico”.

Col Fondo particolare del bicchiere
Col Fondo

Mongarda produce due tipologie di vini quelli rifermentati in autoclave, Prosecco Superiore di Conegliano Valdobbiadene nella versione Spumante Brut ed Extra Dry, e quello rifermentato in bottiglia, Col Fondo, per un totale di circa 30 mila bottiglie. Il Prosecco solitamente si beve nella versione extra Dry, ma sta’ crescendo anche la richiesta, da parte del consumatore, delle altre due tipologie. L’obiettivo di Mongarda è far avvicinare il pubblico anche a Col Fondo: un vino frizzante che c’è sempre stato nella tradizione contadina del trevigiano, infatti, molti lo producono ancora a casa senza destinarlo alla vendita. Oltre a Martino Tormena molti altri produttori hanno capito e riconosciuto le potenzialità di questa tipologia. Un prodotto che soddisfa le richieste di quella fascia di consumatori più attenta, esigente e, perché no, curiosa. Un vino complesso non solo per la presenza dei lieviti, ma anche perché ha una continua evoluzione di fermentazione in bottiglia fin quando non si stappa, difficile quindi “codificarlo”. È sicuramente più longevo rispetto ai classici Prosecchi, perché il lievito è un conservante naturale eccezionale. Martino ci svela che lui in cantina conserva delle bottiglie di 10/11 anni fa e ogni tanto si diverte ad aprirne qualcuna per far capire, per l’appunto, le potenzialità di questo vino. I più cercano la freschezza e la fragranza e per cogliere queste caratteristiche va bevuto entro due o tre anni, ma nulla toglie che lasciandolo in cantina per qualche anno regalerà comunque grandissime sorprese, sicuramente sarà più complesso, più strutturato, ma sempre con un’ottima beva.

Oggi la famiglia Tormena è impegnata nella valorizzazione di Col Fondo, prodotto storico delle colline trevigiane, frutto di una rifermentazione naturale in bottiglia, come si faceva un tempo, che unisce tipicità e modernità; il vino di ieri, di oggi e di domani. Racchiude in sé la gioia e la semplicità che caratterizzano questa terra. Vivo, coraggioso e ribelle, per brevi momenti elegante poi aspro e ruvido. Il sua abbinamento tradizionale è con la Sopressa Trevigiana.

Col Fondo e la sua roccia
Col Fondo e la sua roccia

Ma come servirlo? Ci sono due scuole di pensiero: girarlo gentilmente, per mettere in sospensione i lieviti e rendere più uniforme la beva, o servirlo così affinché si possa assaporare le diversità di ogni bicchiere man mano che si proceda con la degustazione. Non esiste giusto o sbagliato, ma Martino Tormena preferisce la seconda opzione. Questo fa si che man mano da note fruttate si passi a sentori di lieviti, diventando più complesso e “strutturato”.

Col Fondo è un prodotto unico e particolare, ma se non lo conoscete è sicuramente da provare e a Voi la scelta di come degustarlo.

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